sabato 18 ottobre 2008
LA RISPOSTA DEL MONDO DEL GIORNALISMO AI CASALESI
sabato 18 ottobre 2008
SINDACATO DEI GIORNALISTI RIUNITO IL 30 OTTOBRE A CASERTA,
NEL REGNO DI GOMORRA, DOVE SAVIANO E CAAPCCHIONE SONO
MINACCIATI DAI CASALESI
Il mondo dell'informazione vuole dare
"una risposta netta agli attacchi della criminalità
organizzata" e per questo la Fnsi, su proposta
dell'Associazione napoletana della stampa, ha deciso di
tenere
il prossimo 30 ottobre a Caserta una riunione straordinaria
della sua Giunta nazionale. Scelta nno casuale perchè -
come dice un comunicato della Fnsi - Caserta "è la
provincia della "Gomorra" di Roberto Saviano; è la terra
dove lavora da anni Rosaria Capacchione, la giornalista che
per le sue cronache delle attività dei Casalesi vive da
tempo sotto scorta e appena una settimana fa ha dovuto
subire una minacciosa incursione in casa; è l'area dove
altri colleghi conducono una rischiosa battaglia quotidiana
per raccontare gli affari della camorra e le risposte delle
istituzioni". Per la Fnsi "chi ha il coraggio professionale
e civile di informare la comunità non può essere
lasciato solo. A Caserta il sindacato dei giornalisti va non
solo per portare in modo diretto la propria solidarietà ai
colleghi impegnati in prima linea e per riaffermare
l'essenziale ruolo dell'informazione in quei luoghi, ma
anche per mettere a punto ogni ulteriore iniziativa che
possa garantire meglio il diritto-dovere di fare i
cronisti".
SINDACATO DEI GIORNALISTI RIUNITO IL 30 OTTOBRE A CASERTA,
NEL REGNO DI GOMORRA, DOVE SAVIANO E CAAPCCHIONE SONO
MINACCIATI DAI CASALESI
Il mondo dell'informazione vuole dare
"una risposta netta agli attacchi della criminalità
organizzata" e per questo la Fnsi, su proposta
dell'Associazione napoletana della stampa, ha deciso di
tenere
il prossimo 30 ottobre a Caserta una riunione straordinaria
della sua Giunta nazionale. Scelta nno casuale perchè -
come dice un comunicato della Fnsi - Caserta "è la
provincia della "Gomorra" di Roberto Saviano; è la terra
dove lavora da anni Rosaria Capacchione, la giornalista che
per le sue cronache delle attività dei Casalesi vive da
tempo sotto scorta e appena una settimana fa ha dovuto
subire una minacciosa incursione in casa; è l'area dove
altri colleghi conducono una rischiosa battaglia quotidiana
per raccontare gli affari della camorra e le risposte delle
istituzioni". Per la Fnsi "chi ha il coraggio professionale
e civile di informare la comunità non può essere
lasciato solo. A Caserta il sindacato dei giornalisti va non
solo per portare in modo diretto la propria solidarietà ai
colleghi impegnati in prima linea e per riaffermare
l'essenziale ruolo dell'informazione in quei luoghi, ma
anche per mettere a punto ogni ulteriore iniziativa che
possa garantire meglio il diritto-dovere di fare i
cronisti".
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