venerdì 18 settembre 2009
BRUNO: SIAMO IN GUERRA. PRENDIAMONE ATTO!
COMUNICATO STAMPA
BRUNO: SIAMO IN GUERRA. PRENDIAMONE ATTO!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del
Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno ha
dichiarato:
"Credo che l'Italia nel piangere i nuovi caduti della
seconda Nassiriya afgana deve prendere atto che i nostri
soldati sono impegnati in un vero conflitto, dove ogni
giorno occorre fare i conti con una realtà difficile e
pericolosa. Siamo in guerra dura e l'ipocrita formula della
democrazia da esportare (concetto tanto caro all'America dei
Bush e degli Obama) e della difesa dei diritti civili per
un popolo, quello afgano, che non li ha mai conosciuti
perché affogati prima di nascere tra povertà e orgoglio
guerriero, deve farci riflettere su cosa e per cosa i nostri
soldati stanno combattendo a migliaia di chilometri da
casa. Le formule da cancellierati della diplomazia non
reggono alla prova dei morti. Le truppe Nato presenti in
Afghanistan sono lì per un presidio militare dove l'Italia
e l'Occidente tutelano precisi interessi economici e
politici finalizzati allo smantellamento di reti
terroristiche che mettono in pericolo la pace di tutti. E'
guerra dura, dunque, e ieri è toccato ai nostri ragazzi.
Sei giovani paracadutisti della gloriosa Folgore, saltati in
aria insieme ad un kamikaze talebano, probabilmente un
ragazzo anche lui, che la vita ha voluto collocare
dall'altra parte, dalla parte di chi ci considera invasori
ed infedeli, esportatori di inciviltà. Si tratta di un
conflitto difficile, sfuggente, per molti aspetti
incomprensibile, sul quale dobbiamo riflettere tutti. Nel
rendere omaggio a questi ragazzi e alle loro famiglie ed
inchinarci di fronte al loro sacrificio, siamo certi che per
gli eroi della folgore caduti si apriranno le porte del
paradiso degli eroi"!
Napoli 18 settembre 2009
L'Addetto Stampa del MIS con Rauti
BRUNO: SIAMO IN GUERRA. PRENDIAMONE ATTO!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del
Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno ha
dichiarato:
"Credo che l'Italia nel piangere i nuovi caduti della
seconda Nassiriya afgana deve prendere atto che i nostri
soldati sono impegnati in un vero conflitto, dove ogni
giorno occorre fare i conti con una realtà difficile e
pericolosa. Siamo in guerra dura e l'ipocrita formula della
democrazia da esportare (concetto tanto caro all'America dei
Bush e degli Obama) e della difesa dei diritti civili per
un popolo, quello afgano, che non li ha mai conosciuti
perché affogati prima di nascere tra povertà e orgoglio
guerriero, deve farci riflettere su cosa e per cosa i nostri
soldati stanno combattendo a migliaia di chilometri da
casa. Le formule da cancellierati della diplomazia non
reggono alla prova dei morti. Le truppe Nato presenti in
Afghanistan sono lì per un presidio militare dove l'Italia
e l'Occidente tutelano precisi interessi economici e
politici finalizzati allo smantellamento di reti
terroristiche che mettono in pericolo la pace di tutti. E'
guerra dura, dunque, e ieri è toccato ai nostri ragazzi.
Sei giovani paracadutisti della gloriosa Folgore, saltati in
aria insieme ad un kamikaze talebano, probabilmente un
ragazzo anche lui, che la vita ha voluto collocare
dall'altra parte, dalla parte di chi ci considera invasori
ed infedeli, esportatori di inciviltà. Si tratta di un
conflitto difficile, sfuggente, per molti aspetti
incomprensibile, sul quale dobbiamo riflettere tutti. Nel
rendere omaggio a questi ragazzi e alle loro famiglie ed
inchinarci di fronte al loro sacrificio, siamo certi che per
gli eroi della folgore caduti si apriranno le porte del
paradiso degli eroi"!
Napoli 18 settembre 2009
L'Addetto Stampa del MIS con Rauti
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