domenica 30 novembre 2008

BRUNO: CONTINUANO GLI SCANDALI NELLA SANITA' CAMPANA! IN PREPARAZIONE UN DOSSIER - DENUNCIA ALLA MAGISTRATURA.

RAFFAELE BRUNO: A FAMIGLIE E IMPRESE SI CHIEDONO SACRIFICI
MENTRE SCANDALI NON FINISCONO MAI!
Sull'argomento il Presidente dell'Associazione - Movimento
Politico Vento del Sud Raffaele Bruno ha dichiarato: «E'
scandaloso quanto continua ad accadere nella sanità
campana, dove ai privati convenzionati non viene consentito
di lavorare e nel frattempo si scopre, così come ho
segnalato nei giorni scorsi, che l'Asl Na 1, la più
indebitata che ha prodotto il 50% del deficit totale della
sanità, ha pagato negli ultimi tre mesi due volte i
fornitori per un ammontare complessivo di 15 milioni di
euro.
Trovo incredibile che a guidare un settore allo sbaraglio ci
sia ancora l'assessore Montemarano: nonostante ne sto
chiedendo le dimissioni da due anni. Non si possono
continuare a chiedere sacrifici enormi a cittadini ed
imprese della sanità convenzionata se i responsabili dello
sfascio restano impunemente al loro posto.
C'è anche il caso della specialistica ambulatoriale che
va approfondito. Il Sumai nel 2007 è costato la bellezza
di 168 milioni di euro. Da un calcolo approssimativo viene
fuori che a fronte di 168 milioni di euro rapportati a 60
euro (valore di ogni ora lavorata), i sumaisti avrebbero
dovuto effettuare 2,8 milioni di ore lavoro che, rapportate
al carico di lavoro massimo di 4 prestazioni all'ora,
avrebbero dovuto portare ad una produzione di 11.200.000
prestazioni totali annue. I residenti della Regione
Campania, che sono 6 milioni, in pratica avrebbero potuto
effettuare 2 visite per ogni cittadino. La verità è che
la specialistica ambulatoriale viene utilizzata come arma di
clientelismo e tutto ciò accade mentre si continuano a
mettere le mani nelle tasche di famiglie ed operatori del
comparto accreditato. Vento del Sud sta preparando un
dossier-denuncia da presentare alla magistratura e
continuerà a denunciare lo sfascio degli ospedali campani
e lo scandalo della gestione della sanità pubblica in
Campania, la peggiore del Paese e la più costosa».

venerdì 28 novembre 2008

ALL'UNIVERSITA' DI NAPOLI IL RETTORE GUIDO TROMBETTI SOSPENDE LE ELEZIONI SCOLASTICHE

LA FACOLTA' SEDE DI SEGGIO ELETTORALE E' OCCUPATA E IL
RETTORE DELL'UNIVERSITA' DI NAPOLI, GUIDO TROMBETTI,
SOSPENDE LE ELEZIONI STUDENTESCHE
Il Rettore dell'università Federico II di Napoli, Guido
Trombetti, ha deciso di sospendere "la tornata elettorale
indetta con D.R. n. 3380 del 17.10.08, relativa alle
elezioni delle rappresentanze studentesche nel Comitato per
lo Sport Universitario, nel Consiglio degli Studenti di
Ateneo e nei Consigli di Facoltà e nei Consigli di Corsi
di Laurea, prevista per il 2 e 3 dicembre". La decisione
della sospensione è stata presa al termine di una
riunione, alla quale hanno partecipato i presidi di tutte le
facolta', "perchè lo stato di occupazione della Facoltà
di Sociologia non consente di assicurare il regolare
svolgimento delle elezioni" considerato che "il suddetto
edificio è sede del seggio elettorale n. 30".
"In data 26.11.08 alle ore 17.30 - è scritto nel decreto
di sospensione della tornata elettorale pubblicato sul sito
internet dell'Ateneo - un numeroso gruppo di studenti non
meglio identificati ha occupato l'edificio sede della
Facolta' di Sociologia, intimando al personale docente e non
docente presente di abbandonare i locali".

LA BONIFICA PONTINA

LA BONIFICA PONTINA

di Umberto Franzese

243 giorni dalla fondazione alla inaugurazione, grazie
alla "volontà politica energica e determinata ispirata
ad un alto senso etico della Storia": erano gli anni
Trenta.
Sciacalli della politica e consorterie mafiose di
palazzinari d'assalto nell'Italietta democraticona. 180
giorni dalla posa della prima pietra al taglio del nastro,
grazie ad un efficientismo senza pari e
a grande spirito di sacrificio: erano gli anni del consenso.
Territori devastati, mancanza di progettualità, lavori
infiniti, spese folli: le vergogne di un Italia sprecona e
fuori di senno.
Settant'anni fa la bonifica dell'Agro Pontino. Città
costruite a tempo di record, città modello, città nuove
che alla fine saranno ben cinque: Littoria, Sabaudia,
Pontinia, Aprilia, Pomezia.
Mancanza di politiche gestionali, lungaggini burocratiche,
città sommerse di rifiuti, abusivismo edilizio, cantieri
dimessi, in un Paese altro che non conosce pari
nell'Europa del Duemila.
I soloni, gli esperti, i critici, i chiosatori del culturame
di varia estrazione, hanno di che sciacquarsi la bocca
quando blaterano di impegno sociale, culturale e politico.
Meglio farebbero ad azzittire. L'esempio che ci viene
dall'architettura e dall'urbanistica di "Regime"
resta mai più imitato né superato.
Sulle città di fondazione costruite dal fascismo a tempo
di record e nei limiti di spesa stimata, 128 in Italia, a
cento a cento nelle isole del Mediterraneo e nelle ex
colonie, c'è di che sciogliersi in un inno di gloria.
Per la prima ed unica volta nel nostro Paese avviene il
miracolo dall'Unità ad oggi di un piano programmatico
che riuscì a mettere in sintonia architettura ed
urbanistica. Mai, da allora, un consesso di architetti, di
pianificatori, di urbanisti, di paesaggisti, riuscirà a
pensare, a creare un progetto di così ampio respiro,
così come quello realizzato non mai a fini puramente
speculativi, come quello dell'Agro Pontino. Un successo
non solo propagandistico come tenta di farlo passare certa
pubblicistica d'accatto, ma tecnico, agricolo, sociale,
finanziario. Un successo soprattutto finanziario se
paragonato allo spreco di danaro pubblico che caratterizza
certe opere democratiche che spesso non vedono neppure la
fine quando i fondi stanziati prendono altre vie.
Il piano per la bonifica ha inizio nel 1929, quando
Mussolini dà incarico al conte Orsoline Cancelli di
mettere in liquidazione l'Opera Nazionale Combattenti, un
istituto fondato nel 1917 per occuparsi del reinserimento
economico e sociale degli ex combattenti. Cancelli ha a
disposizione centotremila milioni di azioni oltre a varie
proprietà immobiliari: dovranno servire per la bonifica
integrale. Come da legge redatta da Arrigo Serpieri e
definita "legge Mussolini".
Contribuiranno a rendere più agevole la realizzazione del
piano, una nutrita serie di enti, consorzi di bonifica e
proprietari fondiari. Il 12 giugno 1931 senza dilatare
ulteriormente i tempi per l'inizio dei lavori, Cancelli,
unitamente a Luigi Razza, Commissario per le migrazioni
interne, presenta al Consiglio Consultivo dell'Opera, il
progetto relativo all'Agro Pontino già sottoposto
all'attenzione di Mussolini il 14 febbraio. I terreni sui
quali dovrà compiersi l'opera di bonifica sono di
proprietà dell'Istituto dei Fondi Turistici, presieduti
dall'on. Olivetti, e della Società delle Paludi Pontine.
Si vuole da parte del Cancelli e di conseguenza di
Mussolini, costruire cinquemila case coloniche con indirizzo
cerealicolo e zootecnico, in maniera tale da costituire un
"emporio di rifornimento di carne e di grano per i mercati
di Roma e Napoli. Il programma prevede l'impiego di 5 mila
coloni, il dissodamento dei primi 10.800 ettari e la
costruzione entro il mese di ottobre del 1932 di 500 case
coloniche. L'esito finale è di occupare una estensione
di almeno 30 mila ettari in una zona compresa tra la via
Appia e il mare Tirreno. Per i lavori che iniziano il 10
novembre vengono impiegati 60.000 operai. Ifinanziamenti
furono assicurati dalla "legge Mussolini" del 24
dicembre 1928. Presentandola in Parlamento il Duce cosssì
si espresse: "Io non dichiarerò ciclopica la legge per
la Bonifica Integrale, perché io non amo i superlativi,
è una legge però impotante, notevole, per l'opera che
noi potremo compiere". Il 5 aprile 1932 Mussolini si reca
nell'Agro Pontino per prendere visione dello stato dei
lavori.

"Tornare alla Terra" era l'imperativo categorico che
Mussolini amava ripetere nel seguire di persona i programmi
di bonifica. Ogni villaggio, a parer suo, doveva,
necessariamente, essere fornito di "luce, telefono,
cinema, radio, e un sistema di strade". Oltre che
nell'Agro Pontino, intanto, altri insediamenti agricoli
sorgevano, come la "città giardino per contadini" in
Sicilia, Mussolinia.
Il progetto del comune di Littoria redatto dall'architetto
Oriolo Frezzotti impostato su di uno schema chiaro,
uniforme, comprendeva: una sede comunale, albergo, chiesa
parrocchiale, stazione ferroviaria, teatro, uffici, casa del
fascio, servizi, strade ampie secondo un odierno tracciato
lineare, uniforme, una grande piazza centrale, un campo
sportivo, cinema.
Nelle città dell'Agro Pontino affluiscono masse di
contadini, operai, artigiani dalla maggior parte delle
regioni italiane e in particolare dall'Emilia Romagna e
dal Veneto.
I lavori straordinari dal punto di vista tecnico per la mole
di problemi e di difficoltà del terreno e della logistica
, comprendono innanzi tutto una bonifica idraulica condotta
con particolari criteri innovativi rispetto a quanto già
preventivato da un progetto del Genio Civile nel 1918.
Contemporaneamente alle correnti interne di migranti
provenienti da altre regioni, nel momento delle assegnazioni
dei poderi, diventano assegnatari anche i locali, cioè gli
abitanti di Fondi, Cisterna, Sezze, Terracina.
La Bonifica del Pontino suscita nella stampa nazionale ed
internazionale, particolarmente in quella inglese e
americana, un'eco del tutto imprevisto per un risultato
davvero eclatante.
In occasione della inaugurazione di Littoria il 18 dicembre
del 1932, il Duce da buon figlio della "terra", in
divisa grigio-verde di caporale d'onore, pronuncerà la
storica frase: "Questa è la guerra che noi
preferiamo".
Il bilancio conclusivo dell'operazione Bonifica fu di
grandissimo prestigio in campo internazionale e, grazie alle
imponenti opere pubbliche realizzate e da realizzare, con
l'impiego di mano d'opera a vari livelli, assicurando
lavoro alle leve giovanili, si poté di colpo arrestare il
grave fenomeno dell'emigrazione transoceanica.
La Bonifica, al contrario di quanto accade oggi con la
devastazione di intere porzioni di territorio, consentì
anche di costituire un ampia zona verde a parco naturale: il
Parco del Circeo.

martedì 25 novembre 2008

NUOVO MANIFESTO DI VENTO DEL SUD CONTRO IL PIANO RIFIUTI IN CAMPANIA

Ventimila manifesti saranno affissi in tutta la Campania,
per contestare il piano di rifiuti voluto da amministratori
e politicanti nazionali e locali, che condanna la regione a
diventare ancora di più la pattumiera d'Italia, con dieci
discariche e cinque inceneritori.

GIUSEPPE ALVITI RICEVE UN ENCOMIO A NAPOLI

COMUNICATO STAMPA
ENCOMIO ALLA GUARDIA GIURATA GIUSEPPE ALVITI
Giusepp Alviti, Guardia Giurata e Dirigente del MIS con
rauti, ha ricevuto due encomi, uno dal Segretario Nazionale
Agpg e l'altro dal Presidente della Terza Municipalità,
Alfonso Principe, per l'alto senso civico dimostrato nello
scorso 20 settembre quando, mentre era in servizio, grazie
al suo tempestivo e risoluto comportamento, sottrasse due
adolescenti dalle molestie da parte di due balordi. Alviti
non è nuovo a queste operazioni. Fu sempre lui a sventare
una rapina ai Colli Aminei per la quale ricevette i
complimenti da Pino Rauti (nella foto insieme ad Alviti) e
dal Sindaco di Napoli Iervolino.

domenica 23 novembre 2008

SISMA '80:MOLTI CITTADINI ASPETTANO ANCORA RISARCIMENTI DALLO STATO!

NAPOLI, IRPINIA E BASILICATA: VENTO DEL SUD RICORDA CHE 28
ANNI FA IL TERREMOTO FECE STRAGE: 2914 MORTI, 8MILA FERITI E
280MILA SFOLLATI E MOLTI CITTADINI CAMPANI ASPETTANO ANCORA
GIUSTIZIA!
Sono le 19.32 di domenica 23 novembre 1980, quando una
scossa sismica caratterizzata da magnitudo 6,8 della scala
Richter, con epicentro nel Comune di Conza della Campania
(Av), colpisce un'area di 17.000 kmq tra Campania,
Basilicata e Puglia. Sono passati ormai ventotto anni dal
terribile terremoto dell'Irpinia, un evento altamente
drammatico che provocò 2.914 morti, oltre 8.000 feriti e
280.000 sfollati; 679 i centri abitati da ricostruire,
divisi in "disastrati" (circa 70), "gravemente danneggiati"
e "danneggiati". "A un tratto - scrive Alberto Moravia a
proposito del sisma dell'Irpinia - la verità brutale
ristabilisce il rapporto tra me e la realtà. Quei nidi di
vespe sfondati sono case, abitazioni, o meglio lo erano". La
scossa principale è seguita dopo circa quaranta secondi da
un'altra con magnitudo pari a 5, poi da una serie di altre
scosse dalla magnitudo decrescente. L'area maggiormente
colpita, detta del Vulture, si trova a cavallo tra le
province di Avellino, Salerno e Potenza: tra i comuni più
duramente colpiti Conza della Campania, Sant'Angelo dei
Lombardi, Lioni, Torella dei Lombardi, Teora, Laviano, San
Mango. A Napoli, a seguito della scossa, crolla un palazzo
causando la morte di 52 persone mentre a Balvano, nel
potentino, crolla una chiesa uccidendo 72 persone, di cui 64
bambini, che stanno partecipando a una funzione religiosa.
L'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, con
un'espressione rimasta memorabile - "Fate presto!"- invoca
una repentina risposta dei soccorsi all'immane tragedia dei
terremotati. Lenta, non ancora conclusa e molto costosa la
ricostruzione, per cui lo Stato italiano ha investito 32
miliardi di euro, come ha certificato di recente la Corte
dei conti. "A ventotto anni da quel tragico evento, ha
dichiarato il Presidente dell'Associazione - Movimento
politico Vento del Sud raffaele Bruno, molta gente aspetta
ancora giustizia. E' ora che lo Stato provveda".

sabato 22 novembre 2008

BRUNO: NO AI SEVIZI IDRICI SOTTOMESSI ALLE LEGGI DI MERCATO!

"Privatizzare l'acqua significa penalizzare il
territorio", così Raffaele Bruno, Presidente
dell'Associazione - Movimento Politico Vento del Sud,
intervenendo stamane a una riunione nel quartiere
Secondigliano a Napoli, in merito alla privatizzazione
dell'acqua. "Con l'approvazione del dl 112 del
ministro Tremonti la gestione dei servizi idrici verrà
sottomessa alle regole del mercato e questo non lo possiamo
permettere. L'acqua è un diritto di tutti e sono i
Comuni che devono continuare a gestirla. Se l'acqua
verrà privatizzata c'è il rischio concreto che la
situazione degeneri come sta accadendo per gli Ato rifiuti
in Sicilia". La privatizzazione toglierebbe ai Comuni,
sopratutto quelli montani, una fonte di vita per le
popolazioni e le imprese.
La protesta di Bruno nasce da un articolo, il 23 bis del
decreto legge 112/08, inserito nella Finanziaria e votato
dal Parlamento (legge 133) che, sotto la criptica dicitura
"Servizi pubblici locali di rilevanza economica", di fatto
apre la strada alla privatizzazione del servizio idrico
pubblico.
Verrebbe consegnata così alla follia privatizzatrice anche
l'acqua che da bene sociale diventerebbe merce di consumo al
prezzo stabilito da privati che già posseggono le acque
minerali.
Ad oggi, in Europa e in Italia, si sono formati e radicati
enormi gruppi d'interesse e multinazionali che sembrano non
frenare la propria fame di conquista del settore economico
delle acque.
"Se ci basiamo sul principio che l'acqua è un bene
paragonabile in ogni sua forma all'aria che respiriamo-
aggiunge Bruno - possiamo facilmente dedurre che la
privatizzazione, ma soprattutto, la speculazione è un atto
contro i diritti fondamentali naturali e giuridici
dell'uomo. E' ovvio, sia per compensare i costi di gestione
degli impianti, sia per evitare degli sprechi, che l'acqua
debba avere un costo minimo, ma questo non deve essere fonte
di guadagno ma capitale economico destinato a mantenere la
struttura dell'azienda distributrice, che deve essere
pubblica e senza scopo di lucro".
Napoli, 22 novembre 2008 L'Addetto Stampa di Vento
del Sud

venerdì 21 novembre 2008

MANIFESTAZIONE SU SCUOLA E LEGALITA' NEL QUARTIERE FORCELLA A NAPOLI

SUD, ACCESSO AL CREDITO SEMPRE PIU' DIFFICILE

Un'indagine condotta da Contribuenti.it Associazione
Contribuenti Italiani rileva che ad ottobre sono aumentate
nel Mezzogiorno, del 37%, le difficoltà di accesso
al credito da parte delle imprese e delle famiglie. La
restrizione del credito e' stato uno degli argomenti
affrontati durante la convention di due giorni di
Contribuenti.it conclusasi oggi a Napoli. "Le difficoltà
di accesso ai finanziamenti possono avere conseguenze gravi
per l'economia del Sud. Per far fronte a tali
problematiche - spiega una nota - Contribuenti.it
promuoverà attraverso lo Sportello del Contribuente,
l'iniziativa "Progetto impresa", in collaborazione con i
professionisti di KRLS Network of Business Ethics, leader in
Italia nel volontariato etico". E sollecita il Ministro
Tremonti "a rilanciare entro il 15 dicembre il progetto
della Banca del Mezzogiorno alla quale hanno già aderito
oltre 200.000
contribuenti". "L'obiettivo finale - afferma Vittorio
Carlomagno - è quello di riportare regole etiche nelle
banche e all'interno delle istituzioni di governo
dell'economia". "Ad oggi - continua Carlomagno - abbiamo
visto solo azioni di sostegno nei confronti delle banche,
principali artefici del regresso dell'economia del Sud
Italia". Per questo, Contribuenti.it, Associazione
Contribuenti Italiani, ha firmato un patto con KRLS in base
al quale 1000 studi professionali di avvocati e
dottori commercialisti facenti parte della rete
applicheranno una riduzione del 30% dell'onorario, fino a un
ammontare complessivo di un milione di euro, a favore delle
piccole e medie imprese operanti nel Sud Italia.

mercoledì 19 novembre 2008

CANCELLARE CHIAIANO COME SITO DI DISCARICA DI RIFIUTI

C O M U N I C A T O S T A M P A

BRUNO: CANCELLARE SUBITO CHIAIANO COME SITO DI DISCARICA!

Sull'argomento il Presidente dell'Associazione –
Movimento Politico Vento del Sud Raffaele Bruno ha
dichiarato:
"Ingenti quantitativi di amianto e di altri rifiuti
tossici sono stati trovati da i militari e dagli operai che
in questi giorni preparano la discarica all'interno della
cava del poligono a Chiaiano, dov'è in allestimento una
megadiscarica di un milione di tonnellate di rifiuti. Un
quantitativo rilevante, intorno alle centomila tonnellate a
detta del generale Giannini, vice di Bertolaso, che avrebbe
imposto ai militari, ma non agli operai, l'uso di apposite
maschere antigas. Questo costituirebbe già una
illegalità da parte del sottosegretariato guidato da
Bertolaso, sufficiente al sequestro della cava e
all'impedimento della realizzazione della discarica. Non
sarebbero del medesimo parere Bertolaso e Giannini che, ha
avuto un incontro con il procuratore generale di Napoli
Giandomenico Lepore, fornendo rassicurazioni sul fatto che
l'amianto e i rifiuti speciali soggiornerebbero ancora nella
cava il tempo necessario prima di un trasferimento in altri
luoghi e che l'operazione avverrà secondo le procedure
delle leggi vigenti. Nella parte alta della cava sono stati
trovati anche reperti archeologici, ubicati proprio sotto i
vasti campi di ciliegi. Questo è un ulteriore elemento che
ci racconta la complessità del territorio dove vogliono
realizzare la discarica. Ma è l'amianto a preoccupare,
rappresentando un reale disastro ambientale che è già
di per sé sufficiente per cancellare Chiaiano come sito di
discarica di rifiuti».

Napoli, 25 agosto 2008 L'Addetto
Stampa di Vento del Sud

THYSSEN, SEI A GIUDIZIO. PER IL CAPOAZIENDA OMICIDIO VOLONTARIO!

Sei dirigenti della ThyssenKrupp Italia sono stati rinviati
a giudizio per il rogo che nel dicembre 2007 causò la
morte di sette operai nell'acciaieria di Torino. Il processo
inizierà il prossimo 15 gennaio. Il Gup ha accolto le
richieste della Procura e, per la prima volta in Italia, ha
rinviato a giudizio l'amministratore delegato dell'azienda
tedesca, Harald Espenhan, per omicidio volontario con dolo
eventuale, mentre per gli altri cinque manager l'imputazione
è di omicidio colposo.

martedì 18 novembre 2008

BRUNO<. PRESIDENTE DI VENTO DEL SUD INTERVIENE SULL'AMIANTO TROVATO NELLA CAVA DI CHIAIANO

Il rinvenimento d'aggiuntivo amianto, nei pressi della cava
da utilizzare come discarica di settecentomila tonnellate di
rifiuti, nel quartiere di Chiaiano (Napoli) ed i
ritrovamenti precedenti, di sostanze tossiche e pericolose,
sia nella cava in questione e sia nella cava a pochi metri
dal Policlinico (Vallone San Rocco),rilevano una condizione
già nota,da decenni :segnalata dai cittadini e mai
contrastata dalle istituzioni .Un territorio pienamente
insultato,mortificato e calpestato: utilizzato per
nascondere i veleni provenienti anche dal nord Italia e
seppelliti da una camorra aggressiva,nel silenzio totale di
coloro che dovevano controllare. Una camorra che ha lucrato
anche da società pubbliche e private che si sono servite
delle sue prestazioni, per seppellire a buon prezzo gli
scarti pericolosi dei processi di lavorazione. Vento del Sud
da anni reclama un monitoraggio del territorio del Parco
Metropolitano delle Colline di Napoli,teso a rintracciare
l'enorme quantità di sostanze pericolose seppellite e una
bonifica costante e precisa di una porzione di città che
presenta ,nonostante tutto ,una grossa valenza ambientale
Manifestiamo, la nostra contrarietà alla prospettiva di
realizzazione una discarica,nel territorio del
parco,riteniamo invece più opportuno che le risorse
stabilite a concretizzare la discarica ,siano impiegate per
attuare una sostanziale bonifica del territorio.
Siamo sconcertati, dall'assurdo silenzio manifestato nel
corso di tutti questi anni dalle istituzioni.
Sciaguratamente accondiscendenti, rispetto al disfacimento
di un territorio, danneggiato da un'attività estrattiva
del tufo, senza nessuna regola e dall'occultamento di
sostanze tossiche e pericolose .Attività disciplinate da
una sola forza imprenditrice :la Camorra.
E' giunta l'occasione, dopo i tanti rinvenimenti sia
d'amianto e sia d'altre sostanze tossiche e pericolose, di
procedere ad un monitoraggio e ad una bonifica complessiva
del territorio del parco. Le istituzioni tutte si adoperino
in tal senso subito. Il Presidente dell'Associazione -
Movimento Politico Vento del Sud invita il Sindaco di Napoli
Iervolino e il Presidente della Regione Bassolino, ad
attivarsi per le competenze affidategli e a lavorare per
definire tale gravissima vicenda".

lunedì 17 novembre 2008

VENTO DEL SUD SOLIDARIZZA CON DON LUIGI MEROLA

DON LUIGI MEROLA: UN KILLER MI DISSE CHE AVEVA AVUTO
L'ORDINE DI UCCIDERMI. SOLIDARIETA' DALL'ASSOCIAZIONE VENTO
DEL SUD!
Una lettera dal killer designato dalla camorra ad ucciderlo.
L'ha ricevuta e resa nota nel corso degli Stati generali
della legalita' promossi dal Pd a Caserta, il prete
anticamorra don Luigi Merola. Merola ha detto di averla
ricevuta pochi giorni fa nella sede della sua fondazione "'A
voce d'e creature", debitamente firmata, ma non ha voluto
rivelare il nome di chi gli ha scritto. "Ti conoscevo - si
legge in un passaggio della missiva scritta a penna e lunga
sette pagine - conosco la tua testardaggine e il tuo
coraggio, sei una persona che dava e da' fastidio al male e
purtroppo era capitato a me di eliminarti e spegnerti ma
fortunatamente cio' non e' successo perche' quel giorno
quando sono entrato in chiesa tu stavi spiegando il
passaggio del Vangelo sul figliol prodigo e non me la sono
sentita di portare a termine il mio compito anche se sapevo
le conseguenze alle quali sarei andato incontro". Don Merola
ha ribadito il proprio impegno contro la camorra e ha
annunciato che tornera' a Napoli per ricoprire fin dalla
settimana prossima il ruolo di presidente della fondazione "
'a voce de creature" nella quale ad oggi figurava come
assistente spirituale: "Dobbiamo rompere le scatole ogni
giorno - ha detto - e lo faro' tornando a tempo pieno a
Napoli usando la parola. Ai politici dico - ha concluso -
lavorate per la gente senza compromessi sugli appalti, solo
così la gente vi darà la propria fiducia" L'Associazione
Vento del Sud, attraverso il suo Presidente Raffaele Bruno,
ha espresso piena solidarietà e stima incondizionata a Don
Luigi Merola, invitandolo a continuare nella sua opera a
favore dei ragazzi napoletani.

sabato 15 novembre 2008

IL GOVERNO OBBLIGHI LE BANCHE AD AIUTARE IMPRESE E FAMIGLIE

C O M U N I C A T O S T A M P A
PER USCIRE DALLA RECESSIONE ECONOMICA IL GOVERNO OBBLIGHI LE
BANCHE AD ESSERE MENO MIOPI E AD AIUTARE IMPRESE E FAMIGLIE!


Sull'argomento il Presidente dell'Associazione –
Movimento Politico Vento del Sud Raffaele Bruno, ha
dichiarato:
"Per trainare il nostro Paese fuori dalla recessione
economica occorre che il Governo diminuisca le imposte alle
imprese e alle famiglie, aumentasse il denaro da spendere a
disposizione dei lavoratori ed obbligasse il sistema
bancario a sostenere le imprese in difficoltà. Il
problema, in questo momento di crisi, è che le banche
chiedono un numero infinito di garanzie, almeno quattro
volte tanto la richiesta del prestito che le imprese o le
famiglie gli chiedono. E questo fa aumentare le difficoltà
poiché le imprese cominciano a chiudere e si perdono posti
di lavoro. Aumenta così la disperazione sociale. Anche
defiscalizzare le tredicesime sarebbe, infine, molto
importante per sostenere i consumi ridotti veramente
all'osso".
Napoli, 15 novembre 2008 L'Addetto Stampa

giovedì 13 novembre 2008

INCONTRO TRA IL PREMIER E IL CARDINALE SEPE

IL CARDINALE SEPE E IL PREMIER BERLUSCONI: ACCORDI PER
AIUTARE I GIOVANI DI NAPOLI ANCHE CON RISORSE DELLO STATO
Giovani e lavoro sono stati al centro del colloquio tra il
premier, Silvio Berlusconi, e il cardinale arcivesco di
Napoli, Crescenzio Sepe. I due, nel corso di un pranzo in
curia nel capoluogo partenopeo, prima tappa della 12esima
visita a Napoli del presidente del Consiglio, hanno anche
stretto un'intesa di futura collaborazione su alcune
iniziative del presule sulla formazione dei giovani.
A rivelarlo sono entrambi, conversando con i giornalisti al
termine dell'incontro definito da tutti e due "piacevole".
"Abbiamo mangiato, chi un po' di più, chi un po' di meno -
scherza Sepe - parlando di cose napoletane e di cosa può
fare la Chiesa nel suo campo per collaborare a una ripresa
della città".
"Abbiamo apprezzato le iniziative cui si sta dedicando il
cardinale - dice Berlusconi - tra queste ce ne sono alcune
nelle quali possiamo intervenire per dare un supporto e
riguardano i problemi dei giovani dell'istruzione e dei
mestieri, e l'avvio al mondo del lavoro, per formarli in una
direzione". Quello dei giovani e del loro rapporto con il
mondo del lavoro, sottolinea Berlusconi, "è un problema
italiano, ma riguarda particolarmente Napoli e il
Mezzogiorno. Il cardinale
Sepe e' ricco di iniziative. Su alcune future sue iniziative
abbiamo detto che daremo una mano". Secondo quanto si è
appreso, Sepe ha chiesto all'esecutivo
un sostegno per il suo progetto di realizzare una sorta di
oratori in tutte le comunità religiose, anche non
cattoliche, del napoletano ed anche regimi di aiuto per le
cooperative di giovani, plaudendo alle iniziative intraprese
dal governo in
materia di energia e ambiente. Inoltre, il cardinale
arcivescovo di Napoli pensa ad una sorta di conferenza
episcopale delle diocesi del sud da tenersi nel prossimo
anno
per aggiornare il documento del meridione che risale al
1990.

mercoledì 12 novembre 2008

BRUNO: BRAVO TREMONTI SULLE BANCHE!

Banche, Tremonti ci va duro: "Chi sbaglia paga e va in
galera" BRUNO: BRAVO TREMONTI.

Linea dura di Tremonti nei confronti delle Banche. Il che,
nell'Italia repubblicana, è una vera e propria novità.
Ora non resta che aspettare e vedere se la cosa sarà reale
o è la classica boutade politica. Ma tant'è che "Se la
banca fallisce i banchieri vanno a casa o vanno in galera".
L'avvertimento viene dal ministro dell'Economia. Tremonti
spiega, nell'ambito della grande crisi dei mutui, che i
banchieri rispondono innanzitutto alla legge e gli
interventi messi in campo dal governo servono solo a
sostenere il risparmio, che è un "bene pubblico". In caso
di fallimento, dunque, non si aspettino aiuti
dall'esecutivo. Il Presidente dell'Associazione - Movimento
Politico Vento del Sud Raffaele Bruno ha elogiato Tremonti
per l'ottima iniziativa ed ha dichiarato: "Era ora di porre
fine allo strapotere delle banche che praticano l'usura e
penalizzano le famiglie e i piccoli imprenditori".

Intanto, per sostenere la liquidità delle banche, ma
soprattutto il travaso da queste all'economia reale, il
governo pensa alla sottoscrizione di obbligazioni. E presto
il meccanismo sarà messo a punto con i decreti che
arriveranno dopo il G20 (attesi entro il 25 novembre). E'
quanto spiega, durante un'audizione alla commissione Finanze
in Senato sulla crisi dei mercati, il ministro
dell'Economia, Giulio Tremonti, ribadendo la posizione del
governo sulle banche: non è intenzione dell'esecutivo
entrare nel loro capitale perchè questo "nuoce gravemente
alla salute in Europa". Lo scopo è garantire il passaggio
di liquidità e comunque gli istituti di credito rispondono
con i loro vertici davanti alla legge. Dunque: "Se la banca
fallisce i banchieri vanno a casa, o vanno in galera".

Il ministro ha poi ricordato quali sono stati i passaggi che
hanno portato ai due decreti salva-banche attualmente
all'esame della commissione Finanze della Camera. E
ribadisce: nessuna intenzione di entrare nel capitale.
"Entrare nelle banche in Europa nuoce gravemente alla salute
di quelli che ci entrano. Le banche facciano le banche e i
governi facciano i governi". E scopo del governo è
rimettere in moto l'economia, quella reale: "Noi non
vogliamo dare soldi alle banche ma all'economia", dice. "Se
c'è un fallimento bancario è un'altra cosa. Per quello
c'è il decreto". Ma il decreto sarà integrato a breve,
entro il 25 novembre: si utilizzeranno "prestiti
obbligazionari". "Il Tesoro, o un'altra articolazione del
ministero, ma noi pensiamo che sia giusto che lo faccia il
Tesoro" dice il ministro "fa un'emissione obbligazionaria e
la liquidità serve per sottoscrivere obbligazioni che
serviranno a integrare i criteri Tier1". Inoltre, "se ci
saranno emissioni obbligazionarie saranno compensate tra
credito e debito, non avranno impatto sul debito". Anche
perchè "non vogliamo e non possiamo fare interventi di
espansione del debito pubblico".

RICORDIAMO GLI EROI DI NASSIRIYA

IN RICORDO DELLA STRAGE DI NASSIRIYA

Nella ricorrenza del quinto anniversario della strage di
Nassiriya vuole ricordare quei 19 ragazzi, figli d'Italia
che in quel Paese lontano persero la vita.
Cinque anni fa l'Italia e gli italiani si fermarono si
riscoprirono in guerra.
Capimmo tutti che i nostri soldati erano tornati a morire in
armi, per la Patria.

In questi 5 anni però in molti hanno dimenticato quei
ragazzi, mandati in quel Paese a compiere il proprio dovere.

In molti li hanno denigrati, alcuni irrisi e derisi, persino
in chiesa in una Basilica gremita di gente stretta attorno a
diciannove bare!!

Ai martiri di Nassiriya, cosi come ai caduti in Afghanistan
e a tutti i militari caduti in tempo di pace va il Nostro
tributo.

Alle famiglie porgiamo la nostra solidarietà.

A chi troppo presto dimentica, il nostro disprezzo.

martedì 11 novembre 2008

BERLUSCONI DI NUOVO A NAPOLI. BRUNO: SPERO CHE INCONTRI ANCHE I CITTADINI DI CHIAIANO!

GIOVEDI' SILVIO BERLUSCONI TORNERA' A NAPOLI PER FARE IL
PUNTO SULL'EMERGENZA RIFIUTI. INCONTRERA' ANCHE IL CARDINALE
SEPE. BRUNO: INCONTRI ANCHE I CITTADINI DI CHIAIANO!
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi tornerà a
Napoli giovedì 13 novembre per incontrare il Cardinale
Crescenzio Sepe e per per fare nuovamente il punto sul piano
per l'emergenza rifiuti. A Palazzo Salerno alle 16.40 il
premier insieme al sottosegretario Guido Bertolaso e il
generale dell'esercito Franco Giannini terrà una
conferenza stampa."Spero che accetti di incontrare anche una
delegazione dei cittadini in lotta contro la realizzazione
della discarica di Chiaiano", ha dichiarato il Presidente
dell'Associazione Vento del Sud Raffaele Bruno.

domenica 9 novembre 2008

BRUNO, PRESIDENTE DI VENTO DEL SUD: FAREMO LA BATTAGLIA FINO ALLA FINE E FINO ALLE ESTREME CONSEGUENZE!

Amianto nella cava di Chiaiano a Napoli. Diecimila
tonnellate in tutto. Il generale Giannini accusa gli
abitanti, dimenticando però le gravissime responsabilità
delle istituzioni.
Il generale Giannini in un'intervista ha accusato i
cittadini di Chiaiano di difendere l'amianto e non il
verde, dopo il ritrovamento all'interno della cava di
ingenti quantitativi di Eternit. Si è detto inoltre
sollevato per l'approvazione del decreto rifiuti, che
porterà la Campania alla definitiva risoluzione del
problema.
Giannini, ha detto Raffaele Bruno, Presidente di Vento del
Sud, dov'erano le istituzioni e dove sono tuttora? Sono
mesi che i cittadini della zona denunciano la presenza di
amianto nell'area, ma finora non si è presentato
nessuno. Noi Napoletani siamo stanchi di essere accusati,
oltraggiati ed umiliati perfino quando ci prodighiamo per
difendere la nostra terra da politiche che mirano a
distruggerla e a lucrare sulla pelle della gente. Le aziende
non possono pretendere di fare ciò che vogliono in totale
spregio della vita umana. Non è possibile che le leggi che
valgono da noi non valgano dalle altre parti.
La discarica di Napoli nel quartiere di Chiaiano aprirà il
20 novembre secondo la tabella di marcia del governo.
Bisogna impedirlo, costi quel che costi.
Non si può autorizzare lo smaltimento di rifiuti tossici
nelle cave campane come previsto da decreto legge del 24
Maggio 2008. Nel sottosuolo della selva di Chiaiano scorre
la principale falda acquifera della città partenopea;
nell'area circostante vivono 300mila persone e vi sono gli
ospedali più importanti del Mezzogiorno. Sono cose dette
centinaia di volte, ma come al solito a questo governo piace
mostrare i muscoli con i più deboli consentendo tuttavia
alla camorra di dettare legge e rendere schiave le persone.
No, non si può assolutamente permettere che ciò avvenga,
ne va del futuro di questa città, di questo Paese.

L'emergenza rifiuti non è affatto finita. Basta dare
un'occhiata al sito www.laterradeifuochi.it e ricordare
che nei territori di tutta la regione sono stati scaricati
rifiuti di ogni genere per circa 30 anni. E gli sversamenti
illegali continuano tuttora.

VENTO DEL SUD HA SFILATO IN CORTEO CON I CITTADINI IN LOTTA CONTRO LA DISCARICA DI CHIAIANO

COMUNICATO STAMPA
L'Associazione - Movimento Politico vento del sud ha
partecipato al corteo dell'8 novembre a Marano per chiedere
il sequestro della cava di Chiaiano e il blocco immediato
dei lavori alla Magistratura, dopo che erano stati trovati
ben 10.000 mc di amianto. Circa cinquemila persone, donne e
uomini, ragazzi e ragazze, hanno sfilato per le vie di
Marano, in un corteo che si è man mano ingrossato. "Sono
onorato di essere qui insieme alla mia famiglia e al mio
Movimento politico, ha dichiarato il Presidente Nazionale di
Vento del Sud, e combatterò con tutte queste persone che
hanno il mio stesso problema, quello di difendere la salute
propria e della loro famiglia, fino alla fine".

sabato 8 novembre 2008

RIFIUTI INGOMRANTI ABBANDONATI PER STRADA, PRIMO ARRESTO A NAPOLI. IN MANETTE UN 32 ENNE DI PIANURA

RIFIUTI INGOMRANTI ABBANDONATI PER STRADA, PRIMO ARRESTO A
NAPOLI. IN MANETTE UN 32 ENNE DI PIANURA
Per la prima volta da quando è stato approvato dal governo
il decreto legge che disciplina il contrasto al fenomeno
dell'abbandono di rifiuti ingombranti a Napoli ed in
Campania, una persona è stata arrestata per essersi
liberata di materiale voluminoso, scaricandolo direttamente
in strada. E' accaduto a Napoli, nel quartiere Pianura dove,
in Via Pallucci, i carabinieri del comando provinciale hanno
sorpreso Vitale Varchetta, di 32 anni mentre abbandonava sul
selciato rifiuti ingombranti, urbani, speciali e solidi.
L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, si stava
liberando di mobili da cucina, bombole di gas, materiale
ferroso arruginito e materiale di risulta di lavori edili,
sversandoli in una area non autorizzata per tale scarico.
Varchetta, arrestato in base a quanto previsto dall'art. 6
del decreto legge 172/2008, è ora in attesa di essere
giudicato con rito direttissimo. La notizia è sulla prima
pagina del quotidiano il Mattino.
"Chiunque in modo incontrollato o presso siti non
autorizzati - è il testo dell'art. 6 del decreto legge
pubblicato due giorni fa sulla Gazzetta Ufficiale -
abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo o
immette nelle acque superficiali o sotterranee rifiuti
pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e
non, di volume pari ad almeno 0.5 metri cubi e con almeno
due delle dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza
superiori a cinquanta centimetri, è punito con la
reclusione fino a tre anni e sei mesi; se l'abbandono, lo
sversamento, il deposito o l'immissione nelle acque
superficiali o sotterranee riguarda rifiuti diversi, si
applica la sanzione amministrativa pecuniaria da cento euro
a seicento euro".

venerdì 7 novembre 2008

VENTO DEL SUD HA PARTECIPATO A QUESTO INTERESSANTE CONVEGNO SUL DIRITTO ALLA CASA

LA PAROLA D'ORDINE DEL PRESIDENTE DI VENTO DEL SUD RAFFAELE
BRUNO AL CONVEGNO E' STATA: "CASE PER TUTTI, SFRATTI PER
NESSUNO"!

BASSOLINO, IERVOLINO E MARONE CONDANNATI DALLA CORTE DEI CONTI

Rifiuti, il conto degli sprechi: Bassolino, Marone e
Iervolino paghino 34 milioni.
Indagine dei magistrati contabili sulle inutili assunzioni
per la differenziata. Nel mirino anche quattro
assessori.Raffaele Bruno di Vento del Sud: Era ora. Meglio
tardi che mai.


Per fare la raccolta differenziata a Napoli i mezzi a
disposizione agli inizi del 2000 erano 46. Considerando
turni, ferie e malattie avrebbero potuto lavorarci non più
di 150 persone. Al Consorzio di bacino Napoli 5 - che
avrebbe dovuto curare il servizio - furono assunte 362
dipendenti. Più del doppio. E nessuno di loro ha mai
svuotato nemmeno un cestino contenente carta o cartone
perché nel frattempo il servizio della differenziata è
stato affidato all'Asìa, l'azienda che si occupa della
raccolta dei rifiuti solidi. Non è una novità - racconta
il Corriere nella Sera in un servizio a firma di Fulvio Bufi
- ma per tutto il denaro pubblico speso per assunzioni
inutili o appalti quantomeno ingiustificati ora la Corte dei
Conti è pronta a chiedere il saldo ai politici che hanno
amministrato la città negli ultimi 15 anni. Una cifra che
si aggira - riferisce il Corsera - sui 34 milioni di euro.
A pagare - aggiunge la Corte contabile - dovrebbe essere
Antonio Bassolino in testa, poi Riccardo Marone che gli
subentrò nella carica di sindaco quando l'attuale
governatore si dimise per candidarsi alla Regione, e Rosa
Russo Iervolino primo cittadino in carica. E non soltanto
loro. Scrive Bufi: «Ci sono pure quattro assessori ed ex
assessori nel mirino della magistratura contabile: Massimo
Paolucci, Ferdinando Balzano, Ferdinando Di Mezza e Gennaro
Mola».
Le inchieste sono due e marciano parallele. Per entrambe gli
amministratori coinvolti hanno recentemente ricevuto un
invito a controdedurre cioè a presentarsi entro 60 giorni
dal magistrato e illustrare la propria posizione in merito
agli episodi contestati. Episodi di sprechi, secondo quanto
ha ricostruito il pm Antonio Bucarelli, sostituto
procuratore generale presso la sezione napoletana della
Corte dei Conti, Che ha quantificato gli eventuali
risarcimenti in 4 milioni 225 mila euro per quanto riguarda
l'assegnazione all'ASìa dei servizi di raccolta
differenziata e di 28 milioni per le inutili assunzioni al
Consorzio di bacino Napoli5. Cifre - scrive ancora Bufi sul
Corsera - che non andrebbero ripartite equamente. Bassolino,
ad esempio dovrebbe risarcire insieme con Di Mezza e Molqa
il 60% dei 4 milioni e rotti; Marone, Balzamo e Paolucci il
30% e la Iervolino solo la restante quota dle 10% che
equivarrebbe a 422 mila euro.


Mario Perrotta

mercoledì 5 novembre 2008

IO ACCUSO BERTOLASO DI DISASTRO AMBIENTALE!

C O M U N I C A T O S T A M P A

IO ACCUSO BERTOLASO DI DISASTRO AMBIENTALE! ADESIONE AL
CORTEO DI SABATO PER CHIEDERE LA BONIFICA DI TUTTE LE CAVE
DELL'ASSOCIAZIONE VENTO DEL SUD!
Sull'argomento il Presidente dell'Associazione Vento
del Sud Raffaele Bruno, in lotta da sette mesi contro la
realizzazione della discarica di Chiaiano, ha dichiarato:

"Durante i lavori di scavo per l'allestimento della
discarica a Chiaiano nella Cava del Poligono. sono stati
trovati ben 10.000 (diecimila) tonnellate di amianto.
Trattasi di fibre libere contenute in sacchi di plastica a
marchio ENEL. E' accaduto che pale meccaniche hanno
sfasciato una certa quantità di sacchi e adesso,
nell'aria, circolano le micidiali fibre che producono un
incurabile cancro ai polmoni chiamato mesotelioma.
Responsabile di questo disastro ambientale è il capo della
Protezione Civile Guido Bertolaso, il quale spero, adesso
abbia almeno la compiacenza di dimettersi dopo quello che ha
provocato. Sabato sarò in corteo con la mia famiglia e i
cittadini di Marano, Chiaiano e Mugnano per denunciare
questo disastro che hanno provocato e fare sapere che stiamo
respirando amianto".
Napoli, 6 novembre 2008 L'Addetto Stampa

martedì 4 novembre 2008

SCIOPERO DELLA FAME DI SINDACI E CONSIGLIERI COMUNALI PER SCONGIURARE L'APERTURA DI UNA NUOVA DISCARICA A TERZIGNO, NEL PARCO DEL VESUVIO

SCIOPERO DELLA FAME DI SINDACI E CONSIGLIERI COMUNALI PER
SCONGIURARE L'APERTURA DI UNA NUOVA DISCARICA A TERZIGNO,
NEL PARCO DEL VESUVIO
Uno sciopero della fame per dire no alla realizzazione della
discarica in località Pozzelle nella vicina Terzigno: è
la decisione dassunta dal sindaco di Boscoreale, Gennaro
Langella, a cui ha aderito anche il sindaco di Boscotrecase,
Agnese Borrelli, che, seguiti dai consiglieri comunali e
dagli assessori, andranno avanti nella loro protesta fino a
quando non saranno ricevuti dal sottosegretario Guido
Bertolaso. "La realizzazione della discarica rifiuti a
Terzigno - dice Langella - è una disgrazia per il nostro
territorio e non è possibile che nessuno ci dia ascolto.
Ho inviato due richieste d'incontro al sottosegretario
Bertolaso ma, ad oggi, sono rimaste lettera morta. Voglio
essere ascoltato, voglio dialogare, perchè, è bene che
si sappia, la comunità di Boscoreale pagherà il prezzo
più alto e ne trarrà le peggiori conseguenze dalla
realizzazione della discarica che sorge a poco più di due
chilometri dal nostro confine e in linea d'aria a meno di
duecento metri". L'inziativa è stata decisa nel corso del
consiglio comunale monotematico, tenutosi presso il Comune
di Boscoreale.

lunedì 3 novembre 2008

APPEELO AI NAPOLETANI: NON CONSUMATE CIBI CINESI

"Suggerisco di non consumare in questo periodo cibi
cinesi": è questo l'invito dell'assessore
provinciale all'agricoltura, Francesco Borrelli, rivolto
ai cittadini napoletani durante l'incontro sull'allarme
melamina con i rappresentanti di Adoc, Ascom, Assipan,
FederConsumatori, Allevatori provincia di Napoli, Flai Cgil,
Corpo forestale dello Stato e polizia provinciale…
Non una crociata contro la Cina, ma l'intenzione di
salvaguardare la salute dei cittadini alla luce dei numerosi
sequestri di prodotti cinesi delle ultime settimane. E'
sempre il porto di Napoli il centro di smistamento delle
merci importate dall'estremo Oriente, spesso immessi sul
mercato partenopeo senza gli opportuni controlli. Di
conseguenza, oltre ad una severa politica di controlli di
qualità, i rappresentanti delle associazioni di
commercianti, produttori, agricoltori, riuniti questa
mattina nella sede della provincia, invitavano i consumatori
a comprare prodotti del nostro territorio.

4 NOVEMBRE: GIORNATA DELLE FORZA ARMATE, A NAPOLI SI VISITA LA NAVE SCUOLA VESPUCCI

GIORNATA DELLE FORZE ARMATE: A NAPOLI SI VISITA LA
"VESPUCCI"

Nave Amerigo VespucciIn occasione del novantesimo
anniversario della prima guerra mondiale, che quest'anno
coincide con la "Giornata delle Forze armate", per
domani, giorno dell'Unità nazionale, e per il 9 novembre
sono state promosse in tutto il Paese una serie di
manifestazioni per avvicinare gli uomini e le donne "con
le stellette" a tutta la cittadinanza. Ieri è stato
presentato a Napoli, durante una conferenza stampa, il
programma delle celebrazioni e manifestazioni a cui
prenderanno parte gli uomini dell'Esercito, della Marina
militare, dell'Aeronautica Militare e dei Carabineri.
"Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha voluto
sottolineare, in occasione di questa ricorrenza, il profondo
legame che unisce la Nazione alle sue Forze armate", ha
affermato il generale di brigata Luigi Roberto Epifanio,
comandante militare Esercito Campania. Per quanto riguarda
la città di Napoli il programma prevede per domani, la
deposizione delle corone ai caduti al Mausoleo di Posillipo
e la cerimonia di alza bandiera in piazza del Plebiscito
alle 11.15 che segnalerà l'inizio delle attività che
si concluderanno alle 17 con l'ammainabandiera. Anche la
Marina militare offrirà un apporto all'evento con
l'ormeggio al porto di Napoli, dell'Amerigo Vespucci
aperta alla visita fino a domani. Un viaggio affascinante su
un'imbarcazione da sogno.

domenica 2 novembre 2008

ATTENTATO A CINQUE GIOVANISSIMI A SECONDIGLIANO. bRUNO: NON ABBANDONATE LA PERIFERIA!

GRAVE AGGUATO CONTRO MINORENNI, 5 FERITI
Quattro persone hanno sparato a 5 ragazzini di 12, 13, 14 e
16 anni ferendoli a braccia e gambe. BRUNO: PRESIDENTE DI
VENTO DEL SUD, EPISODIO GRAVE. IL QUESTORE NON ABBANDONI LE
PERIFERIE!
La camorra spara anche ai ragazzini. Un'azione
dimostrativa, un avvertimento: è questa la pista più
probabile dell'agguato di questa notte nel quartiere di
Secondigliano, a Napoli, nel quale cinque minori, di età
compresa tra i 12 ed i 16 anni sono rimasti feriti, in modo
lieve.
A sparare davanti al circolo ricreativo Zanzi, in via Abate
Desiderio, un commando formato da quattro persone giunte a
bordo di moto di grossa cilindrata. Una trentina i colpi
sparati contro il gruppetto di ragazzini che hanno riportato
ferite giudicate guaribili tra i dieci giorni ed il mese.
Due di loro, un dodicenne ed un tredicenne sono ricoverati
nell'ospedale pediatrico Santobono di Napoli. L'agguato si
è verificato poco prima della mezzanotte. Ad allertare la
polizia una segnalazione giunta al 113. Al loro arrivo gli
agenti hanno notato la saracinesca del circolo abbassata ma
sulla quale erano evidenti i segni dei colpi di arma da
fuoco. Nel frattempo era giunta un'ambulanza per soccorrere
due giovani feriti. Poco prima altri tre ragazzi erano stati
trasportati con analoghe ferite all'ospedale San Giovanni
Bosco. Raffaele Bruno, Presidente dell'Associazione Vento
del Sud, definisce grave e preoccupante l'episodio e chiede
al Questore di non abbandonare le periferie.