lunedì 15 giugno 2009
IL LAVORO E' UN DIRITTO DI TUTTI!
PER IL DIRITTO AL LAVORO
da www.misconrauticampania.it
Lo Stato, quello che noi perseguiamo, deve tutelare con i
fatti concreti ed incoraggiare il lavoro e l'impresa –
anche quella privata – perché contribuiscono alla
produzione nazionale e quindi alla potenza della Nazione. La
disoccupazione è emblema del fallimento delle politiche
socioeconomiche adottate dai governi negli ultimi anni;
unitamente al libero – scambiamo (che ha generalizzato
progressivamente a tutti i settori dell'economia la
concorrenza selvaggia e senza freni) è all'origine della
scomparsa di interi settori produttivi della nostra
agricoltura, della nostra industria e delle nostre
attività di servizi e del terziario in genere. Il "fuggi
– fuggi" delle imprese spingono sempre più a
delocalizzare le attività, dunque a distruggere le
opportunità di lavoro in Patria (territorio d'origine
degli investimenti, in molti casi realizzati con il
contributo pubblico), per realizzare altre unità locali
dell'impresa all'estero, a danno dell'economia e del
lavoro nazionali. Devono, quindi, finire i tempi in cui i
"grandi gruppi", sostenuti dallo Stato con i soldi dei
cittadini, privatizzano gli utili e socializzano le perdite
in termini di cassa integrazione, licenziamenti e
disperazione sociale. L'imperativo è di fare del Lavoro
il soggetto dell'economia e la base infrangibile dello
Stato, trasformandolo da "strumento del capitale" a
"soggetto strumentalizzante" il capitale stesso,
perché tra capitale e lavoro non deve esserci scontro e
conflittualità, bensì, essi devono incontrarsi in una
suprema sintesi votata alla crescita e al potenziamento
della Nazione. Il Movimento Idea Sociale propone la
realizzazione di un Salario Minimo di Inserimento Sociale ai
giovani che abbiano compiuto il 18° anno di età e che
scelgano di non andare all'Università.
da www.misconrauticampania.it
Lo Stato, quello che noi perseguiamo, deve tutelare con i
fatti concreti ed incoraggiare il lavoro e l'impresa –
anche quella privata – perché contribuiscono alla
produzione nazionale e quindi alla potenza della Nazione. La
disoccupazione è emblema del fallimento delle politiche
socioeconomiche adottate dai governi negli ultimi anni;
unitamente al libero – scambiamo (che ha generalizzato
progressivamente a tutti i settori dell'economia la
concorrenza selvaggia e senza freni) è all'origine della
scomparsa di interi settori produttivi della nostra
agricoltura, della nostra industria e delle nostre
attività di servizi e del terziario in genere. Il "fuggi
– fuggi" delle imprese spingono sempre più a
delocalizzare le attività, dunque a distruggere le
opportunità di lavoro in Patria (territorio d'origine
degli investimenti, in molti casi realizzati con il
contributo pubblico), per realizzare altre unità locali
dell'impresa all'estero, a danno dell'economia e del
lavoro nazionali. Devono, quindi, finire i tempi in cui i
"grandi gruppi", sostenuti dallo Stato con i soldi dei
cittadini, privatizzano gli utili e socializzano le perdite
in termini di cassa integrazione, licenziamenti e
disperazione sociale. L'imperativo è di fare del Lavoro
il soggetto dell'economia e la base infrangibile dello
Stato, trasformandolo da "strumento del capitale" a
"soggetto strumentalizzante" il capitale stesso,
perché tra capitale e lavoro non deve esserci scontro e
conflittualità, bensì, essi devono incontrarsi in una
suprema sintesi votata alla crescita e al potenziamento
della Nazione. Il Movimento Idea Sociale propone la
realizzazione di un Salario Minimo di Inserimento Sociale ai
giovani che abbiano compiuto il 18° anno di età e che
scelgano di non andare all'Università.
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