venerdì 7 novembre 2008

BASSOLINO, IERVOLINO E MARONE CONDANNATI DALLA CORTE DEI CONTI

Rifiuti, il conto degli sprechi: Bassolino, Marone e
Iervolino paghino 34 milioni.
Indagine dei magistrati contabili sulle inutili assunzioni
per la differenziata. Nel mirino anche quattro
assessori.Raffaele Bruno di Vento del Sud: Era ora. Meglio
tardi che mai.


Per fare la raccolta differenziata a Napoli i mezzi a
disposizione agli inizi del 2000 erano 46. Considerando
turni, ferie e malattie avrebbero potuto lavorarci non più
di 150 persone. Al Consorzio di bacino Napoli 5 - che
avrebbe dovuto curare il servizio - furono assunte 362
dipendenti. Più del doppio. E nessuno di loro ha mai
svuotato nemmeno un cestino contenente carta o cartone
perché nel frattempo il servizio della differenziata è
stato affidato all'Asìa, l'azienda che si occupa della
raccolta dei rifiuti solidi. Non è una novità - racconta
il Corriere nella Sera in un servizio a firma di Fulvio Bufi
- ma per tutto il denaro pubblico speso per assunzioni
inutili o appalti quantomeno ingiustificati ora la Corte dei
Conti è pronta a chiedere il saldo ai politici che hanno
amministrato la città negli ultimi 15 anni. Una cifra che
si aggira - riferisce il Corsera - sui 34 milioni di euro.
A pagare - aggiunge la Corte contabile - dovrebbe essere
Antonio Bassolino in testa, poi Riccardo Marone che gli
subentrò nella carica di sindaco quando l'attuale
governatore si dimise per candidarsi alla Regione, e Rosa
Russo Iervolino primo cittadino in carica. E non soltanto
loro. Scrive Bufi: «Ci sono pure quattro assessori ed ex
assessori nel mirino della magistratura contabile: Massimo
Paolucci, Ferdinando Balzano, Ferdinando Di Mezza e Gennaro
Mola».
Le inchieste sono due e marciano parallele. Per entrambe gli
amministratori coinvolti hanno recentemente ricevuto un
invito a controdedurre cioè a presentarsi entro 60 giorni
dal magistrato e illustrare la propria posizione in merito
agli episodi contestati. Episodi di sprechi, secondo quanto
ha ricostruito il pm Antonio Bucarelli, sostituto
procuratore generale presso la sezione napoletana della
Corte dei Conti, Che ha quantificato gli eventuali
risarcimenti in 4 milioni 225 mila euro per quanto riguarda
l'assegnazione all'ASìa dei servizi di raccolta
differenziata e di 28 milioni per le inutili assunzioni al
Consorzio di bacino Napoli5. Cifre - scrive ancora Bufi sul
Corsera - che non andrebbero ripartite equamente. Bassolino,
ad esempio dovrebbe risarcire insieme con Di Mezza e Molqa
il 60% dei 4 milioni e rotti; Marone, Balzamo e Paolucci il
30% e la Iervolino solo la restante quota dle 10% che
equivarrebbe a 422 mila euro.


Mario Perrotta

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