martedì 6 marzo 2012

SAN GIOVANNI A CARBONARA, SCRIGNO DI TESORI E SCULTURE INESTIMABILI! (di Raffaele Bruno)

SAN GIOVANNI A CARBONARA, SCRIGNO DI TESORI E SCULTURE INESTIMABILI! (di Raffaele Bruno)

  lLa Chiesa di San giovanni a Carbonara, ubicata nell'omonima strada nel centro antico di Napoli, addossata alle mura aragonesi, delle quali ha occupato due torri e il muro tra esse compreso, è una  delle chiese di Napoli più ricca di opere d'arti. Nata con l'annesso convento degli Agostiniani - oggi la struttura ospita  una caserma - nel XIV secolo fu terminata agli inizi del  '400 grazie agli aiuti di Ladislao di Durazzo. Ha subito, come molti altri monumenti cittadini, gravi danni durante la seconda guerra mondiale a causa dei bombardamenti inglesi e americani del '43. Ma che la struttura abbia vissuto nel tempo un'affascinante storia di interventi e rivisitazioni lo dimostra la complessa  e stupenda scalinata disegnata da Ferdinando Sanfelice nei primi anni del Settecento. La scala porta a uno stupendo portale di stile gotico da cui si accede alla chiesa. Complessa e articolata è la planimetria dell'intera insula (chiesa e monastero compreso).

   La chiesa è ricca di importanti opere di scultura, legate alle commissioni di prestigiose famiglie cittadine. Tra queste ultime la tomba del re Ladislao, che occupa la zona dell'abside, da cui si accede alla Cappella Caracciolo delSole, in asse con la navata. Sulla sinistra del transetto si apre la splendida cappella Caracciolo di Vico, costruita nel 1517 su disegno, ricoperta da una cupola alacunari, espressione calibrata di una scultura bramantesca ben assortita. A  essa si accede da uno splendido portale marmoreo con colonne architravate: delicati volti di cherubini addolciscono la classica  scansione di trifigli metope, occupando lo spazio di queste ultime, mentre gli angeli dalle vesti gonfie reggono torce fiammeggianti, simbolo assieme di lutto e di trionfo. di Diego De Sileo, l'autore delle sculture del portale di ingresso alla cappella, sono invece il Cristo della cimasa, il San Giovanni Evangelista, il San Sebastiano, il drago e il Cristo morto. Vale proprio la pena, insomma, per chi non lo avesse ancora fatto, visitare la chiesa di San Giovanni a Carbonara, tra le più interessanti e belle di Napoli.

Raffaele Bruno

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