lunedì 8 settembre 2008

I FIGLI A SCUOLA NON LI POSSIAMO PIU' MANTENERE!

C O M U N I C A T O S T A M P A

BRUNO: ANCHE MANDARE I FIGLI A SCUOLA IN ITALIA DIVENTA UN
LUSSO!

Sempre più famiglie bussano alla porta della Caritas e ad
altre organizzazioni che assistono i meno abbienti: senza
sussidio non possiamo comprare i libri. Bruno: "Il diritto
allo studio deve essere un investimento che lo Stato deve
coltivare"!

Sull'argomento il Presidente di Vento del Sud Raffaele
Bruno ha dichiarato:

"La crisi c´è, e si fa sempre più grave! Sul
budget familiare la voce spese per i libri scolastici di
tutte le classi rappresenta una stangata in continuo
aumento. C´è un dato, inoltre, che ci deve fare
riflettere. Secondo i numeri raccolti dall´Osservatorio
Povertà della Caritas, negli ultimi anni le famiglie si
presentano agli sportelli dei centri d´ascolto in maniera
più frequente al fine di ottenere un sussidio per
assicurare ai propri figli il diritto allo studio. Il dato
è stabile dal 2005 sull´1,4% del totale delle erogazioni
annuali. E se paragonato alle erogazioni per le altre
esigenze quotidiane, potrebbe apparire marginale. Secondo
sempre l'OPC, il 60%, infatti, del totale se ne va a
sostegno delle spese per la casa, ripartito tra affitti,
mutui e spese di amministrazione (che gravano per un buon
40%) e le bollette (25 % delle erogazioni). Il 7%, inoltre,
è richiesto per far fronte alle più disparate spese
sanitarie. Il dato sulla scuola, che si aggira nell´ordine
del migliaio di euro, non sarà eclatante, ma rappresenta
comunque un campanello d´allarme: i sussidi
"convenzionali", cioè quelli predisposti dalle
istituzioni, non bastano più. Le famiglie "normali",
cioè quelle che godono di una situazione reddituale più
o meno stabile, ovvero i pensionati che si preoccupano di
dare una mano ai propri figli e nipoti, non pensano più a
questi centri, creati per assistere le categorie più
disagiate della popolazione, come ad un´ultima spiaggia.
E' utile che si sappia che dal 2006 è in vigore una
legge che ha messo in atto un sistema impropriamente
definito di "borse di studio", erogate o dalle Regioni o dai
Comuni, con criterio reddituale. Per quest´anno ci si
aspetta un trend in crescita in crescita,essendo aumentato
il bisogno delle famiglie italiane. E' necessario, quindi,
perseguire la politica del tetto massimo fissata dal
Ministero, mandando avanti il discorso con le Case editrici,
affinché riducano al minimo l´uscita delle nuove
edizioni dei volumi adottati dalle scuole. Ma prima ancora,
visto che manca un vero è proprio organismo di controllo,
è necessario intavolare con i Presidi degli Istituti un
piano di autoregolamentazione dal basso che valga per tutti
per la scelta dei testi da adottare. E', a questo punto
indispensabile che si arrivi alla deducibilità in sede
Anci dei libri di testo per chiunque abbia un reddito basso,
dal momento che il diritto allo studio è innanzitutto un
investimento che lo Stato deve coltivare per sé stesso".

Napoli, settembre 2008 L'Addetto Stampa
di Vento del Sud


(Gennaro Natale)

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