sabato 31 ottobre 2009

BRUNO: DIMEZZARE GLI STIPENDI A DEPUTATI REGIONALI, EUROPEI E NAZIONALI!

BRUNO: DIMEZZARE GLI STIPENDI A PARLAMENTARI REGIONALI,
EUROPEI E NAZIONALI!
COMUNICATO STAMPA Sull'argomento il Vice segretario
Nazionale Vicario del Movimento Idea sociale con Rauti e
Presidente dell'Associazione Vento del Sud Raffaele Bruno ha
dichiarato: "Con il nostro debito pubblico alle stelle è
giusto che il governo cerchi di limitare al massimo la spesa
pubblica. E l'esempio dovrebbe venire dall'alto, dimezzando
gli scandalosi stipendi all'esercito di deputati regionali,
nazionali ed europei che non hanno riscontro in nessun
altro Paese del mondo. Credo che quel bel gruzzolo di soldi
risparmiati debba essere destinati all'aiuto di migliaia di
famiglie italiane che non arrivano alla terza settimana e
vivono disagi a causa della crisi economica in atto"!

venerdì 30 ottobre 2009

MUSSOLINI GRANDE STATISTA DEL XX SECOLO (5)

di Umberto Franzese

Personaggi illustri, uomini di tutto rispetto, dalla schiena
dritta e di provata fede. Così si esprimevano sul Duce del
Fascismo.

Il mio Duce, il Duce è mio!
(Giuseppe Ungaretti, poeta, su
l'Italia letteraria)

Spunta il sole, canta il gallo, o Mussolini monta a cavallo!
( Curzio Malaparte, scrittore)

E' la volta di Paolo Monelli, giornalista e scrittore, che
alle nuove generazioni suggeriva di considerarsi "ancora
attive e giovanilmente partecipanti alla nuova vita che
l'Italia conduceva sotto Mussolini".

"Da più di sedici anni, da quando è al potere,
Mussolini ripete: spazio all'Italia, date un posto a sole
ed un pane a tutti gli Italiani. L'Italia che ormai è
una cosa sola con Lui, patisce con Lui dell'ansia di non
avere pastoie alla naturale crescenza".

(Guido Piovene, scrittore)

"Benito Mussolini: universalmente nota la potenza della
sua oratoria. Giornalista geniale, di mordente efficacia, si
è rivelato anche scrittore di Diario di Guerra".

(Mario Alicata fascista dal 1940 poi trasmigrato nel P.C.I.

"La fede in Mussolini è la ragione della serenità
dell'eroismo, della tenacia in cui il popolo si rivela al
momento giusto sostanziato e nutrito; è la sorgente che
riconduce nel suo sangue l'orgoglio, la fermezza, la
serietà¸è la garanzia sicura per la storia vivente".
(Fidia Gambetti, fino al 1945 vestiva la camicia nera. Nel
1946 caporedattore dell'Unità di Milano)

"Quando Mussolini vedrà questa nuova terra, questi
principi di vita, Egli, così abituato ai prodigi della
volontà di trasformazione della materia ribelle in materia
nobile, troverà lo spettacolo uno dei più belli della
sua vita".

(Corrado Alvaro, poeta)

"A Benito Mussolini, restauratore delle sorti
d'Italia".
(Dedica di Nicola
Zingarelli, autore del vocabolario della lingua italiana)


"Sentire Mussolini è il più grande conforto per noi,
in Lui si sente lo spirito che ci fa tenaci, si sente la
Patria, si sente la famiglia, si sente l'avvenire".
(Davide Laiolo, da direttore di Sentinella Adriatica a
direttore dell'Unità)

"Mussolini è un genio che impone l'ammirazione e il
rispetto, è il sole d'Italia, il sole d'oggi che
illumina, riscalda, crea e distrugge".


(Ettore Petrolini, attore)

"Noi siamo pronti a marciare, a costo di qualsiasi
sacrificio, contro tutti i Bonturi che tentano di fare
mercimonio della nostra passione e della nostra fede. E
ancora oggi è la stessa voce del Capo che ci guida e ci
addita il mito da attingere".

(Eugenio Scalfari, da collaboratore di Roma fascista a
direttore dell'Espresso)

martedì 27 ottobre 2009

BRUNO: SI FACCIA PRESTO AD INTERVENIRE NEL MEZZOGIORNO!

COMUNICATO STAMPA
BRUNO:SI FACCIA PRESTO AD INTERVENIRE NEL MEZZOGIORNO!
Sull' argomento il vice Segretario Nazionale Vicario del
Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno ha
dichiarato:
"Lo sviluppo delle aree meridionali rappresentano una
priorità assoluta. La stategia di rilancio della
competitività meridionale richiede misure immediate,
idonee ad attivare sin da subito processi di crescita e di
svilluppo. Il governo Berlusconi deve introdurre subito
vantaggi fiscali per le imprese del Sud, ankche per
compensare i maggiori costi indiretti che esse subiscono.
Nelle regioni del Mezzogiorno stanno chiudendo migliaia di
aziende provocando tantissimi disoccupati che si sommano a
dati preesistenti che fanno reggistrare cifre che vanno fino
al 60% di disoccupazione tra i giovani. La questione
meridionale deve essere sentita come questione nazionale,
poichè il mancato decollo di un'area così vasta del
Paese può diventare la prima causa della scarsa
competitività internazionale del nostro Paese nel mondo.
Illudersi di poter risolvere i problemi italiani senza
arrontare di petto e con tempestività la questione
meridionale è pura follia. Il governo Berlusconi faccia
presto ad intervenire nel Sud non solo con proclami, prima
che sia troppo tardi!"
Napoli, 27 Ottobre 2009
L'Addetto Stampa del Mis con Rauti

"NOVECENTO NAPOLETANO": OTTIMO RECITAL, TUTTO DA VEDERE!

di Raffaele Bruno
Parte il giro di quasi tutti i teatri d'Italia di un ottimo
recital che consiglio di vedere:" Novecento Napoletano".
Esso ricapitola magistralmente, con rigore filologico in
oltre tre ore di musica, la ricca e stupenda tradizione
della canzone popolare napoletana. Di fronte allo spettatore
si apre una messinscena complessa, con oltre cinquanta
interpreti ed una sontuosa coreografia ricostruita grazie
alle opere di artisti come Scoppetta, Matania e Del Bono. Il
Musical, che ho già visto e apprezzato varie volte e che
consiglio di vederlo a tutti, ha già incantato le platee
di Tokyo, Parigi e Buonos Aires. L'insieme di emozioni,
atmosfere e ricordi diventano repertorio di una
napoletanità autentica e rituale e ci permette di
apprezzare la Festa di Piedigrotta, la forza espressiva
della sceneggiata, le figure mai dimenticate del
Pazzariello, dei Posteggiatori e il dramma dell'emigrazione,
con i famigerati bastimenti che partivano dal porto di
Napoli per l'America, carichi di disperazione e di
nostalgia, di ansia, di riscatto e di antica dignità di un
popolo che non si arrende ancora, reclamando il riscatto del
SUD!

mercoledì 21 ottobre 2009

BRUNO (MIS CON RAUTI) CHIEDE LE DIMISSIONI DELLA LONARDO, DI BASSOLINO E LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE CAMPANO!

COMUNICATO STAMPA
BRUNO (MIS CON RAUTI) CHIEDE LE DIMISSIONI DELLA LONARDO, DI
BASSOLINO E LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE CAMPANO!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le Politiche del
Mezzogiorno del Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele
Bruno ha dichiarato:
"Dopo lo scandalo delle raccomandazioni all'ARPAC in
Campania, nel quale sono coinvolti il presidente del
Consiglio Regionale Sandra Lonardo Mastella, il governatore
Antonio Bassolino, ed altri esponenti politici locali, con
oltre seicento indagati dalla Magistratura, ritengo che si
debba immediatamente sciogliere il Consiglio Regionale ed
andare immediatamente a nuove elezioni. Napoli e la Campania
sono già stati offesi abbastanza da una classe politica
che gli ha regalato dieci anni di malgoverno e di scandali.
Ora basta!"
Napoli, 21 ottobre 2009
L'Addetto Stampa del MIS con Rauti<Photo 1>

IL NAPOLETANO NON E' UN SEMPLICE DIALETTO, MA UNA VERA E PROPRIA LINGUA!

Il napoletano non può essere assolutamente considerato un
semplice dialetto, bensì una lingua a tutti gli effetti,
con la sua grammatica, la sua letteratura e con un suo
patrimonio canoro conosciuto ed apprezzato in tutto il
mondo, grazie ad alcuni celebri ambasciatori, tra i quali,
negli ultimi anni, c'è stato anche il compianto Pavarotti.
La parlata di Basile, di Viviani, di Eduardo non è certo
sottocultura, poiché essa è stata definita nei secoli da
Vico "lingua filosofica", da Galiani "il volgare illustre
d'Italia degno degli ingegni più vivaci", da Croce "gran
parte dell'anima nostra", senza parlare della poesia animata
da vivacità e fantasia, passione ed amore, in grado di
essere intesa anche da chi non ne riconosce correttamente le
parole.

domenica 18 ottobre 2009

BRUNO: ATTENZIONE LA POVERTA' AUMENTA. IL MOMENTO E' FAVOREVOLE AGLI USURAI!

COMUNICATO STAMPA
BRUNO: ATTENZIONE LA POVERTA' AUMENTA. IL MOMENTO E'
FAVOREVOLE AGLI USURAI!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le Politiche del
Mezzogiorno del Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele
Bruno ha dichiarato:
"L'acqua alla gola è una diabolica minaccia per mettere le
mani nel sacco dell'usura. Gli ultimi dati dicono che in un
anno, solo in Italia, oltre un milione sono state le vittime
dello strozzinaggio. Le famiglie povere che rischiano di
finire negli artigli dell'esosità sono circa due milioni e
mezzo, soprattutto nel Sud d'Italia, dove aumentano anche le
famiglie povere che non ce la fanno a provvedere
all'alimentazione. Tra aumenti sconsiderati delle atasse,
crisi economica e perdita di posti di lavoro, la situazione
si fa drammatica. Il governo intervenga subito ad aiutare le
famiglie in difficoltà, diversamente andremo sempre di
più verso una grave disperazione sociale, dove si potranno
intravedere scenari drammatici e turbolenti".
Napoli, ottobre 2009 L'Addetto Stampa Mis con Rauti

venerdì 16 ottobre 2009

GRANDE SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE ANTI-TARSU SOTTO PALAZZO SAN GIACOMO A NAPOLI DI VENTO DEL SUD!

L'aumento della Tarsu, la tassa sulla raccolta e lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani, colpisce tutti i
cittadini napoletani, perché i soldi da versare al Comune
aumentano addirittura del 60 per cento a fronte di un
servizio che non funziona: ha dichiarato Raffaele Bruno al
sit in di protesta svoltosi sotto Palazzo San Giacomo a
Napoli.

FOTO MANIFESTAZIONE ANTI - TARSU SOTTO IL COMUNE DI NAPOLI DEL MIS E VENTO DEL SUD!

FOTO MANIFESTAZIONE ANTI-TARSU A NAPOLI DEL MIS CON RAUTI!

lunedì 12 ottobre 2009

MANIFESTAZIONE ANTI - TARSU E CONFERENZA STAMPA SOTTO IL COMUNE DI NAPOLI!

COMUNICATO STAMPA
MANIFESTAZIONE DI PROTESTA E CONFERENZA STAMPA CONTRO
L'AUMENTO DELLA TARSU DEL 60% A NAPOLI!
Giovedi 15 ottobre, alle ore 11,00, sotto Palazzo San
Giacomo in piazza Muniipio a Napoli, sede del Comune, avrà
luogo una conferenza stampa e una manifestazione di
protesta, con volantinaggio, esposizione di tabelloni,
striscioni e megafonaggio, contro l'aumento del 60% della
TARSU (tassa sui rifiuti) deciso dalla Giunta del Comune di
Napoli di cui è sindaco Rosa Russo Iervolino. Partecipano
il MIS con Rauti, l'Associazione Vento del Sud, il Comitato
Popolare Anti - Tarsu.
Sull'argomento Raffaele Bruno ha dichiarato:
"Invito tutti i cittadini che hanno ricevuto bollette di
pagamento della TARSU esorbitanti a protestare duramente
sotto Palazzo San Giacomo insieme a noi giovedi 15 ottobre.
Invece di risarcire i cittadini napoletani per i quindici
anni di "monnezzopoli" subiti, con i cumuli di immondizia
che arrivavano ai primi piani dei palazzi, il sindaco di
Napoli e la sua Giunta Comunale hanno aumentato la tassa sui
rifiuti (la famigerata TARSU) del 60%, in un momento di
grave crisi economica, gettando nella disperazione migliaia
di famiglie esasperate. Chiediamo che sia subito ritirato
subito questo provvedimento vessatorio e ingiusto,
diversamente assedieremo Palazzo San Giacomo con proteste
anche dure!"
Napoli, ottobre 2009 L'Addetto Stampa

MANIFESTO DEL PRESIDIO ANTI-TARSU DEL MIS CON RAUTI A NAPOLI!

sabato 10 ottobre 2009

MANIFESTAZIONE E CONFERENZA STAMPA ANTI TARSU SOTTO PALAZZO SAN GIACOMO

COMUNICATO STAMPA
MANIFESTAZIONE DI PROTESTA E CONFERENZA STAMPA CONTRO
L'AUMENTO DELLA TARSU DEL 60% A NAPOLI!
Giovedi 15 ottobre, alle ore 11,00, sotto Palazzo San
Giacomo in piazza Muniipio a Napoli, sede del Comune, avrà
luogo una conferenza stampa e una manifestazione di
protesta, con volantinaggio, esposizione di tabelloni,
striscioni e megafonaggio, contro l'aumento del 60% della
TARSU (tassa sui rifiuti) deciso dalla Giunta del Comune di
Napoli di cui è sindaco Rosa Russo Iervolino.
Sull'argomento Raffaele Bruno ha dichiarato:
"Invito tutti i cittadini che hanno ricevuto bollette di
pagamento della TARSU esorbitanti a protestare duramente
sotto Palazzo San Giacomo insieme a noi giovedi 15 ottobre.
Invece di risarcire i cittadini napoletani per i quindici
anni di "monnezzopoli" subiti, con i cumuli di immondizia
che arrivavano ai primi piani dei palazzi, il sindaco di
Napoli e la sua Giunta Comunale hanno aumentato la tassa sui
rifiuti (la famigerata TARSU) del 60%, in un momento di
grave crisi economica, gettando nella disperazione migliaia
di famiglie esasperate. Chiediamo che sia subito ritirato
subito questo provvedimento vessatorio e ingiusto,
diversamente assedieremo Palazzo San Giacomo con proteste
anche dure!"
Napoli, ottobre 2009 L'Addetto Stampa

venerdì 9 ottobre 2009

PELLEROSSA E MERIDIONALI: DUE POPOLI A CONFRONTO!

PELLEROSSA E MERIDIONALI: DUE POPOLI A CONFRONTO!
di Raffaele Bruno (Presidente Associazione Vento del Sud)
Un destino comune, anche se in due momenti e con dinamiche
diverse , accomuna i pellerossa d' America e i Meridionali
d' Italia.
Per i primi il calvario inizio nel 1492, anno in cui
Cristoforo Colombo scoprì il Nuovo Mondo,e continuò ad
opera degli spagnoli,francesi, inglesi,europei in genere.
Tanti conquistatori alla ricerca di nuove ricchezze e
gloria, che calpestarono i diritti umani degli indigeni,
portando morte e distruzione; accaparrandosi vasti
territori;umiliando un popolo dignitoso;distruggendo usi e
costumi. Film, documentari, libri hanno messo in risalto le
gesta dei navigatori, paragonandoli a portabandiere di
civiltà.
Ma non tutti conoscono la tragedia degli Indiani
d'America,trucidati,vilipesi,mortificati dall'uomo bianco
che veniva dal mare. L'uomo che era stato
festeggiato,accolto come un amico e che,invece, si era
trasformato in un essere senza scrupoli e senza fede.
IL satana di un inferno senza precedenti.
Quante ingiustizie si compirono in nome della civiltà!
Quanti soprusi vengono ancora oggi perpetrati a danno di
popoli fiduciosi e semplici che possono insegnare civiltà
e dignità. Come sempre succede, però,qualcosa sta'
muovendosi. Da secoli, le colpe dei conquistatori e
l'eccidio di tantissimi Pellerossa sono a confronto.
I "Mea Culpa" postumi non mancheranno. Troppo tardi per i
trapassati, ma necessari per lo sparuto gruppo di Indiani d'
America che finalmente saranno riabilitati.
Anche per NOI MERIDIONALI il destino non è stato
magnanimo. Il lasso di tempo che va dal 1850 al 1900 ci ha
reso succubi di comandanti di altre regioni. I libri di
storia gratificano Garibaldi, lo descrivono come un grande
eroe (?) parlano del plebiscito per l'Italia unita come il
più grande atto democratico (?);concludono inneggiando a
Mazzini , Cavour ,Vittorio Emanuele (?). Per NOI MERIDIONALI
, solo tanta commiserazione. Eravamo quelli che partivano
accalcati nelle stive dei "bastimienti" per andare a cercare
lavoro. Troppo poveri per restare.
Troppo deboli per ribellarci. Portavamo nel mondo le nostre
miserie, ma regalavamo la nostra indiscussa civiltà. Non
abbiamo mai avuto una vita facile. Gli antenati si illusero
sognando un'Italia unita "PAR CONDICIO".In seguito, però
scesero in piazza, a dispetto dell'unita', combatterono per
difendere il REGNO DELLE DUE SICILIE. Furono chiamati
BRIGANTI , trucidati, torturati, incarcerati, umiliati. Si
contarono 266 mila morti e 498 mila condannati . Uomini,
Donne, Bambini e Anziani subirono la stessa sorte. Processi
manovrati o assenti, esecuzioni sommarie, confische dei
beni. Ma NOI MERIDIONALI eravamo gli unici cattivi della
penisola ? NO !!!!.NOI eravamo Cittadini di uno stato ricco.
Il Piemonte INDEBITATO con Francia e Inghilterra, doveva
rimpinguare le finanze. Prima, denigrare il popolo
Meridionale e poi asservirlo invadendone il territorio: il
REGNO DELLE DUE SICILIE. Lo Stato più civile e pacifico d'
EUROPA. Il Vecchio Mondo non reagì, non venne in nostro
aiuto. Soltanto alcuni fedeli mercenari Svizzeri rimasero a
combattere fino all' ultimo sugli spalti di Gaeta, fino alla
capitolazione.
I vincitori furono spietati . Imposero tasse altissime ,
rastrellarono gli uomini per il servizio militare (cosa da
noi già facoltativa); si comportarono vigliaccamente verso
la popolazione e verso il regolare ma disciolto esercito
borbonico , che INSORSERO. Le leggi repressive furono simili
a quelle emanate per i pellerossa.
Questo mio scritto non vuole sobillare o dividere l' ITALIA.
Vuole solo far sapere a chi continua a chiamare i
MERIDIONALI : TERRONI che l' Italia Unita è UNA anche per
merito LORO. Il sangue di varie generazioni è stato
versato per permettere a quelle future di vivere in un' era
di PACE, di LIBERTA', di DIGNITA'. L' Emigrazione ha
costituito , e , purtroppo costituisce un risorsa e una
piaga per le genti del SUD. Il lavoro manca , le fabbriche
-illusione post sismica è frutto dell' ennesima invasione
nordista-chiudono, le scuole si affollano di giovani senza
futuro. Un insieme di cose che fanno di NOI MERIDIONALI gli
italiani di seconda categoria. La differenza con i
PELLEROSSA è una sola : Essi furono relegati in una
riserva , NOI condannati all' Emigrazione che è ripresa in
grande stile con la fuga di cervelli dal Sud.
Un destino che ci accompagna da sempre. Cresce la
delinquenza, perché crescono le necessità. Nascono meno
bambini perché le coppie temono il futuro. Le strade d'
Italia sono percorse da esponenti della manovalanza della
malavita. Gli infortuni sul lavoro non si contano, chi
dovrebbe controllare è assente ed i bordi delle strade
sono un pattumiera ( NON SOLO). Licenze e permessi facili
permettono ai criminali di continuare a rubare ed uccidere .
L' Italia va' a rotoli . Al Piemonte fece gola il REGNO
DELLE DUE SICILIE e lo conquistò, ma a chi potrebbe far
gola oggi il nostro Paese ??. Le Bande di BRIGANTI che
combatterono per la loro terra avevano un pizzico di
DIGNITA', di IDEALI , combattevano un nemico aiutate anche
dal POPOLO. Oggi si combatte contro i mulini a vento. Lo
stesso vento che fa sventolare troppe bandiere. Qualcuna
vola via ; altre ancora volano lontane e si istallano su
nazioni straniere . Per instaurare giustizia, per
ripristinare legalità…..
Nel 1860 i piemontesi si adoperarono a fare l'Italia Unita.
DI BUONO CI FECERO CONOSCERE SOLTANTO I BISCOTTI savoiardi .
LE NOSTRE DONNE LI ADOPERANO PER PREPARARE IL " TIRAMI-SU'".
Ma gli EMIGRANTI ricordano gli antichi sapori, sognando di
ritornare in Patria. Mentre Noi aspettiamo sempre quel Vento
della rivoluzione che torni a soffiare verso Sud.
Raffaele Bruno
(Presidente Associazione Vento del Sud)

PELLEROSSA E MERIDIONALI: DUE POPOLI A CONFRONTO!

PELLEROSSA E MERIDIONALI: DUE POPOLI A CONFRONTO!
di Raffaele Bruno (Presidente Associazione Vento del Sud)
Un destino comune, anche se in due momenti e con dinamiche
diverse , accomuna i pellerossa d' America e i Meridionali
d' Italia.
Per i primi il calvario inizio nel 1492, anno in cui
Cristoforo Colombo scoprì il Nuovo Mondo,e continuò ad
opera degli spagnoli,francesi, inglesi,europei in genere.
Tanti conquistatori alla ricerca di nuove ricchezze e
gloria, che calpestarono i diritti umani degli indigeni,
portando morte e distruzione; accaparrandosi vasti
territori;umiliando un popolo dignitoso;distruggendo usi e
costumi. Film, documentari, libri hanno messo in risalto le
gesta dei navigatori, paragonandoli a portabandiere di
civiltà.
Ma non tutti conoscono la tragedia degli Indiani
d'America,trucidati,vilipesi,mortificati dall'uomo bianco
che veniva dal mare. L'uomo che era stato
festeggiato,accolto come un amico e che,invece, si era
trasformato in un essere senza scrupoli e senza fede.
IL satana di un inferno senza precedenti.
Quante ingiustizie si compirono in nome della civiltà!
Quanti soprusi vengono ancora oggi perpetrati a danno di
popoli fiduciosi e semplici che possono insegnare civiltà
e dignità. Come sempre succede, però,qualcosa sta'
muovendosi. Da secoli, le colpe dei conquistatori e
l'eccidio di tantissimi Pellerossa sono a confronto.
I "Mea Culpa" postumi non mancheranno. Troppo tardi per i
trapassati, ma necessari per lo sparuto gruppo di Indiani d'
America che finalmente saranno riabilitati.
Anche per NOI MERIDIONALI il destino non è stato
magnanimo. Il lasso di tempo che va dal 1850 al 1900 ci ha
reso succubi di comandanti di altre regioni. I libri di
storia gratificano Garibaldi, lo descrivono come un grande
eroe (?) parlano del plebiscito per l'Italia unita come il
più grande atto democratico (?);concludono inneggiando a
Mazzini , Cavour ,Vittorio Emanuele (?). Per NOI MERIDIONALI
, solo tanta commiserazione. Eravamo quelli che partivano
accalcati nelle stive dei "bastimienti" per andare a cercare
lavoro. Troppo poveri per restare.
Troppo deboli per ribellarci. Portavamo nel mondo le nostre
miserie, ma regalavamo la nostra indiscussa civiltà. Non
abbiamo mai avuto una vita facile. Gli antenati si illusero
sognando un'Italia unita "PAR CONDICIO".In seguito, però
scesero in piazza, a dispetto dell'unita', combatterono per
difendere il REGNO DELLE DUE SICILIE. Furono chiamati
BRIGANTI , trucidati, torturati, incarcerati, umiliati. Si
contarono 266 mila morti e 498 mila condannati . Uomini,
Donne, Bambini e Anziani subirono la stessa sorte. Processi
manovrati o assenti, esecuzioni sommarie, confische dei
beni. Ma NOI MERIDIONALI eravamo gli unici cattivi della
penisola ? NO !!!!.NOI eravamo Cittadini di uno stato ricco.
Il Piemonte INDEBITATO con Francia e Inghilterra, doveva
rimpinguare le finanze. Prima, denigrare il popolo
Meridionale e poi asservirlo invadendone il territorio: il
REGNO DELLE DUE SICILIE. Lo Stato più civile e pacifico d'
EUROPA. Il Vecchio Mondo non reagì, non venne in nostro
aiuto. Soltanto alcuni fedeli mercenari Svizzeri rimasero a
combattere fino all' ultimo sugli spalti di Gaeta, fino alla
capitolazione.
I vincitori furono spietati . Imposero tasse altissime ,
rastrellarono gli uomini per il servizio militare (cosa da
noi già facoltativa); si comportarono vigliaccamente verso
la popolazione e verso il regolare ma disciolto esercito
borbonico , che INSORSERO. Le leggi repressive furono simili
a quelle emanate per i pellerossa.
Questo mio scritto non vuole sobillare o dividere l' ITALIA.
Vuole solo far sapere a chi continua a chiamare i
MERIDIONALI : TERRONI che l' Italia Unita è UNA anche per
merito LORO. Il sangue di varie generazioni è stato
versato per permettere a quelle future di vivere in un' era
di PACE, di LIBERTA', di DIGNITA'. L' Emigrazione ha
costituito , e , purtroppo costituisce un risorsa e una
piaga per le genti del SUD. Il lavoro manca , le fabbriche
-illusione post sismica è frutto dell' ennesima invasione
nordista-chiudono, le scuole si affollano di giovani senza
futuro. Un insieme di cose che fanno di NOI MERIDIONALI gli
italiani di seconda categoria. La differenza con i
PELLEROSSA è una sola : Essi furono relegati in una
riserva , NOI condannati all' Emigrazione che è ripresa in
grande stile con la fuga di cervelli dal Sud.
Un destino che ci accompagna da sempre. Cresce la
delinquenza, perché crescono le necessità. Nascono meno
bambini perché le coppie temono il futuro. Le strade d'
Italia sono percorse da esponenti della manovalanza della
malavita. Gli infortuni sul lavoro non si contano, chi
dovrebbe controllare è assente ed i bordi delle strade
sono un pattumiera ( NON SOLO). Licenze e permessi facili
permettono ai criminali di continuare a rubare ed uccidere .
L' Italia va' a rotoli . Al Piemonte fece gola il REGNO
DELLE DUE SICILIE e lo conquistò, ma a chi potrebbe far
gola oggi il nostro Paese ??. Le Bande di BRIGANTI che
combatterono per la loro terra avevano un pizzico di
DIGNITA', di IDEALI , combattevano un nemico aiutate anche
dal POPOLO. Oggi si combatte contro i mulini a vento. Lo
stesso vento che fa sventolare troppe bandiere. Qualcuna
vola via ; altre ancora volano lontane e si istallano su
nazioni straniere . Per instaurare giustizia, per
ripristinare legalità…..
Nel 1860 i piemontesi si adoperarono a fare l'Italia Unita.
DI BUONO CI FECERO CONOSCERE SOLTANTO I BISCOTTI savoiardi .
LE NOSTRE DONNE LI ADOPERANO PER PREPARARE IL " TIRAMI-SU'".
Ma gli EMIGRANTI ricordano gli antichi sapori, sognando di
ritornare in Patria. Mentre Noi aspettiamo sempre quel Vento
della rivoluzione che torni a soffiare verso Sud.
Raffaele Bruno
(Presidente Associazione Vento del Sud)

mercoledì 7 ottobre 2009

BRUNO INVITA LE DONNE NAPOLETANE AD ASSEDIARE PALAZZO SAN GIACOMO CON LE PENTOLE VUOTE CONTRO LA TARSU!

COMUNICATO STAMPA
E' UNA VERA PORCATA L'AUMENTO DELLA TARSU DEL 60% PER I
NAPOLETANI!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le Politiche del
Mezzogiorno del Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele
Bruno, unitamente al Segretario Provinciale della
Federazione di Napoli Vittorio Lamberti e ai dirigenti
Giuseppe Alviti, Tecla Tricario, Gennaro Raiola e Antonio
Siricio, ha dichiarato:
"Invece di essere risrciti per i danni subiti da quindici
anni di "monnezzopoli" subiti, quando i napoletani abbiamo
dovuto convivere con cumuli di immondizia che arrivavano
fino ai primi piani delle abitazioni, l'amministrazione
comunale di centro sinistra, guidta dal sindaco Rosa Russo
Iervolino, ha deliberato un aumento della tassa sui rifiuti
(la famigerata TARSU) del 60%, gettando nella disperazione
migliaia di famiglie napoletane che si stanno vedendo
arrivare a casa bollette da pagare di diverse centinaia di
euro.Vorrei sapere dal sindaco Iervolino e dalla sua Giunta
Municipale come fa un pesionato sociale o una famiglia
monoreddito a pagaretutti questi soldi. Invito, pertanto, le
donne napoletane ad assediare tutti i giorni Palazzo San
Giacomo, in Piazza Municipio, con pentole vuote e cucchiaie
con le quali batteci sopra, per significare che non ce la
fanno più a sopravvivere e la fame che hanno i loro
figli".
Napoli, 7 ottobre 2009 L'Addetto Stampa del
MIS con Rauti

lunedì 5 ottobre 2009

IL PRESEPE NAPOLETANO (di Raffaele Bruno)

IL PRESEPE NAPOLETANO
di Raffaele Bruno
L'origine storica del presepe va ricercata nelle narrazioni
della natività di Gesù contenute nel Vangelo di San
Matteo e di San Luca, con riferimento altesto di Isaia (1,3)
e Abacus (3,2) dell'Antico Testamento. Sebbene
etimologicamente sia un presepio anche il dipinto o il
bassorilievo con la Natività, l'adorazione dei pastori e
quella dei Magi, si intende con questo termine la
rappresentazione a tre dimensioni che dell'evento biblico si
fa nelle chiese e nelle case tra il Natale e l'Epifania con
ricostruzioni ambientali e statuette detti pastori che a
Napoli devono essere assolutamente (come vuole la
tradizione) in terracotta.

Nato da un primo presepe che San Francesco a Greccio, mise
insieme nel Natale del 1223, il suo uso si diffuse
lentamente in tuttoil mondo.

Furono l'ordine francescano e successivamente dei domenicani
e i gesuiti che dietero l'impulso prima in Italia, poi in
tutta l'Europa centrale, impulso alla costruzione di
presepi.

Per quanto riguarda il presepe napoletano, è possibile
datarne la nascita attorno al 1478 circa, anche se il
presepe napoletano che tutti conosciamo e che da tutto il
mondo arrivano acquirenti nel periodo natalzio alla mostra
(ormai divenuta permanente) della famosissima Via San
Gregorio Armeno, nel cuore antico di Napoli, è dell'epoca
borbonica.

Il presepe napoletano di oggi, diretto erede di quello
settecentesco, si connota via via comeuna vera e propria
rappresentazione artistica unica nel suo genere a metà
strada tra l'arte figurativa, la scultura, la decorazione
minuta deiparticolari e la costumistica, e alla mancanza
degli attori sopperisce l'opera del modellatore, sempre
più spesso grandi artigiani che praticano la tradizione
della realizzazione del pastore in creta da generazioni e
generazioni.

Un genere artistico difficile da definire, molto complesso
ed articolato, un'enorme ricchezza del genio creativo della
gente onesta e laboriosa del Sud che merita sempre più di
essere fortemente tutelato e sostenuto.

Raffaele Bruno

venerdì 2 ottobre 2009

PROGRAMMA DEL MOVIMENTO IDEA SOCIALE

S E G R E T E R I A N A Z I O N
A L E

Programma del Movimento Idea Sociale
PER UNA POLITICA A FAVORE DELLA FAMIGLIA E DELLA DEMOGRAFIA
Sono indispensabili ed improcrastinabili politiche sociali
di sostegno alla Famiglia, vero pilastro della società,
centro nevralgico del consolidamento e del potenziamento
della nostra Comunità. Deve essere sostenuta la Famiglia
naturale, contro qualsiasi forma di alternative ("coppie
di fatto omosessuali", formate o da due uomini o da due
donne) con la conseguente pretesa di uguaglianza sociale e
legale di queste, in particolare, in alcune questioni quali
ad esempio la possibilità di adozione. Contro il
preoccupante calo di nascite devono essere assunti
provvedimenti di incentivo e di sostegno delle Famiglie
naturali e tradizionali.

PER LA SALVAGUARDIA DELLA IDENTITA' NAZIONALE
L'identità Italiana deve essere difesa in tutte le sue
forme, nei suoi aspetti tradizionali e popolari, nelle sue
specificità territoriali e nella memoria storica. Il
Movimento Idea Sociale è il Movimento degli Italiani e,
come tale, ha il compito di difenderne il primato e
salvaguardarne gli interessi, sul piano politico, militare,
economico e sociale, promuovendo il futuro e la crescita
della Nazione.

TUTELA DELLE FASCE PIU' DEBOLI DELLA NOSTRA SOCIETA'
Devono essere tutelate le fasce sociali più deboli della
nostra Società, in particolare i bambini e gli anziani:
questi ultimi, una volta ritenuti emblema di saggezza e
riferimento per l'intera società, mentre oggi, in pieno
clima di "furore consumista", sono relegati ai margini
della vita sociale. Anche i bambini, che sono oggi vittime
di ogni abuso e violenza devono essere tutela ti dallo
Stato.

PER IL DIRITTO ALLA CASA
Nel contesto della tutela della Famiglia, si inserisce anche
il problema della casa che deve essere un diritto minimale
di proprietà di ciascun nucleo familiare; come tale devono
essere attuate politiche che assicurino, soprattutto per le
giovani coppie, l'acquisizione di un'abitazione. Il
Movimento Idea Sociale chiede il blocco degli sfratti, il
ritorno all'equo canone, la preferenza dei cittadini
italiani nelle assegnazioni di alloggi popolari e
l'introduzione di un canone di fitto popolare che non
superi un quinto dello stipendio del capo famiglia,
l'abolizione dell'Ici sulla prima casa, un mutuo sociale
per l'acquisto di una casa per tutti.

PER IL DIRITTO AL LAVORO
Lo Stato, quello che noi perseguiamo, deve tutelare con i
fatti concreti ed incoraggiare il lavoro e l'impresa –
anche quella privata – perché contribuiscono alla
produzione nazionale e quindi alla potenza della Nazione. La
disoccupazione è emblema del fallimento delle politiche
socioeconomiche adottate dai governi negli ultimi anni;
unitamente al libero – scambiamo (che ha generalizzato
progressivamente a tutti i settori dell'economia la
concorrenza selvaggia e senza freni) è all'origine della
scomparsa di interi settori produttivi della nostra
agricoltura, della nostra industria e delle nostre
attività di servizi e del terziario in genere. Il "fuggi
– fuggi" delle imprese spingono sempre più a
delocalizzare le attività, dunque a distruggere le
opportunità di lavoro in Patria (territorio d'origine
degli investimenti, in molti casi realizzati con il
contributo pubblico), per realizzare altre unità locali
dell'impresa all'estero, a danno dell'economia e del
lavoro nazionali. Devono, quindi, finire i tempi in cui i
"grandi gruppi", sostenuti dallo Stato con i soldi dei
cittadini, privatizzano gli utili e socializzano le perdite
in termini di cassa integrazione, licenziamenti e
disperazione sociale. L'imperativo è di fare del Lavoro
il soggetto dell'economia e la base infrangibile dello
Stato, trasformandolo da "strumento del capitale" a
"soggetto strumentalizzante" il capitale stesso,
perché tra capitale e lavoro non deve esserci scontro e
conflittualità, bensì, essi devono incontrarsi in una
suprema sintesi votata alla crescita e al potenziamento
della Nazione. Il Movimento Idea Sociale propone la
realizzazione di un Salario Minimo di Inserimento Sociale ai
giovani che abbiano compiuto il 18° anno di età e che
scelgano di non andare all'Università.

PER UNA POLITICA DI CONTRASTO ALL'IMMIGRAZIONE SELVAGGIA
La difesa dell'identità nazionale non può prescindere
dalla lotta all'immigrazione incontrollata, fattore
disgregativo dell'identità, spesso veicolo d'alimento
e diffusione della criminalità. Il Movimento Idea Sociale
si batte per il blocco dell'immigrazione, poiché
l'Italia non ha bisogno di altri lavoratori da sfruttare.
Vogliamo, quindi, l'espulsione immediata dei clandestini e
dei regolarizzati che si macchino di qualsiasi tipo di
reato. Il MIS auspica anche lo smantellamento dei ghetti
etnici, sorti in molte città grazie agli speculatori
dell'affitto irregolare, assicurare la priorità
nell'occupazione, all'istruzione, alle prestazioni
sanitarie, alle case popolari e ad ogni beneficio sociale
agli italiani.

LOTTA ALLA CRIMINALITA', ALLA DROGA E AFFERMAZIONE
DELL'ORDINE SOCIALE
Per la difesa del cittadino dalla criminalità e per il
mantenimento dell'ordine sociale, invochiamo il
rafforzamento, quantitativo e qualitativo , delle Forze
dell'ordine. La "criminalità diffusa" e,
soprattutto, particolari ed efferati tipologie di reati,
richiedono una maggiore rigidità per la tutela dei
cittadini, lasciati in balia della malavita, sono costretti
a difendersi da soli. Occorre combattere anche il fenomeno
mafioso, prosciugandone i mezzi finanziari, controllando
anche i patrimoni. Occorre anche la certezza della pena per
i condannati. Il MIS chiede il raddoppio delle pene per quei
reati che destano allarme sociale nella popolazione. Tra i
mille problemi che investono la nostra società, la piaga
della droga è uno dei più preoccupanti; primariamente
perché investe il mondo giovanile. Occorre intervenire
radicalmente per fermare il dilagare sempre maggiore del
fenomeno, con particolare riferimento nelle scuole, nelle
università e in ogni centro di aggregazione giovanile.

ISTRUZIONE, CULTURA E FORMAZIONE
L'educazione dei figli, conforme ai principi dell'etica
e del sentimento nazionale, è il supremo obbligo dei
genitori, della Famiglia, dello Stato e delle principali
istituzioni. La Scuola pubblica ha principalmente la
responsabilità della istruzione e formazione culturale del
Popolo, ispirandosi ai valori eterni della nostra
Tradizione. Nell'ambito dell'educazione scolastica vanno
anche strutturate, per i più giovani, luoghi di incontro e
di formazione fisico – attitudinale, complementari alle
scuole, o comunque ripristinando nel quadro
dell'istruzione scolastica anche la cura e lo sviluppo
delle qualità fisiche dell'individuo.

POLITICHE SANITARIE E DIRITTO ALLA SALUTE
Dobbiamo constatare con rabbia che il raggiungimento del
massimo profitto rimane l'obiettivo delle grandi
multinazionali anche in tema di salute pubblica. Il
Movimento Idea sociale si batte affinché sia sempre di
più riconosciuto il diritto alla salute e la garanzia per
la tutela delle fasce più deboli, in particolar modo per i
bambini e gli anziani. Vanno aboliti tutti i ticket sui
medicinali per le fasce più deboli e va organizzata la
medicina scolastica preventiva, e più in generale è
divenuto importante istituire centri di prevenzione delle
malattie infettive per stranieri, tanto più alla luce
della forte immigrazione e della maggiore mobilità
internazionale della popolazione.

POLITICHE PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
Nella nostra concezione etica della vita e dello Stato, il
rapporto organico tra uomo e natura costituisce non solo il
paradigmatico rispetto tra "parti del tutto", ma
l'affermazione di un rapporto impostato sulla via segnata
della Tradizione. Per questo la salvaguarda dell'ambiente
deve essere considerata un tutto uno con lo sviluppo
culturale della Nazione. Alla luce di ciò esigiamo una
difesa della natura che non può essere considerata
unilateralmente con criteri economici, poiché la
conservazione degli ambienti vitali è più importante dei
profitti delle imprese. Respingiamo perciò ogni tipo di
Organismi Geneticamente Modificati ed ogni tipo di
sperimentazione genetiche. L'Italia è, inoltre,
caratterizzata da un territorio di elevata fragilità
ambientale; per le sue pecularietà geologiche,
idrogeologiche, sismologiche e vulcanologiche, è un Paese
ad alto rischio. Crediamo perciò che una politica di
responsabilità debba, pur nella massima considerazione
dell'ambiente e della protezione della salute pubblica,
interrogarsi e pianificare senza isterismi il proprio futuro
energetico.
QUESTIONE MERIDIONALE
In Italia si è sempre discusso di una "questione
meridionale" e non dello sviluppo e della migliore
integrazione delle risorse del Mezzogiorno. Si pensi al
turismo, all'agricoltura, all'artigianato. Si parla
spesso a proposito di assistenzialismo concesso al Meridione
e si tace invece sulla mancata offerta di "pari
opportunità" (basti pensare agli squilibri del sistema
del credito bancario, alla minore capacità di assicurare
l'ordine sociale da parte dello Stato, alla minore
dotazione di infrastrutture, alla minore efficienza dei
servizi fondamentali). Il Movimento Idea Sociale si batte
per la dignità del Popolo Meridionale e chiede più
attenzione per la salvaguardia dei diritti delle genti del
Mezzogiorno.

INTERESSE NAZIONALE E POLITICA ESTERA
Uno Stato forte deve necessariamente avere una politica
estera propria. Su questa base l'Italia e l'Europa
devono recuperare la sovranità politica, divenendo
soggetto e non più oggetto delle politiche altrui; di
conseguenza occorre affrancarsi dalla condizione di
vassallaggio dagli Stati Uniti, uscendo dalla NATO e
perseguendo una politica volta a salvaguardare gli interessi
e lo spazio vitale ed organico del Vecchio Continente.
Occorre un'Europa forte, armata e indipendente, in
alternativa all'Unione Europea dei mercanti e delle banche
di Maastricht e Bruxelles.

giovedì 1 ottobre 2009

DOSSIER SUL DEGRADO DEGLI SCAVI ARCHEOLOGICI DI POMPEI DEL MIS CON RAUTI

DOSSIER SUL DEGRADO DEGLI SCAVI ARCHEOLOGICI DI POMPEI ED
ERCOLANO
di Raffaele Bruno (MIS con Rauti)
1) Manca un'adeguata manutenzione ordinaria e
straordinaria – molti manufatti stanno crollando e diverse
"insulae" rimangono chiuse al pubblico o sono solo in
minima parte usufruibili dai visitatori (tra i quali citiamo
le Case di Cecilio Giocondo, dei Quattro Stili, di Efobo,
quella degli Epigrammi greci, quella delle Nozze d'Argento
e perfino una casa visitabile come quella dei Vetti) versano
in condizioni di degrado assoluto – diversi mosaici stanno
crollando poiché non si effettuano i restauri
indispensabili da molti anni;
2) Si continuano ad indire gare, ad ordinare progetti e
appalti, utilizzando Società e Ditte esterne, quasi tutte
settentrionali, mortificando le professionalità esistenti
tra gli impiegati degli Scavi archeologici;
3) I 139 assunti addetti alla biglietteria e al controllo
senza concorso, senza titoli e per chiamata diretta che il
Movimento Idea Sociale con Rauti aveva denunciato sono
ancora al loro posto;
4) Gli Agenti di Pubblica Sicurezza del Servizio di
Vigilanza non hanno da anni, così come prevede il
regolamento interno, la divisa e la pistola, nonostante che
abbiano in tasca la tessera del Ministero degli Interni.
Stanno facendo una lunga battaglia per ottenere i loro
diritti ed ora si sentono dequalificati e demotivati;
5) Gli appalti e gli incarichi ad esterni sono continuati e
senza motivo alcuno, in quanto le maestranze interne
esprimono capacità e sufficienza, ma si preferisce
mobbizzarle, sottoutilizzarle e mortificarle;
6) Manca un Ambulatorio medico o una infermeria d'urgenza
degna di questo nome negli scavi di Pompei, di Ercolano e
in quelli di Oplonti;
7) Due antiche Officine esistenti negli Scavi Archeologici
di Pompei con maestri fabbri, elettricisti, falegnami ed
operai specializzati, sono state chiuse con pretesti assurdi
ed anche il settore restauri è stato di fatto soppresso.
Si preferisce appaltare lavori a Ditte private esterne e
tenere il personale umiliato a non fare alcunché;
8) Non si è ancora proceduto all'adeguamento delle
strutture che ospitano i lavoratori in entrambi gli Scavi
Archeologici alla Legge 626/94, inerente la messa in
sicurezza dei luoghi di lavoro e dei sistemi antincendio ed
anche l'illuminazione generale, nonostante
l'inaugurazione in "pompa magna" di un impianto
multicolore di luci nelle zone più in vista, rimane
insufficiente a Pompei, a Ercolano e a Oplonti;
9) Il sistema di controllo degli accessi per i visitatori,
con conta persone e relativi orologi, per i quali si spesero
oltre tre miliardi delle vecchie lire, non è mai andato in
funzione, tranne che parzialmente a Pompei, mentre a
Ercolano e a Oplonti la sicurezza è una vera e propria
chimera;
10) Da anni non si pagano gli straordinari ai lavoratori e
la gestione del personale è gestita con modi arroganti ed
antisindacale;
11) La gestione delle biglietterie è stata data in
appalto nonostante che tale lavoro poteva continuare a
svolgerlo il personale interno;
12) Anche il settore bagagliaio e accoglienza è stato
dato in appalto, nonostante molti dipendenti avessero
partecipato ad un corso di lingue pagato
dall'Amministrazione proprio per destinare a tale compito
gli addetti interni;
13) Molti affreschi di grande pregio presentano vistose
macchie di muffa già presente da anni, erbacce sono
presenti ovunque e tranne nelle strade principali, i segni
dell'incuria sono evidenti;
14) In Via dell'Abbondanza gli antichi marciapiedi sono
stati ricoperti con cemento bianco, senza fare neppure il
minimo tentativo di imitare l'antica pavimentazione, come
già fu fatto dal professore Ponticello per Via Mercurio;
15) Agli Scavi Archeologici di Ercolano la maggior parte
delle Case rimangono chiuse al pubblico ed abbandonate al
degrado più allucinante;
16) Sempre ad Ercolano manca un'uscita di sicurezza,
gli Scavi della Villa dei Papiri non sono ancora ultimati,
nonostante siano costati miliardi e si sta rischiando il
depauperamento di un grande patrimonio storico;
17) Anche agli Scavi Archeologici di Ercolano, come a
quelli di Pompei, i lavoratori svolgono le loro mansioni
senza tutela alcuna ed i sorveglianti, in particolare,
aspettano ancora di avere in dotazione le divise e le
pistole, così come previsto dalla Legge vigente;
18) Sempre ad Ercolano, molti reparti di grande valore
artistico e monumentale sono in balìa di ladri e di
malintenzionati e dipinti, affreschi, mosaici e solai stanno
andando in malora. Anche qui, tra un assurdo e colpevole
menefreghismo generale.
19) Mancano ovunque percorsi per favorire ai disabili la
fruizione degli Scavi, sia a Pompei, quanto ad Ercolano;
20) Rimangono carenti le condizioni igienico –
sanitario in cui versano i locali che ospitano il personale
nei relativi turni di guardia e ovunque si riscontra la
presenza di topi ed insetti vari.
Alla luce di tutto cio', il Movimento Idea Sociale chiede:

1) le immediate dimissioni dei Direttori degli Scavi di
Pompei dott.
D'Ambrosio Antonio e degli Scavi di Ercolano dott. Guido
Baldo Maria Paola;

2) la costituzione da parte del Ministro ai Beni Culturali

di una commissione d'inchiesta sugli Scavi di
Pompei ed Ercolano;


3) al Ministero competente Sandro Bondi si chiede anche
l'immediata convocazione di una delegazione politica onde
verificare la volontà da parte del ministro di prendere
atto delle nostre denunce;

4) la rimozione del capo dipartimento del ministero dei beni
culturali, colpevole di non aver vigilato sull'incredibile
degrado già abbondantemente denunciato,
esistente sia negli scavi di Pompei quanto
in quelli di Ercolano.

Resta, in conclusione, inteso che qualora non dovessero
essere prese in considerazione i punti sopra esposti, il
Movimento Idea Sociale, continuerà la battaglia di
denuncia con pubbliche manifestazioni, anche di protesta
clamorosa, e si rivolgerà alla Magistratura e a tutti gli
organi preposti per fare rispettare la Legge, allo scopo di
fare piena luce sull'intera incredibile vicenda e per
accertare se nel comportamento della dirigenza della
Soprintendenza Archeologica di Pompei ed Ercolano e dei
rispettivi Direttori responsabili non si riscontrino
omissioni e/o violazioni.
Napoli, 1 ottobre 2009

MUSSOLINI SECONDO I SUOI ADULATORI E CRITICI

MUSSOLINI
Secondo i suoi adulatori, i suoi lodatori, i suoi
incensatori, i suoi critici

di Umberto Franzese

"Ecco, noi, davanti a Mussolini, siamo come davanti al
Signore, fanciulli leggeri, senza macchia, con la sola
responsabilità dell'obbedienza che rende felici".
(Fidia Gambetti, segretario particolare del Prefetto
Vicari, poi redattore capo dell'Unità dio Milano)

"Sui tuoi passi pietra e acqua / hanno trovato la misura/
il giorno è cresciuto d'erbe nuove".

(Leonardo Sinisgalli, poeta)

"L'Itaja finalmente/ cià n'omo che governa/ Benone /
dice Dioggene / smorzamo la lanterna":

(Trilussa, poeta)

"Quando come uomini ci formammo, Lui era già un mito
lontano, il secolo Gli apparteneva ed anche noi eravamo roba
sua, tutti".

(Indro Montanelli,
giornalista)

"Quello che la Germania ha visto nel Duce è l'uomo, il
grande carattere, la figura estrema e definitiva di
quell'Italiano che il Fascismo doveva suscitare, ha
suscitato, susciterà".
(Mario
Zagari, dirigente Scuola di Mistica fascista)

"Duce d'Italia, che un'alta ed augusta voce ha
chiamato impareggiabile".
(Padre
Agostino Gemelli Rettore dell'Università Cattolica di
Milano)

"Ciò è dovuto certamente al Regime, ma più alla
volontà del Duce nel portare a compimento rapido la
rigenerazione del Paese".

(Paolo Fortunati, Commissario a due Convegni di politica
razzista, poi senatore comunista)

"Ci sono voluti dieci anni a Mussolini per fare degli
Italiani dei soldati, dei poliziotti, dei funzionari, degli
ingegneri e dei contadini amanti della tecnica, laddove
prima non erano che dei perdigiorno e dei faccini".
(Drieu La
Rochelle, scrittore)

"Tra le fumanti rovine di Addis Abeba e di Harrar
devastate dai predoni, due marescialli d'Italia gettano i
germi dell'ordine nuovo, mentre il Duce annunzia al mondo
il ristabilimento della pace e fonda il nuovo Impero di
Roma".

(Amintore Fanfani, docente di Economia dell' Università
Cattolica di Milano, poi segretario della DC, presidente del
Consiglio, presidente del Senato)

"…da essa proviene il Duce e che, come Lui, sono i figli
della terra faticosa che salgono le cime dell'Ideale".
(Giuseppe Medici, commissario al
Convegno di agraria per i Littoriali di Bologna, poi
ministro democristiano degli Esteri , della P:I e
dell'Agricoltura)