martedì 27 ottobre 2009
"NOVECENTO NAPOLETANO": OTTIMO RECITAL, TUTTO DA VEDERE!
di Raffaele Bruno
Parte il giro di quasi tutti i teatri d'Italia di un ottimo
recital che consiglio di vedere:" Novecento Napoletano".
Esso ricapitola magistralmente, con rigore filologico in
oltre tre ore di musica, la ricca e stupenda tradizione
della canzone popolare napoletana. Di fronte allo spettatore
si apre una messinscena complessa, con oltre cinquanta
interpreti ed una sontuosa coreografia ricostruita grazie
alle opere di artisti come Scoppetta, Matania e Del Bono. Il
Musical, che ho già visto e apprezzato varie volte e che
consiglio di vederlo a tutti, ha già incantato le platee
di Tokyo, Parigi e Buonos Aires. L'insieme di emozioni,
atmosfere e ricordi diventano repertorio di una
napoletanità autentica e rituale e ci permette di
apprezzare la Festa di Piedigrotta, la forza espressiva
della sceneggiata, le figure mai dimenticate del
Pazzariello, dei Posteggiatori e il dramma dell'emigrazione,
con i famigerati bastimenti che partivano dal porto di
Napoli per l'America, carichi di disperazione e di
nostalgia, di ansia, di riscatto e di antica dignità di un
popolo che non si arrende ancora, reclamando il riscatto del
SUD!
Parte il giro di quasi tutti i teatri d'Italia di un ottimo
recital che consiglio di vedere:" Novecento Napoletano".
Esso ricapitola magistralmente, con rigore filologico in
oltre tre ore di musica, la ricca e stupenda tradizione
della canzone popolare napoletana. Di fronte allo spettatore
si apre una messinscena complessa, con oltre cinquanta
interpreti ed una sontuosa coreografia ricostruita grazie
alle opere di artisti come Scoppetta, Matania e Del Bono. Il
Musical, che ho già visto e apprezzato varie volte e che
consiglio di vederlo a tutti, ha già incantato le platee
di Tokyo, Parigi e Buonos Aires. L'insieme di emozioni,
atmosfere e ricordi diventano repertorio di una
napoletanità autentica e rituale e ci permette di
apprezzare la Festa di Piedigrotta, la forza espressiva
della sceneggiata, le figure mai dimenticate del
Pazzariello, dei Posteggiatori e il dramma dell'emigrazione,
con i famigerati bastimenti che partivano dal porto di
Napoli per l'America, carichi di disperazione e di
nostalgia, di ansia, di riscatto e di antica dignità di un
popolo che non si arrende ancora, reclamando il riscatto del
SUD!
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