domenica 26 settembre 2010

BRUNO (MIS CON RAUTI): SUI MEDICINALI A PAGAMENTO CALDORO CONVOCHI LE PARTI SOCIALI SUBITO!






COMUNICATO STAMPA

BRUNO (MIS CON RAUTI): SUI MEDICINALI A PAGAMENTO CALDORO CONVOCHI LE PARTI SOCIALI SUBITO!

     Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del Movimento Idea Sociale e Responsabile del Dipartimento per le Politiche del Mezzogiorno del Partito Raffaele Bruno, ha dichiarato:

    "Le farmacie hanno ragione, ma la popolazione non ne può più. L'Asl non salda i conti da mesi e le farmacie alzano le barricate. Un epilogo scontato dopo i mille appelli lanciati ai vertici della Sanità. E così, per almeno trentacinque giorni, dovremo abituarci ad un'assistenza indiretta, cioè ai farmaci a pagamento. Una mazzata che si abbatte sui cittadini di Napoli e provincia.La decisione è stata presa alla luce del mancato pagamento da parte delle Asl Napoli 1, 2 e 3.L'assemblea di Federfarma Napoli, associazione di categoria, ha confermato lo stato di agitazione e i farmaci a pagamento saranno sono una  realtà già da lunedì 6 settembre, fino al 10 ottobre prossimo.In questo periodo di "contestazione", i medicinali saranno forniti agli utenti solo dietro pagamento, anche se nelle farmacie e sul sito di Federfarma, i cittadini possono scaricare i moduli per ottenere successivamente il rimborso.Saranno esclusi dallo sciopero solo i farmaci salvavita: ossigeno, quelli per la terapia del dolore, l'insulina e i presidi per l'autocontrollo del diabete, i cerotti alla nitroglicerina, alcuni antibiotici iniettabili.Motivo dell'agitazione, il mancato pagamento da parte delle Asl Napoli 1, 2 e 3 alle farmacie. Le aziende sanitarie, fa sapere Federfarma, non rimettono le spettanze alle farmacie da gennaio 2010, per un totale di 300 milioni di euro.Ammonta a tanto, infatti, il credito che vantano le farmacie del napoletano.

Napoli, 26 settembre 2010                                            L'Addetto stampa del MIS con

venerdì 24 settembre 2010

BRUNO E LAMBERTI (MIS CON RAUTI): NAPOLI SOMMERSA DI NUOVO DI RIFIUTI, E' UNA VERA VERGOGNA!

COMUNICATO STAMPA
BRUNO E LAMBERTI (MIS CON RAUTI): NAPOLI SOMMERSA DI NUOVO DI RIFIUTI, E' UNA VERA VERGOGNA!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno e il Segretario Provinciale della Federazione di Napoli Vittorio Lamberti hanno congiuntamente dichiarato:
    Troviamo davvero strano il fatto che Bertolaso non comprende per quale motivo a Napoli ci sia la spazzatura nelle strade. Evidentemente ha delle difficoltà a capire se stesso. Sarà forse perché il famigerato super-termovalorizzatore è sostanzialmente chiuso a causa dei continui e inspiegabili guasti, perché le discariche sono da tempo straripanti di rifiuti, e perché, come lamentano i comuni della Campania compreso Napoli, ci sono gravissimi ritardi nei piani per la promozione della raccolta differenziata dei rifiuti. Piuttosto che tormentarsi in dubbi continui, affermando che Napoli è piena di spazzatura pochi mesi dopo aver proclamato lui stesso la fine dell'emergenza, Bertolaso dovrebbe rendere conto delle reali misure adottate e ammettere quindi il suo fallimento. Visti i risultati, è indecoroso proseguire con la propaganda del Governo che, insieme al comune e alla  Provincia, è in tutta evidenza incapace di occuparsi concretamente delle sofferenze di un'intera popolazione.
Napoli, 24 settembre 2010                           L'Addetto stampa del MIS con Rauti
 

lunedì 20 settembre 2010

TOLEDO SELVAGGIA (di Umberto Franzese)

TOLEDO  SELVAGGIA

di  Umberto Franzese


"William Nassau Senior – annota Edmondo Cione  in Napoli Romantica –  scrittore britannico giunto dalla nebbiosa Albione, aveva definito Toledo niente meno che la strada più amabile del mondo".
Saint-Beuve, in una sua lettera del luglio 1839, scriveva: "Passeggiare per Via Toledo mi ha fatto l'effetto di rileggere Gil Blas".
Via Toledo "la strada principale della città, la strada del gran mondo della capitale borbonica che amava certo fasto spagnolesco", che i napoletani si sono sempre ostinati a chiamare, invece che Via Roma, piuttosto Via Toledo perché aperta nel 1536 dal viceré Don Pedro de Toledo, resta ancora oggi il centro vivo e pulsante della vita cittadina. Questa arteria, quasi tutta in rettilineo, misura 2250 metri e attraversa tutto il centro cittadino da sud a nord, in una parola, da Piazza S. Ferdinando al Museo Nazionale. Il suo fascino per il turista non è costituito soltanto dall'incessante via vai di passeggeri, ma anche dal subisso di vicoli e vicoletti che s'inerpicano da Via Conte di Mola a finire a Via S. Giuseppe dei Nudi. Tra questa folla di passanti indaffarati o perdigiorno procediamo anche noi, spesso anche percorrendo l'intrico dei vicoli, assai disgustati di una Toledo moderna deturpata, disastrata, contaminata, indecorosa. 
Spagnola o borbonica, Via Toledo non ha mai risentito del passaggio da strada di antica capitale del Regno napoletano a "sottoposta" del regno sabaudo.
Via Toledo, animatissima durante le feste natalizie, nel tratto da Piazza S. Ferdinando a Via S. Brigida, non è più quella dove Pintauro sfornava le sue profumatissime sfogliatelle. Via S. Brigida si tramutava, la Vigilia di Natale, in un spettacoloso mercato del pesce, reso ancora più palpitante, qualche anno più tardi dal pittore Eduardo Dalbono. 
Così non meno fascinosa era la strada di Toledo quando le carrozze l'attraversavano in lungo e in largo portando a spasso gli elegantoni della bella società. Ne meno stuzzicante era l'ostentazione del lusso delle signore in abito di velluto nero con lo strascico il giovedì santo, durante lo "struscio", per la visita al santo Sepolcro. Un corteo interminabile di uomini e donne parate a festa si muoveva da chiesa a chiesa lungo il tragitto che va da Piazza S. Ferdinando allo Spirito Santo. 
Nulla di queste sane tradizioni ha resistito alla furia degli uomini che hanno rinnegato le loro radici. "Non dimenticherò né Via Toledo, né la vista che si ha da tutti i  rioni. Napoli è senza paragone, nei miei occhi la più bella città dell'universo". Così Stendhal nel suo diario di viaggio "Rome, Naples et Florence". 
Oggi Toledo è da dimenticare, e Napoli tutta apparirebbe a Stendhal come a Dumas, a Madame de Stael, a Lamartine, Gounod, Winchelmann, Flaubert, non più fatta apposta per il piacere degli occhi.
Via Toledo, il salotto buono di Napoli, ritoccata di sana pianta dalle fondamenta al tappeto stradale, sindaco Achille Lauro, negli anni cinquanta, è decaduta.
Sui marciapiedi lenzuolate di merci contraffatte di ambulanti abusivi di ogni colore e latitudine che sostano per lo smercio incontrollato dalla parte dei Quartieri. Spariscono ad un segnale convenuto all'arrivo della Finanza. Auto in sosta selvaggia da ambo i lati della strada. Rifiuti ad ogni angolo. Paletti della segnaletica divelti. Lerciume, ampi tratti di strada dissestati. Saliscendi continuo di motorini che invadono le zone riservate ai pedoni. Mancanza di pattugliamento a tutte le ore del giorno di vigili urbani. Turisti in balia di malviventi di tutte le risme. Netturbini che hanno in odio il decoro e la decenza e lasciano cassonetti e contenitori al limite della capienza.
Napoli ha perduto i suoi colori. Non c'è verde e quel poco che c'è  è assai trascurato. Una città grigia, violentata da mattina a sera dal mostro-macchina. Distrutti gli orti, cancellati i parchi, abbattuti alberi secolari. Tra verde stradale, verde a corredo, verde a giardini pubblici, Napoli mette a disposizione mq. 20 per abitante. Stoccolma, mq. 100 per abitante; Londra, mq. 80. 
"Ma allora, dove, nella città – faceva notare Lello Capaldo, delegato del Fondo Mondiale della Natura, un po'di anni fa – il visitatore può trovare qualche spazio verde? Se si escludono i parchi della Floridiana e della Reggia di Capodimonte, Camaldoli, la zona compresa tra Arenella e Capodimonte, S. Martino attorno alla Certosa, non certo nei moderni quartieri, neppure in quelli di lusso. Con stupore il visitatore lo può trovare nel centro storico della città. Già, perché Napoli è una città chiostrale, e nei chiostri c'era sempre alberi e verde".
Mettete fiori… Mettete alberi  in Via Toledo. Chiudetela al traffico. Impedite al mostro-macchina e ai mostriciattoli a due ruote d'invadere le zone pedonali. Una speranza lieve di tramutare Toledo nel salotto buono di Napoli c'è: mandare via l'inerte, immobile amministrazione comunale di Napoli, la peggiore dal dopoguerra ad oggi.

mercoledì 15 settembre 2010

RAFFAELE BRUNO (MIS CON rAUTI): NINO D'ANGELO TACCIA, HA GIA' GUADAGNATO TANTO. IL TRIANON DIVENTI IL TEMPIO DELLA CANZONE


 


COMUNICATO STAMPA
RAFFAELE BRUNO (MISCON RAUTI): NINO D'ANGELO TACCIA, HA GIA' GUADAGNATO TANTO. IL TRIANON DIVENTI IL TEMPIO DELLA CANZONE NAPOLETANA! 
   Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario e responsabile del Dipartimento per le Politiche del Mezzogiorno del Movimento Sociale con Rauti Raffaele Bruno ha dichiarato: 
 
  1) Nino D'Angelo ha già guadagnato tanto in questi anni di gestione del Teatro Trianon, non solo per il suo ruolo di direttore artistico, ma anche per la sua partecipazione  
      a vario titolo in quasi tutti gli spettacoli che metteva in cartellone; 
  2) L'artista ha rappresentato un elemento di turbativa o di vera e propria concorrenza sleale verso gli altri operatori  del settore che rischiavano con soldi propri; 
   
  3) L'affluenza al Teatro era determinato in larghissima parte dai prezzi bassi praticati in considerazione che eventuali perdite sarebbero state ripianati dagli Enti     
      proprietari; 
   
  4) Nel solo anno 2009 il Trianon ha chiuso con oltre centomila euro di perdita e a ripianare tale cifra sono stati Provincia e Regione che hanno dovuto trasferire
      alla Sociaetà  Trianon un milione e 350 mila euro; 
 
  5) Ci risulta che Nino D'Angelo è stato poco presente nella struttura, tranne nei momenti in cui era protagonista in spettaoli suoi; 
 
  6) Nonostante tutto ciò non sono stati risolti i problemi della Sociaetà derivanti dai mutui contratti per l'acquisto dell'immobile.
 
      Nino D'Angelo taccia, quindi, perché ha già guadagnato tanto. Il Trianon sia trasformato in un Tempio della canzone napoletana dove si esibiscano giovani
artisti.  
Napoli, 15 settembre 2010                                L'Addetto Stampa del MIS con Rauti 

sabato 11 settembre 2010

PROVERBI: FRAMMENTI DI SAGGEZZA ANTICA (di Raffaele Bruno)


PROVERBI: FRAMMENTI DI SAGGEZZA ANTICA

(di Raffaele Bruno)

"Quei probata verba": così definiva Aristotele i proverbi. Concise espressioni generalmente approvate e ratificate in quanto mosse da secolari constatazioni ed universali esperienze maturate in virtù del costante ripetersi di analoghe situazioni.

Di qui l'istintiva istanza didascalica (forse spontaneamente o addirittura inconsciamente avvertita) di tramandare tali "granelli di sale" - e il sale è appunto sinonimo di sapienza - in forma quanto più concentrata, spesso rimata perché meglio memorizzabile, strutturandoli a mo di massima o di autentica sententia brevis da valere ai fini didattici e di ammaestramento.

Divenuti oggetto di studi socio-antropologici, i proverbi - dalla loro equivalente greca paroimia - hanno dato consistenza ad una specifica e autorevole disciplina, la paremiologia, che ne approfondisce la formazione, la specie e le valenze, e che ha annoverato illustri studiosi quali Tommaseo, il Pitrè, il Lombardi-Satriano, tanti altri oggi vantandone per ciascuna regione italiana.

Ampia e privilegiata l'accoglienza che le fonti letterarie, in disparati ambiti spazio - temporali, hanno riservato ai proverbi: ad essi si intitola uno dei più fruibili libri vetero-testamentari, attribuito al saggio re Salomone, abbondanti gli adagi tra gli antichi Egizi e Cinesi, tutti correlati alla raffinata pazienza di quelle attente popolazioni; sornionamente presenti gli stessi nelle ridanciane commedie di Plauto.

Erasmo da Rotterdam diete vita ad una pregevole Collectanea adagiorum, mentre Shakespeare ne ricavò direttamente i titoli per tre suoi capolavori (Tutto è bene quel che finisce bene, Misura per misura, Molto rumore per nulla); Miguel Cervantes, nel Don Chisciotte, condì con ammiccanti motti sollazzevoli exploit di Sancho Panza.

Per l'area napoletana il periodo più fecondo delle presenze letterarie proverbiali si colloca nel nostro viscerale e barocco Seicento, facendo _ si eco all'arguto immaginario popolare: così ne "Lo Cunto de li cunte" del Basile (1627) - che solo in prosieguo di tempo fu ribattezzato Pentamerone in moraleggiante chiave antiboccaccesca - si possono riscontrare circa trecentocinquanta locuzioni della specie; nelle nove Ecloghe de Le Muse Napoletane dello stesso autore (1635) - in cui è riportata l'aurea massima "Li mutte (i motti) de l'antiche sò digne de memoria" - se ne contano oltre centonovanta; un buon centinaio è disseminato nel curioso e vagamente campanilistico assunto dell'oscuro Partenio Tosco (L'eccellenza della lingua napoletana, 1662), dove si incontra una nutrita serie di cosiddetti proverbi trimembri, cioè articolati in tre addendi tipo e dei quali ebbe ad occuparsi Benedetto Croce in un suo giovanile lavoro.

Ma ancora oggi a Napoli i proverbi rappresentano la saggezza popolare e i più anziani sono i depositari di modi di dire che interpretano l'esperienza di chi ha già vissuto la vita ed ha voce in capitolo e titoli per insegnare ai meno giovani tantissimo, anche ricorrendo ai proverbi che si rimandano da padre a figlio.

Raffaele Bruno

martedì 7 settembre 2010

I: RAFFAELE BRUNO (PRESIDENTE DI VENTO DEL SUD) INVITA I NAPOLETANI A MANIFESTARE IN PIAZZA CONTRO DEGRADO E VIOLENZA!!!



Da: "raffaele.bruno@ventodelsudonlus.it" raffaele.bruno@ventodelsudonlus.it
A: ladestra@ladestra.info
Cc:
Data: Sun, 5 Sep 2010 13:11:11 +0200
Oggetto: RAFFAELE BRUNO (PRESIDENTE DI VENTO DEL SUD) INVITA I NAPOLETANI A MANIFESTARE IN PIAZZA CONTRO DEGRADO E VIOLENZA!!!


 
 

sabato 4 settembre 2010

RAFFAELE BRUNO (PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE VENTO DEL SUD) CHIAMA I NAPOLETANI IN PIAZZA CONTRO DEGRADO E VIOLENZA!

COMUNICATO STAMPA
RAFFAELE BRUNO (PRESIDENTE DI VENTO DEL SUD) CHIAMA I CITTADINI  IN PIAZZA CONTRO IL DEGRADO EVIOLENZA NELLA ZONA DELLA STAZIONE CENTRALE DI  NAPOLI!
   Sull'argomento, il Presidente dell'Associazione Vento del Sud Raffaele Bruno, insieme ad altre otto Associazioni e Comitati di cittadini, annuncia una manifestazione di protesta per venerdì 10 settembre, alle ore 17,00 in Piazza Garibaldi a Napoli per dire basta al degrado e alla violenza nella zona della Stazione Centrale di Napoli, diventata un'area per soli immigrati cinesi e di ogni nazionalità, che usano violenza tra di loro e contro gli italiani, con risse continue, accoltellamenti e vendita di merci contraffatte. L'area è invasa da illegalità, sporcizia e degrado di ogni genere, alimentata dal lassismo delle istituzioni e dall'assenza cronica dello Stato, delle Forze dell'Ordine e della Municipalità, del Comune, della Regione e della Provincia. E' ora di dire basta! I commercianti effettueranno in contemporanea una serrata di protesta. 
Napoli, settembre 2010                                     L'Addetto Stampa di Vento del Sud 

giovedì 2 settembre 2010

BRUNO (MIS CON RAUTI): NO ALL'AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA DI CHIAIANO P TORNEREMO ALLA LOTTA DURA!


 COMUNICATO STAMPA

BRUNO: NO ALL'AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA DI CHIAIANO O TORNEREMO ALLALOTTA DURA! SABATO SARO' IN PIAZZA AL CORTEO!

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario eResponsabile del Dipartimento per le Politiche delMezzogiorno del Movimento Idea Sociale con Rauti RaffaeleBruno, abitante nei pressi della discarica di Chiaiano, ha dichiarato:

"Col passare dei mesi dall'apertura della discarica nellaCava tra Chiaiano, Marano e i Camaldoli i disagi stannoaumentando enormemente tra i cittadini residenti: i camionperdono liquami lungo il tragitto rendendo il manto stradalescivoloso e provocando incidenti a catena, viaggiano ad altavelocità provocando rumori assordanti a tutte le ore della notte e il tremare delle case (alcune risultano anchelesionate), molti cittadini che abitano da Marano aChiaiano, dai Camaldoli a Mugnano, in particolare i bambini,soffrono di allergie gravi, vomito e rossore alla gola eagli occhi, provocati dalla puzza nauseabonda che, asecondo come gira il vento, colpisce ampie zone delleloclaità citate. Una serie di disagi diventati insopportabili, che avevamo ampiamente previsto. Sabato 5 settembre, alle ore 18,00 sarò fuori alla metropolitana di Chiaiano per partecipare al corteo di protesta organizzato dai cittadini del presidio. Chiedo alleautorità preposte di procedere alla chiusura delladiscarica immediatamente. Diversamente torneremo allaprotesta dura!"