domenica 23 novembre 2008
SISMA '80:MOLTI CITTADINI ASPETTANO ANCORA RISARCIMENTI DALLO STATO!
NAPOLI, IRPINIA E BASILICATA: VENTO DEL SUD RICORDA CHE 28
ANNI FA IL TERREMOTO FECE STRAGE: 2914 MORTI, 8MILA FERITI E
280MILA SFOLLATI E MOLTI CITTADINI CAMPANI ASPETTANO ANCORA
GIUSTIZIA!
Sono le 19.32 di domenica 23 novembre 1980, quando una
scossa sismica caratterizzata da magnitudo 6,8 della scala
Richter, con epicentro nel Comune di Conza della Campania
(Av), colpisce un'area di 17.000 kmq tra Campania,
Basilicata e Puglia. Sono passati ormai ventotto anni dal
terribile terremoto dell'Irpinia, un evento altamente
drammatico che provocò 2.914 morti, oltre 8.000 feriti e
280.000 sfollati; 679 i centri abitati da ricostruire,
divisi in "disastrati" (circa 70), "gravemente danneggiati"
e "danneggiati". "A un tratto - scrive Alberto Moravia a
proposito del sisma dell'Irpinia - la verità brutale
ristabilisce il rapporto tra me e la realtà. Quei nidi di
vespe sfondati sono case, abitazioni, o meglio lo erano". La
scossa principale è seguita dopo circa quaranta secondi da
un'altra con magnitudo pari a 5, poi da una serie di altre
scosse dalla magnitudo decrescente. L'area maggiormente
colpita, detta del Vulture, si trova a cavallo tra le
province di Avellino, Salerno e Potenza: tra i comuni più
duramente colpiti Conza della Campania, Sant'Angelo dei
Lombardi, Lioni, Torella dei Lombardi, Teora, Laviano, San
Mango. A Napoli, a seguito della scossa, crolla un palazzo
causando la morte di 52 persone mentre a Balvano, nel
potentino, crolla una chiesa uccidendo 72 persone, di cui 64
bambini, che stanno partecipando a una funzione religiosa.
L'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, con
un'espressione rimasta memorabile - "Fate presto!"- invoca
una repentina risposta dei soccorsi all'immane tragedia dei
terremotati. Lenta, non ancora conclusa e molto costosa la
ricostruzione, per cui lo Stato italiano ha investito 32
miliardi di euro, come ha certificato di recente la Corte
dei conti. "A ventotto anni da quel tragico evento, ha
dichiarato il Presidente dell'Associazione - Movimento
politico Vento del Sud raffaele Bruno, molta gente aspetta
ancora giustizia. E' ora che lo Stato provveda".
ANNI FA IL TERREMOTO FECE STRAGE: 2914 MORTI, 8MILA FERITI E
280MILA SFOLLATI E MOLTI CITTADINI CAMPANI ASPETTANO ANCORA
GIUSTIZIA!
Sono le 19.32 di domenica 23 novembre 1980, quando una
scossa sismica caratterizzata da magnitudo 6,8 della scala
Richter, con epicentro nel Comune di Conza della Campania
(Av), colpisce un'area di 17.000 kmq tra Campania,
Basilicata e Puglia. Sono passati ormai ventotto anni dal
terribile terremoto dell'Irpinia, un evento altamente
drammatico che provocò 2.914 morti, oltre 8.000 feriti e
280.000 sfollati; 679 i centri abitati da ricostruire,
divisi in "disastrati" (circa 70), "gravemente danneggiati"
e "danneggiati". "A un tratto - scrive Alberto Moravia a
proposito del sisma dell'Irpinia - la verità brutale
ristabilisce il rapporto tra me e la realtà. Quei nidi di
vespe sfondati sono case, abitazioni, o meglio lo erano". La
scossa principale è seguita dopo circa quaranta secondi da
un'altra con magnitudo pari a 5, poi da una serie di altre
scosse dalla magnitudo decrescente. L'area maggiormente
colpita, detta del Vulture, si trova a cavallo tra le
province di Avellino, Salerno e Potenza: tra i comuni più
duramente colpiti Conza della Campania, Sant'Angelo dei
Lombardi, Lioni, Torella dei Lombardi, Teora, Laviano, San
Mango. A Napoli, a seguito della scossa, crolla un palazzo
causando la morte di 52 persone mentre a Balvano, nel
potentino, crolla una chiesa uccidendo 72 persone, di cui 64
bambini, che stanno partecipando a una funzione religiosa.
L'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, con
un'espressione rimasta memorabile - "Fate presto!"- invoca
una repentina risposta dei soccorsi all'immane tragedia dei
terremotati. Lenta, non ancora conclusa e molto costosa la
ricostruzione, per cui lo Stato italiano ha investito 32
miliardi di euro, come ha certificato di recente la Corte
dei conti. "A ventotto anni da quel tragico evento, ha
dichiarato il Presidente dell'Associazione - Movimento
politico Vento del Sud raffaele Bruno, molta gente aspetta
ancora giustizia. E' ora che lo Stato provveda".
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