mercoledì 21 ottobre 2009
IL NAPOLETANO NON E' UN SEMPLICE DIALETTO, MA UNA VERA E PROPRIA LINGUA!
Il napoletano non può essere assolutamente considerato un
semplice dialetto, bensì una lingua a tutti gli effetti,
con la sua grammatica, la sua letteratura e con un suo
patrimonio canoro conosciuto ed apprezzato in tutto il
mondo, grazie ad alcuni celebri ambasciatori, tra i quali,
negli ultimi anni, c'è stato anche il compianto Pavarotti.
La parlata di Basile, di Viviani, di Eduardo non è certo
sottocultura, poiché essa è stata definita nei secoli da
Vico "lingua filosofica", da Galiani "il volgare illustre
d'Italia degno degli ingegni più vivaci", da Croce "gran
parte dell'anima nostra", senza parlare della poesia animata
da vivacità e fantasia, passione ed amore, in grado di
essere intesa anche da chi non ne riconosce correttamente le
parole.
semplice dialetto, bensì una lingua a tutti gli effetti,
con la sua grammatica, la sua letteratura e con un suo
patrimonio canoro conosciuto ed apprezzato in tutto il
mondo, grazie ad alcuni celebri ambasciatori, tra i quali,
negli ultimi anni, c'è stato anche il compianto Pavarotti.
La parlata di Basile, di Viviani, di Eduardo non è certo
sottocultura, poiché essa è stata definita nei secoli da
Vico "lingua filosofica", da Galiani "il volgare illustre
d'Italia degno degli ingegni più vivaci", da Croce "gran
parte dell'anima nostra", senza parlare della poesia animata
da vivacità e fantasia, passione ed amore, in grado di
essere intesa anche da chi non ne riconosce correttamente le
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