sabato 1 agosto 2009
BRUNO: NO ALLA CHIUSURA DI VILLA RUSSO!
NO ALLA CHIUSURA DI VILLA RUSSO!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le Politiche del
Mezzogiorno del Movimento Idea Sociale Raffaele Bruno ha
dichiarato:
"Con la chiusura di Villa Russo di Miano, una delle più
importanti case di cura del Mezzogiorno per anziani lungo
degenti, l'area della periferia nord di Napoli perderebbe,
dopo la dimissione dell'ex stabilimento Peroni, l'ultimo
presidio occupazionale che dà lavoro ad oltre quattrocento
famiglie, a parte l'indotto.
Pertanto le istituzioni ad ogni livello intervengano per
fare chiarezza sulla vicenda e offrire garanzie sul futuro
dei lavoratori. L'ennesimo scaricabarile
interistituzionale metterebbe ancora più in pericolo il
destino dei dipendenti, già in lotta da anni per non fare
chiudere l'importante nosocomio. La regione Campania deve 26
milioni a Villa Russo per prestazioni rese, mentre i
lavoratori avanzano due stipendi. Una vera assurdità.
In tal senso è necessario, di fronte ad un'ipotesi
così sciagurata, con l'immediato intervento del
Presidente della Regione, Antonio Bassolino, del Presidente
della Provincia, Luigi Cesaro e del sindaco, Rosa Russo
Iervolino, affinché i lavoratori possano sentire
concretamente la vicinanza delle istituzioni che hanno il
dovere di essere assolutamente unite rispetto ad una grave
problematica che interessa quartieri dove il tasso di
disoccupazione è particolarmente alto e preoccupante. Se
anche questa struttura chiuderà crediamo che la zona
diventi un'area a rischio ordine pubblico per il concentrato
di disperazione sociale ivi esistente".
Napoli, 1 agosto 2009 L'Addetto
Stampa MIS con Rauti
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le Politiche del
Mezzogiorno del Movimento Idea Sociale Raffaele Bruno ha
dichiarato:
"Con la chiusura di Villa Russo di Miano, una delle più
importanti case di cura del Mezzogiorno per anziani lungo
degenti, l'area della periferia nord di Napoli perderebbe,
dopo la dimissione dell'ex stabilimento Peroni, l'ultimo
presidio occupazionale che dà lavoro ad oltre quattrocento
famiglie, a parte l'indotto.
Pertanto le istituzioni ad ogni livello intervengano per
fare chiarezza sulla vicenda e offrire garanzie sul futuro
dei lavoratori. L'ennesimo scaricabarile
interistituzionale metterebbe ancora più in pericolo il
destino dei dipendenti, già in lotta da anni per non fare
chiudere l'importante nosocomio. La regione Campania deve 26
milioni a Villa Russo per prestazioni rese, mentre i
lavoratori avanzano due stipendi. Una vera assurdità.
In tal senso è necessario, di fronte ad un'ipotesi
così sciagurata, con l'immediato intervento del
Presidente della Regione, Antonio Bassolino, del Presidente
della Provincia, Luigi Cesaro e del sindaco, Rosa Russo
Iervolino, affinché i lavoratori possano sentire
concretamente la vicinanza delle istituzioni che hanno il
dovere di essere assolutamente unite rispetto ad una grave
problematica che interessa quartieri dove il tasso di
disoccupazione è particolarmente alto e preoccupante. Se
anche questa struttura chiuderà crediamo che la zona
diventi un'area a rischio ordine pubblico per il concentrato
di disperazione sociale ivi esistente".
Napoli, 1 agosto 2009 L'Addetto
Stampa MIS con Rauti
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