sabato 31 gennaio 2009
TRA ITALIA E BRASILE RELAZIONI SEMPRE PIU' COMPLICATE
ITALIA - BRASILE, RELAZIONI SEMPRE PIU' COMPLICATE. ORA CI
SI METTE PURA UNA DITTA CHE FA AFFIGGERE MANIFESTI UN PO'
VOLGARI CONTRO I BRASILIANI
Le relazioni tra Italia e Brasile non attraversano affatto
un buon momento. Nonostante il premier Silvio Berlusconi e
il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva stiano
facendo di tutto per cercare di smorzare le polemiche sul
caso Battisti il barometro dei rapporti tra Roma e Brasilia
fatica a tornare a segnare sereno. E a finire al centro
delle polemiche, stavolta, è la pubblicità di una casa
milanese di abbigliamento e moda femminile, che nei giorni
scorsi ha tappezzato i muri di diverse città italiane con
cartelloni di dubbio gusto. In uno, in particolare, si vede
un poliziotto brasiliano impegnato a 'perquisire' con
decisione una ragazza in abiti molto succinti sullo sfondo
della spiaggia carioca di Ipanema. La campagna pubblicitaria
non è sfuggita al segretario al Turismo di Rio de Janeiro
Antonio Pedro Figueira de Mello che - scrive il quotidiano
brasiliano 'Jornal do Brasil' sul suo sito web - si appresta
a inviare all'ambasciata italiana a Brasilia una richiesta
di rimozione immediata dei cartelloni dalle strade delle
città italiane. Due giorni fa, in effetti, anche
l'assessore alle Pari opportunità della Provincia di
Napoli, Angela Cortese, aveva sollevato il caso dopo aver
visto i manifesti affissi ai muri della città partenopea,
bollando la pubblicità come "ignobile e lesiva della
dignità delle donne". E ricevendo assicurazione
direttamente dal sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino del
fatto che l'amministrazione comunale avrebbe rimosso quanto
prima i cartelli. L'assessore di Rio al Turismo ne ha fatto
invece una questione 'diplomatica', forse anche dopo aver
letto le parole di ieri del ministro della Difesa Ignazio La
Russa che in qualche modo ha suggerito un boicottaggio delle
vacanze italiane a Rio per la decisione del governo Lula di
negare l'estradizione all'ex terrorista rosso Battisti,
condannato in Italia per quattro omicidi. Al suo rientro a
Brasilia, l'ambasciatore Michele Valensise - richiamato a
Roma nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri Franco
Frattini per il caso Battisti - si trovera' sulla scrivania
anche quest'altro dossier.
SI METTE PURA UNA DITTA CHE FA AFFIGGERE MANIFESTI UN PO'
VOLGARI CONTRO I BRASILIANI
Le relazioni tra Italia e Brasile non attraversano affatto
un buon momento. Nonostante il premier Silvio Berlusconi e
il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva stiano
facendo di tutto per cercare di smorzare le polemiche sul
caso Battisti il barometro dei rapporti tra Roma e Brasilia
fatica a tornare a segnare sereno. E a finire al centro
delle polemiche, stavolta, è la pubblicità di una casa
milanese di abbigliamento e moda femminile, che nei giorni
scorsi ha tappezzato i muri di diverse città italiane con
cartelloni di dubbio gusto. In uno, in particolare, si vede
un poliziotto brasiliano impegnato a 'perquisire' con
decisione una ragazza in abiti molto succinti sullo sfondo
della spiaggia carioca di Ipanema. La campagna pubblicitaria
non è sfuggita al segretario al Turismo di Rio de Janeiro
Antonio Pedro Figueira de Mello che - scrive il quotidiano
brasiliano 'Jornal do Brasil' sul suo sito web - si appresta
a inviare all'ambasciata italiana a Brasilia una richiesta
di rimozione immediata dei cartelloni dalle strade delle
città italiane. Due giorni fa, in effetti, anche
l'assessore alle Pari opportunità della Provincia di
Napoli, Angela Cortese, aveva sollevato il caso dopo aver
visto i manifesti affissi ai muri della città partenopea,
bollando la pubblicità come "ignobile e lesiva della
dignità delle donne". E ricevendo assicurazione
direttamente dal sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino del
fatto che l'amministrazione comunale avrebbe rimosso quanto
prima i cartelli. L'assessore di Rio al Turismo ne ha fatto
invece una questione 'diplomatica', forse anche dopo aver
letto le parole di ieri del ministro della Difesa Ignazio La
Russa che in qualche modo ha suggerito un boicottaggio delle
vacanze italiane a Rio per la decisione del governo Lula di
negare l'estradizione all'ex terrorista rosso Battisti,
condannato in Italia per quattro omicidi. Al suo rientro a
Brasilia, l'ambasciatore Michele Valensise - richiamato a
Roma nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri Franco
Frattini per il caso Battisti - si trovera' sulla scrivania
anche quest'altro dossier.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento