lunedì 2 febbraio 2009
TROVATO IL TESORO DI ROMEO
APPALTI ROMEO, TROVATI 315 MILIONI DI LIQUIDITA' NELLE
SOCIETA' DELL'IMPRENDITORE INDAGATO
Trecentoquindici milioni di euro di liquidità nel bilancio
consolidato riferito alle cinque società sequestrate al
gruppo Romeo. E' la cifra che emerge, secondo indiscrezioni,
dalla relazione trasmessa ai pm dagli amministratori
straordinari nominati dalla procura della Repubblica dopo
l'arresto dell'imprenditore Alfredo Romeo, coinvolto
nell'inchiesta sugli appalti a Napoli.
Gli amministratori hanno concluso la prima parte del lavoro,
individuando le somme di denaro depositate sui conti delle
cinque società che dal 17 dicembre scorso, giorno
dell'arresto dell'imprenditore, sono sotto sequestro: Romeo
Gestioni, Romeo Alberghi, Romeo Immobiliare, Romeo Legale e
Isvasim. Nei prossimi giorni ai magistrati perverranno le
quantificazioni relative al valore degli immobili
appartenenti alle società e indicati nei bilanci. Secondo
quanto trapela, si tratterebbe di una cifra assai ingente,
nell'ordine di diverse centinaia di milioni di euro.
Intanto le ultime indagini coordinate dai pm della Dda di
Napoli - i sostituti Vincenzo D'Onofrio, Raffaello Falcone e
Pierpaolo Filippelli - secondo indiscrezioni punterebbero ad
accertare anche un presunto mancato rispetto, da parte della
società del gruppo Romeo che gestisce il patrimonio
comunale di Napoli, di quanto previsto dall'appalto in
materia di "monitoraggio" sugli immobili. Secondo questa
pista, che nel caso venisse verificata potrebbe far
configurare una ipotesi di truffa ai danni del Comune, la
società si sarebbe attivata per eseguire gli interventi di
manutenzione degli immobili solo in seguito alle
segnalazioni provenienti dal Comune senza effettuare in
proprio le verifiche che erano previste a suo carico
dall'appalto.
SOCIETA' DELL'IMPRENDITORE INDAGATO
Trecentoquindici milioni di euro di liquidità nel bilancio
consolidato riferito alle cinque società sequestrate al
gruppo Romeo. E' la cifra che emerge, secondo indiscrezioni,
dalla relazione trasmessa ai pm dagli amministratori
straordinari nominati dalla procura della Repubblica dopo
l'arresto dell'imprenditore Alfredo Romeo, coinvolto
nell'inchiesta sugli appalti a Napoli.
Gli amministratori hanno concluso la prima parte del lavoro,
individuando le somme di denaro depositate sui conti delle
cinque società che dal 17 dicembre scorso, giorno
dell'arresto dell'imprenditore, sono sotto sequestro: Romeo
Gestioni, Romeo Alberghi, Romeo Immobiliare, Romeo Legale e
Isvasim. Nei prossimi giorni ai magistrati perverranno le
quantificazioni relative al valore degli immobili
appartenenti alle società e indicati nei bilanci. Secondo
quanto trapela, si tratterebbe di una cifra assai ingente,
nell'ordine di diverse centinaia di milioni di euro.
Intanto le ultime indagini coordinate dai pm della Dda di
Napoli - i sostituti Vincenzo D'Onofrio, Raffaello Falcone e
Pierpaolo Filippelli - secondo indiscrezioni punterebbero ad
accertare anche un presunto mancato rispetto, da parte della
società del gruppo Romeo che gestisce il patrimonio
comunale di Napoli, di quanto previsto dall'appalto in
materia di "monitoraggio" sugli immobili. Secondo questa
pista, che nel caso venisse verificata potrebbe far
configurare una ipotesi di truffa ai danni del Comune, la
società si sarebbe attivata per eseguire gli interventi di
manutenzione degli immobili solo in seguito alle
segnalazioni provenienti dal Comune senza effettuare in
proprio le verifiche che erano previste a suo carico
dall'appalto.
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