lunedì 5 ottobre 2009

IL PRESEPE NAPOLETANO (di Raffaele Bruno)

IL PRESEPE NAPOLETANO
di Raffaele Bruno
L'origine storica del presepe va ricercata nelle narrazioni
della natività di Gesù contenute nel Vangelo di San
Matteo e di San Luca, con riferimento altesto di Isaia (1,3)
e Abacus (3,2) dell'Antico Testamento. Sebbene
etimologicamente sia un presepio anche il dipinto o il
bassorilievo con la Natività, l'adorazione dei pastori e
quella dei Magi, si intende con questo termine la
rappresentazione a tre dimensioni che dell'evento biblico si
fa nelle chiese e nelle case tra il Natale e l'Epifania con
ricostruzioni ambientali e statuette detti pastori che a
Napoli devono essere assolutamente (come vuole la
tradizione) in terracotta.

Nato da un primo presepe che San Francesco a Greccio, mise
insieme nel Natale del 1223, il suo uso si diffuse
lentamente in tuttoil mondo.

Furono l'ordine francescano e successivamente dei domenicani
e i gesuiti che dietero l'impulso prima in Italia, poi in
tutta l'Europa centrale, impulso alla costruzione di
presepi.

Per quanto riguarda il presepe napoletano, è possibile
datarne la nascita attorno al 1478 circa, anche se il
presepe napoletano che tutti conosciamo e che da tutto il
mondo arrivano acquirenti nel periodo natalzio alla mostra
(ormai divenuta permanente) della famosissima Via San
Gregorio Armeno, nel cuore antico di Napoli, è dell'epoca
borbonica.

Il presepe napoletano di oggi, diretto erede di quello
settecentesco, si connota via via comeuna vera e propria
rappresentazione artistica unica nel suo genere a metà
strada tra l'arte figurativa, la scultura, la decorazione
minuta deiparticolari e la costumistica, e alla mancanza
degli attori sopperisce l'opera del modellatore, sempre
più spesso grandi artigiani che praticano la tradizione
della realizzazione del pastore in creta da generazioni e
generazioni.

Un genere artistico difficile da definire, molto complesso
ed articolato, un'enorme ricchezza del genio creativo della
gente onesta e laboriosa del Sud che merita sempre più di
essere fortemente tutelato e sostenuto.

Raffaele Bruno

Nessun commento: