domenica 30 novembre 2008

BRUNO: CONTINUANO GLI SCANDALI NELLA SANITA' CAMPANA! IN PREPARAZIONE UN DOSSIER - DENUNCIA ALLA MAGISTRATURA.

RAFFAELE BRUNO: A FAMIGLIE E IMPRESE SI CHIEDONO SACRIFICI
MENTRE SCANDALI NON FINISCONO MAI!
Sull'argomento il Presidente dell'Associazione - Movimento
Politico Vento del Sud Raffaele Bruno ha dichiarato: «E'
scandaloso quanto continua ad accadere nella sanità
campana, dove ai privati convenzionati non viene consentito
di lavorare e nel frattempo si scopre, così come ho
segnalato nei giorni scorsi, che l'Asl Na 1, la più
indebitata che ha prodotto il 50% del deficit totale della
sanità, ha pagato negli ultimi tre mesi due volte i
fornitori per un ammontare complessivo di 15 milioni di
euro.
Trovo incredibile che a guidare un settore allo sbaraglio ci
sia ancora l'assessore Montemarano: nonostante ne sto
chiedendo le dimissioni da due anni. Non si possono
continuare a chiedere sacrifici enormi a cittadini ed
imprese della sanità convenzionata se i responsabili dello
sfascio restano impunemente al loro posto.
C'è anche il caso della specialistica ambulatoriale che
va approfondito. Il Sumai nel 2007 è costato la bellezza
di 168 milioni di euro. Da un calcolo approssimativo viene
fuori che a fronte di 168 milioni di euro rapportati a 60
euro (valore di ogni ora lavorata), i sumaisti avrebbero
dovuto effettuare 2,8 milioni di ore lavoro che, rapportate
al carico di lavoro massimo di 4 prestazioni all'ora,
avrebbero dovuto portare ad una produzione di 11.200.000
prestazioni totali annue. I residenti della Regione
Campania, che sono 6 milioni, in pratica avrebbero potuto
effettuare 2 visite per ogni cittadino. La verità è che
la specialistica ambulatoriale viene utilizzata come arma di
clientelismo e tutto ciò accade mentre si continuano a
mettere le mani nelle tasche di famiglie ed operatori del
comparto accreditato. Vento del Sud sta preparando un
dossier-denuncia da presentare alla magistratura e
continuerà a denunciare lo sfascio degli ospedali campani
e lo scandalo della gestione della sanità pubblica in
Campania, la peggiore del Paese e la più costosa».

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