mercoledì 29 luglio 2009

BRUNO: EQUITALIA POLIS, PRIMO INCUBO PER I NAPOLETANI!

Equitalia polis primo incubo dei napoletani

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile della politica per il Mezzogiorno del Movimento
Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno, ha dichiarato:
" Invito i napoletani a sostenerci per darci forza a
continuare la battaglia contro la crudeltà di un sistema
fiscale opprimente, che attraverso la società Equitalia
polis (ex Gestline) torchia quotidianamente i cittadini con
l'invio di centinaia di migliaia di "cartelle pazze"
inerenti a multe per auto mai possedute o per multe già
prescritte o pagate.
La stessa società adotta sistemi vessatori (ganasce
fiscali alle auto, sequestro del quinto dello stipendio,
sequestro dei conti correnti bancari, pegnoramento e vendita
all'asta delle case, ecc.) per incassare a qualsiasi costo
cifre che spesso non gli sono dovute. Così facendo
infrange i principi di legalità, giustizia e trasparenza a
cui la società stessa dice di rifarsi. Equitalia polis
lucra sulle riscossioni eseguite, impoverisce i napoletani,
con il silenzio - assenso - di politicanti e amministratori
locali.
Chiediamo l'amnistia fiscale immediata per tutti i
cittadini e continueremo le manifestazioni di protesta in
piazza con la gente vessata e offesa."

Napoli 29 luglio 2009 L'Addetto
Stampa MIS

lunedì 27 luglio 2009

APPELLO DI RAFFAELE BRUNO AL GOVERNO BERLUSCONI: FERMATE I GIOVANI IN FUGA DAL SUD!

COMUNICATO STAMPA
APPELLO DI RAFFAELE BRUNO AL GOVERNO BERLUSCONI: FERMATE I
GIOVANI IN FUGA DAL SUD!
Sull'argomento il Presidente dell'Associazione Vento del
Sud Raffaele Bruno ha dichiarato:
"Al Governo Berlusconi che non vuole che al Sud nasca un
nuovo partito meridionalista chiedo di agire in fretta. Non
c'è più tempo disponibile. Per salvare il Sud oltre
sviluppo, infrastrutture e lavoro, occorre trattenere i
giovani nella loro Terra con provvedimenti urgenti che
fermino l'emigrazione di massa dei giovani dalle regioni
meridionali verso il Nord e l'estero. La ripresa in grande
stile dell'emigrazione è una piaga sociale, un male che
viene vissuto in silenzio, con tanta dignità, ma anche con
tanto dolore, nelle singole famiglie che vedono andar via i
loro ragazzi e non hanno mezzi e possibilità per
trattenerli. Trattasi, ormai, di un esercito di migliaia di
giovani che non avendo opportunità di lavoro nella propria
regione, fanno le valigie e partono in cerca di fortuna.
Sono braccia, cervelli e forze sottratte ad una terra, il
Sud, che non merita di vivere, ancora una volta, un esodo
massiccio della sua gente. Al Gopverno Berlusconi dico che
occorrono incentivi affinché i giovani possano mettere su
iniziative imprenditoriali. Occorre subito dare una
possibilità a chi oggi non ne ha nessuna, per fare
riprendere il Mezzogiorno, altrimenti destinato al
disastro".
Napoli, 27 luglio 2009
L'Addetto Stampa

domenica 26 luglio 2009

BRUNO: AFFIDARE LA SANITA' CAMPANA A BASSOLINO E' COME AFFIDARE LE PECORE AL LUPO!

COMUNICATO STAMPA
BRUNO: AFFIDARE LA SANITA' CAMPANA A BASSOLINO E' COME
AFFIDARE LE PECORE AL LUPO!
Sull'argomento il Vice segretario Nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le Politiche del
Mezzogiorno del Movimento Idea Sociale con Rauti, Raffaele
Bruno, unitamente al Segretario provinciale della
Federazione di Napoli Vittorio Lamberti, ha dichiarato:
"Nominare Commissario della Sanità in Campania il
Governatore Antonio Bassolino, dopo il disastro che ha
provocato, è come affidare le pecore al lupo. Si tratta di
un grave errore del governo Berlusconi che con questo atto
conferma il consociativismo politico esistente in nella
nostra tormentata regione tra centrodestra e centrosinistra,
che passa attraverso il patto di legislatura stabilito tra
Berlusconi e Bassolino in cambio, da parte di quest'ultimo,
del consenso sul piano dei rifiuti in Campania".
Napoli, 26 luglio 2009
L'Addetto Stampa

giovedì 23 luglio 2009

INVESTIMENTI PUBBLICI E INFRASTRUTTURE RIMANGONO INADEGUATI NEL MEZZOGIORNO!

INVESTIMENTI PUBBLICI E INFRASTRUTTURE RIMANGONO
INADEGUATI NEL MEZZOGIORNO!

di Raffaele Bruno (Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le Politiche del
Mezzogiorno del Movimento Idea Sociale con Rauti)

Mi sembra proprio che finora anche il governo Berlusconi
sul Mezzogiorno predichi bene ma razzoli male: Secondo i
dati dell'ultimo Rapporto Svimez, infatti, la spesa
pubblica per il Sud è ancora lontana dalla quota minima,
pari a circa il 38,5% (si tratta di una percentuale espressa
come media tra il peso del Sud in termini di popolazione e
il suo peso in termini di superfice), necessaria per far
fronte alle esigenze normali delle masse popolari dell'area
del Mezzogiorno, sia dall'obiettivo sottostimato del 30% che
è indicato nei documenti governativi.
Anzi la quota di spesa pubblica ordinaria è diminuita sia
al Nord che al Sud, ma con intensità maggiore nell'area
meridionale, dove si è localizzato nel 2008 solo il 22,3%
della spesa complessiva.
Tali numeri dimostrano, se ce ne fosse bisogno, che al Sud
la spesa dello Stato è troppo bassa per far fronte anche
alle esigenze normali del funzionamento accettabile dei
servizi pubblici di ogni genere, dalle scuole, agli
ospedali, ai trasporti e ci dicono che i governi che si sono
susseguiti mantengono volontariamente, sulla carta, la spesa
più bassa di ben 8,5 punti percentuali rispetto al
necessario e addirittura quando si ragiona sugli effettivi
stanziamenti lo Stato sta sotto la quota necessaria di oltre
16 punti percentuali.
Si può immaginare allora perché tra cifre di
investimento pubblico così sottostimate e gestione
clientelare e mafiosa dei pochi soldi stanziati le strutture
pubbliche, i trasporti, le scuole nel Mezzogiorno siano da
Terzo mondo.
Sulle carenze infrastrutturali, componente importante
dell'arretratezza economica del Mezzogiorno, lo Svimez
insiste molto. Se si pone a 100 il valore di
infrastrutturazione del resto d'Italia il Sud risulta molto
indietro. Per le ferrovie il Mezzogiorno sta al 72,3%, nelle
due Isole che hanno una carenza secolare su questo fronte,
il tasso scende al 40,9%. Le ferrovie risultano, oltre che
quantitativamente insufficienti, molto datate ed inadeguate
alle necessità attuali.
Inadeguate anche le linee di trasmissione elettrica, al 74%
del valore nazionale, e di distribuzione del gas al 44,6%.
Di fronte ad una situazione del genere, diciamo noi del
Movimento Idea Sociale con Rauti laddove è necessario il
miglioramento qualitativo e quantitativo delle
infrastrutture del Mezzogiorno si può comprendere come il
progetto del Ponte sullo Stretto risulti, oltre che dannoso
per l'ecosistema e assolutamente improponibile, anche
grottesco. Che senso ha, oltre a quello di regalare fondi
pubblici alla mafia, un'opera del genere in un contesto dove
mancano le infrastrutture essenziali?

Un dato apparentemente positivo, invece, quello della
"diminuzione" della disoccupazione, che spesso viene citato
dai governi nazionale e regionali come indicatore di un
miglioramento delle condizioni del Sud, si ribalta in
negativo quando si va ad analizzare più attentamente la
realtà.
Infatti, se il tasso di disoccupazione scende dal 19% del
2007 al 12,3% nel 2009, lo stesso Svimez avverte che la
discesa non significa automaticamente aumento
dell'occupazione. Ad esempio in Campania nel 2006 i
disoccupati sono scesi di 47.000 unità, ma i nuovi
occupati sono solo 4.000.
L'occupazione nell'intero Sud risulta cresciuta appena dello
0,7%, portando il tasso di occupati in età da lavoro al
46,6%, ovvero meno della metà della popolazione in età
da lavoro nel Sud. Va ancora peggio alle masse femminili:
solo nel 31,2% del totale delle donne in età da lavoro ha
un'occupazione e spesso si tratta di lavoro supersfruttato.
È ovvio a questo punto che il principale fattore del calo
della disoccupazione è che una quota consistente di
lavoratrici e lavoratori ha smesso di cercare
un'occupazione. In pratica una gran massa di disoccupati
meridionali ha smesso di iscriversi nelle liste di
disoccupazione o si è cancellata da esse e lo Stato non
li conta più come disoccupati.
In totale la "crescita" dell'occupazione è irrisoria a
fronte della reale fame di lavoro del Sud. Appena 105.000
unità di nuovi occupati. Quello che si nota di
estremamente preoccupante è che i nuovi occupati sono
soprattutto lavoratori cosiddetti "atipici" per la
quantità di 75.000 unità. Ovvero per oltre il 71%
dell'intera cifra si tratta di lavoratori a termine,
stagionali, part-time o con contratti "flessibili" di vario
tipo.
Notiamo poi che essi si concentrano in settori non
produttivi come i servizi, dove aumentano del 2,1% i "posti
di lavoro", oppure in settori produttivi come l'agricoltura,
+4,5%, che forniscono, per lo più, lavoro di tipo
stagionale e che sono, purtroppo, in crisi, come si evince
dal rapporto Svimez.
Mentre si registra un lieve aumento di occupati, alle
condizioni che abbiamo spiegato, in un altro settore
produttivo come quello dell'industria si registra un calo
dello 0,7% di operai nel Mezzogiorno. Basti considerare per
comprendere le motivazioni di questo calo la devastante
crisi dell'industria siciliana, pilotata dai governi
nazionali e regionali, che ha portato via migliaia di posti
di lavoro a tempo indeterminato e sindacalmente tutelati in
importanti settori produttivi come la metalmeccanica, la
siderurgia, i petrolchimici dislocati in varie province
della regione.

Il rapporto Svimez calcola anche la quantità del lavoro
nero nel Mezzogiorno che si attesta intorno al 1.391.000
unità, pari ad un quinto di tutti i lavoratori del
Mezzogiorno, con un aumento nel solo 2008 di 43.000 unità.
Il record negativo spetta alla Calabria, con il 27% dei
lavoratori in nero.
Lo Svimez ci indica anche che ancora una volta il
Mezzogiorno è in mano alla criminalità organizzata.
Nel 2008 su 109 omicidi riconducibili alle mafie 108 sono
stati commessi nel Mezzogiorno. Sempre secondo il rapporto
Svimez "su 150mila commercianti in Italia stretti nella
morsa degli usurai, la metà si concentra tra Lazio,
Sicilia e Campania".
I numeri dello Svimez sono molto importanti, ma da soli non
danno il livello del sempre maggiore radicamento della
criminalità organizzata nel Mezzogiorno e dell'impatto
devastante che la crescita delle mafie ha sulla vita delle
masse popolari.
Ad esempio in Sicilia, soprattutto a Palermo, è evidente
dalle vicende degli ultimi mesi che la mafia sta riprendendo
a muoversi militarmente per riacquistare quel controllo
assoluto sul territorio e sulle masse popolari che aveva
avuto fino alla fine degli anni '80 e che aveva, in parte,
perso nel periodo della mobilitazione di massa e del
concentrico attacco della magistratura alle cosche. Che
"Cosa nostra" stia tornando a muoversi militarmente lo
dimostrano anche le minacce agli attivisti antimafiosi e la
ripresa degli omicidi di mafia.
È possibile che questi movimenti militari dipendano dalla
possibile apertura di nuovi spazi di appropriazione illecita
a seguito delle politiche economiche antipopolari
affamatrici dei governi nazionali e locali, anche se pare
che la magistratura non abbia ancora elementi per dimostrare
una tale ipotesi. È certo, tuttavia, che la mafia non
può che essere stata favorita da una serie di
provvedimenti da parte dei politicanti borghesi a livello
nazionale e locale, in testa le privatizzazioni.
La ripresa dell'emigrazione
Industria al palo e agricoltura in crisi, flessibilità
selvaggia dei rapporti di lavoro, assenza di servizi
adeguati, presenza asfissiante della criminalità
organizzata, mancanza di prospettive per il futuro. Sembra
di parlare del Mezzogiorno del dopoguerra ed è più o
meno a quei livelli di arretratezza che lo Stato
liberalcapitalista ha riportato il nostro Sud. Ed è da
questi livelli di arretratezza economica e sociale che è
ripreso il dramma dell'emigrazione con tassi che ricordano
il grande esodo degli anni '60.
I giovani disoccupati hanno ripreso a spostarsi dalle
regioni del Sud verso le "ricche" regioni del Nord,
Lombardia ed Emilia-Romagna in testa.
Lo Svimez afferma "nel 2008, in base agli ultimi dati
disponibili, sono stati circa 270mila i trasferimenti
stabili (120mila) e temporanei (150mila) Sud-Nord: numeri
molto elevati, se si pensa che negli anni di massima
intensità migratoria 1961-63 la quota raggiunse i
295mila".(1)
Le regioni da cui si emigra di più sono la Campania
(38.000 emigrati), la Sicilia (28.600), la Puglia (21.500).
L'emigrato tipo ha "tra 25-29 anni, quasi la metà ha un
titolo di studio medio-alto (diploma superiore il 36,3% e
laurea il 13,1%)". Si può supporre allora che
l'emigrazione dal Mezzogiorno stia diventando un fenomeno
generalizzato, che colpisce sia i giovani proletari, che
più difficilmente raggiungono tassi alti di
scolarizzazione, e i giovani dello strato inferiore della
piccola borghesia, i quali generalmente raggiungono titoli
di studio più alti, diplomi e lauree.
Ciò a differenza degli anni '60 quando erano solo le masse
contadine del Sud a cercare sbocchi lavorativi al Nord.
Evidentemente questa nuova ondata di emigrazione è causata
dalle politiche antimeridionali che hanno mandato in crisi
importanti settori produttivi che erano lo sbocco
occupazionale dei lavoratori al Sud, industria, agricoltura,
ecc., e hanno chiuso possibilità occupazionali anche per
le nuove generazioni dello strato inferiore della piccola
borghesia del Sud, le quali storicamente sono stati occupati
nella scuola, nelle pubbliche amministrazioni ecc. .
A questo punto possiamo supporre che l'emigrazione
contemporanea non sia più quel fenomeno sociale che
garantiva anche un qualche sostentamento alle famiglie
d'origine del Sud. Avere un emigrato che lavorava da operaio
in qualche fabbrica del Nord negli anni '60 significava un
aiuto economico per le famiglie del Sud. Oggi l'emigrazione
non produce nuove entrate economiche alle famiglie
d'origine. I giovani emigrati vanno infatti incontro a
contratti di lavoro che nel migliore dei casi sono di pura
sussistenza.
È certo che il Sud ha ancora enormi problemi strutturali
nella sua economia, ma quello che secondo noi emerge dal
rapporto Svimez è il legame tra l'aggravamento di quel
complesso di elementi che definiscono la Questione
meridionale e la politica antipopolare condotta negli ultimi
anni dai governi nazionali e locali del "centro-destra" e
del "centro-sinistra". In sostanza, a parte la crisi
economica globale, attacchi ai diritti dei lavoratrici e
supersfruttamento nei rapporti di lavoro, privatizzazioni e
svendita del patrimonio di infrastrutture pubbliche, spesa
dello Stato sottostimata e tagli, sono questi gli elementi
che hanno condotto al riacutizzarsi dei problemi del Sud.
Problema dei problemi se il governo Berlusconi non si
deciderà presto ad investire seriamente in sviluppo, aiuto
alle famiglie, infrastrutture e lavoro vero.

Raffaele Bruno

martedì 21 luglio 2009

BRUNO: BASSOLINO ANCORA INDAGATO SULL'AFFARE RIFIUTI. SI DIMETTA SUBITO!

BASSOLINO ANCORA INDAGATO PER I RIFIUTI DI NAPOLI! BRUNO: SI
DIMETTA SUBITO

Continuano le indagini su Bassolino per i rifiuti in
CampaniaAntonio Bassolino, in qualità di commissario per
l'emergenza dal maggio 2000 al febbraio 2004, e gli ex
vertici della Impregilo (società a cui era stato affidato
lo smaltimento dei rifiuti), Pier Giorgio Romiti e Paolo
Romiti sono stati rinviati a giudizio.

I Pubblici Ministeri di Napoli hanno ipotizzato i reati di
truffa aggravata e continua nei confronti dello Stato per
l'emergenza rifiuti in Campania. Bassolino avrebbe
affidato l'incarico che "le società affidatarie
sapevano già di non poter rispettare". Il gettone di
presenza mensile, per fare il commissario straordinario sui
rifiuti, era di 10.000 euro.

Sull'argomento il Vice Segretario nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le Politiche del
Mezzogiorno del Movimento Idea Sociale con rauti Raffaele
Bruno ha dichiarato:
"Adesso Bassolino deve dimettersi. Non credo che abbia la
faccia di bronzo, dopo essere ancora indagato dalla
Magistratura per gravi reati, al punto da rimanere ancora al
suo posto. E' evidente che se l'opposizione di centro destra
in Consiglio regionale tace, c'è un patto consociativo in
Campania che vede coinvolto anche il Pdl, reo di aver
sostenuto Bassolino finora e di non averlo incalzato come
doveva per costringerlo alle dimissioni e alle elezioni
anticipate".

domenica 19 luglio 2009

BRUNO: SCENDIAMO IN CAMPO IN DIFESA DEL PANE TRADIZIONALE!

Comunicato Stampa
Bruno e il MIS a fianco degli esercizi addetti alla
panificazione del Mezzogiorno in lotta contro la
liberalizzazione che favorisce la grande distribuzione e le
cooperative rosse!

Il Vice Segretario Nazionale Vicario e Responsabile per le
Politiche del Mezzogiorno del Movimento Idea Sociale
Raffaele Bruno, unitamente al Segretario Provinciale della
Federazione di Napoli Vittorio Lamberti, ha incontrato una
delegazione di panificatori campani preoccupati
dell'attacco subito da parte del governo che ha
liberalizzato gli esercizi addetti alla panificazione,
consentendo così a chiunque di panificare senza regole.

Sull'argomento Bruno ha dichiarato:

"Noi difendiamo il pane tradizionale, quello vero, il bene
primario della nostra tavola, e con esso i nostri fornai che
lavorando di notte e senza arricchirsi, ci consentono ancora
di pagare l'ottimo pane a basso costo e di mangiare un
prodotto sano e saporito. E li sosteniamo nella resistenza
che i panificatori campani e delle regioni del Sud stanno
facendo in solitudine alla deriva imposta dal mercato
"drogato" della grande distribuzione e delle Coop rosse
sponsorizzate dalla sinistra, che come un rullo compressore
schiacciano tutto ciò che trovano sul proprio percorso,
che, come sciacalli, si lanciano sulle prede di artigiani e
commercianti al dettaglio che mantengono fede alle
tradizioni sfornando pane vero e non prodotti cosiddetti
innovativi, ad alto costo e privi di quel sapore tipico del
pane casareccio. Denuncio anche il grave fatto che emissari
delle Coop e della grande distribuzione stanno contattando
panificatori in difficoltà o impauriti dalla Legge
Bersani, proponendo offerte di acquisto delle loro
attività per realizzare proprie reti di distribuzione,
allo scopo di imporre anche in Campania e nel Sud d'Italia
i derivati del pane a costi elevati" e chiedo ai Sindaci
del Sud, alle Asl e agli ispettori del ministero di
intervenire per fronteggiare questo grave fenomeno".

giovedì 16 luglio 2009

BRUNO: ISTITUIRE UN FONDO SOCIALE PER DARE LAVORO AI GIOVANI DEL SUD!

COMUNICATO STAMPA
Tassare le merci realizzate nei paesi dell'est con
manodopera sottopagata dagli imprenditori italiani e
realizzare un fondo per i disoccupati del sud!
Nel corso di un incontro con un gruppo di disoccupati
napoletani il Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le politiche del
Mezzogiorno del Movimento Idea Socia Raffaele Bruno ha
dichiarato:

"Proponiamo l'istituzione di un fondo sociale per poter
dare a un milione di giovani disoccupati italiani un Salario
Minimo di Inserimento Sociale di 800 euro al mese in cambio
di un servizio qualificato nel campo della protezione
civile, della protezione sociale o del volontariato. I fondi
si possono ricavare tassando gli imprenditori italiani che
continuano a migliaia ad aprire fabbriche in Romania e nei
Paesi dell'Est. Vanno lì perché la mano d'opera
costa dieci volte meno che da noi. Privatizzano, quindi, gli
enormi guadagni e socializzano il costo della crescente
disoccupazione e cassa integrazione che loro determinano. I
prodotti realizzati nei paesi poveri li vendono poi sui
mercati italiani a prezzo occidentale. Bisogna quindi
tassare l'esportazione di capitali e le merci che entrano
nel nostro Paese fabbricate sottocosto altrove. Con questi
soldi si possono pagare giovani che potremmo utilizzare
nella salvaguardia delle coste, nella riforestizzazione,
nell'assistenza domicialire agli anziani, nella
sorveglianza al patrimonio artistico, monumentalistico e
culturale dell'Italia".

Napoli, 16 luglio 2009 - L'Addetto Stampa del MIS

martedì 14 luglio 2009

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA CONTRO L'USURA DELLE BANCHE

COMUNICATO STAMPA DI VENTO DEL SUD
CONTRO:
• L'USURA DELLE BANCHE E DELLE FINANZIARIE
• GLI ABUSI DI EQUITALIA
• L'ANATOCISMO BANCARIO ( CAPITALIZZAZIONE DEGLI
INTERESSI SUGLI INTERESSI )
• IL SIGNORAGGIO PRIMARIO E SECONDARIO

Intervieni alla manifestazione che si
svolgerà Sabato 18 luglio dalle ore 10,00 in
( Piazza Venezia ) ROMA.

Questo evento mira a presentare una proposta di legge che le
associazioni ed i movimenti popolari M.I.DI.CI. (MOVIMENTO
ITALIANO DIRITTI CIVILI), D.L.S. (DIRITTI LIBERTA'
SOLIDARIETA'), C.A.D. "Città di Roma" ( CENTRI di
ASCOLTO del DISAGIO ), PROGETTO DI VITA, MOVIMENTO LEALI,
MOVIMENTO LIBERI E FORTI, ASSOCIAZIONE "VENTO DEL SUD",
congiuntamente ad innumerevoli organizzazioni spontanee di
LIBERI CITTADINI propongono al Parlamento Italiano.


"Per quale motivo sono stati fatti il condono fiscale o
l'indulto? Con questi due atti sono stati messi in
libertà migliaia di criminali e perdonati migliaia di
evasori fiscali.
Mentre milioni di italiani sono rimasti una specie di
"ergastolani delle centrali rischi".
La paradossale situazione nella quale le famiglie italiane
sono vittime innocenti della grave crisi economica, causata
anche dalle politiche bancarie sbagliate e mortificate e
umiliate un'altra volta nel rapporto diretto con queste
stesse banche.
"Vogliamo la moratoria sulle banche dati" – per questa
gente onesta, la quale per il ritardato pagamento di due
bollettini di pochi euro non può più avere rapporti
normali con le banche, non può chiedere un mutuo e deve
vivere completamente emarginata.
In tal modo sarà possibile prevenire anche l'usura. 6
famiglie su 10 sono "sotto strozzo" di finanziarie e
banche. Chi combatte questi abusi ? Chi difende i cittadini
più bisognosi che devono ricorrere ad un prestito per
sbarcare il lunario o per far fronte a sopravvenute
necessità? Chi difende gli Italiani dagli esosi
"interessi" dei prestiti? " contro il circolo viziato
nel quale le banche, da una parte raccolgono i soldi dei
risparmiatori, dall'altra - possono affidarsi all'aiuto
del governo, ma non concedono i finanziamenti. Nella
maggioranza dei casi i prestiti vengono concessi dalle
finanziarie – creature delle banche stesse con interessi
da usurai. "Anche se i tassi d'interessi bancari
scendono, quelli delle finanziarie – rimangono
invariati" – "Escludere dal sistema bancario le
persone in grave difficoltà e "strozzare" i solvibili
– con questo si è perso il rapporto etico tra le banche
ed i clienti mentre dovrebbero essere proprio le banche a
"sudarsi" la fiducia dei clienti.
Il Movimento spontaneo di tutte le associazioni e
organizzazioni è deciso a lottare anche per la sospensione
temporanea del trattato di Basilea II. "I tempi economici
duri richiedono dal sistema bancario un adeguamento alla
realtà e alle reali necessità del paese."
Gli organizzatori chiedono al governo di creare un "Fondo
Sociale di Garanzia" destinato alla risoluzione delle
difficoltà economiche dei cittadini Italiani.
WWW.VENTODELSUDONLUS.IT

BRUNO: IL GOVERNO PROMUOVA UN'INDAGINE PARLAMENTARE SUL SISTEMA BANCARIO ITALIANO!

Comunicato Stampa
il MIS chiede al governo di promuovere un'indagine
parlamentare sul sistema creditizio meridionale e sul
superpotere incontrollato delle banche
Il Vice Segretario Nazionale Vicario del Movimento Idea
Sociale con Rauti e Responsabile del Dipartimento per la
politica meridionale del Partito Raffaele Bruno ha chiesto
al Governo Berlusconi di promuovere un'indagine
parlamentare sul sistema creditizio bancario e sul
superpotere incontrollato delle banche che praticano il
signoreggio primario e secondario, l'anatocismo e violano
la legge antiusura.

Sull'argomento l'esponente missino ha dichiarato:
"Dopo la pagliacciata del ritorno sui propri passi del
Banco di Napoli che torna a nominare col vecchio nome alcuni
sportelli nel Sud per imbrogliare ancora di più i
cittadini meridionali, mentre i vertici dell'Istituto
Banco di Napoli sono sempre del Nord e continuano a
dissanguarci, è giunta l'ora che si promuova
un'indagine parlamentare sul Sistema creditizio del nostro
Paese e sul potere incontrollato delle Banche. Oggi la
totalità dei vertici delle banche risiede al Nord, mentre
il Sud continua a rappresentare, con la sua vasta clientela,
un'area di mercato da saccheggiare, rastrellando i
risparmi, per poi investirli al Nord. Le stesse Banche del
Sud, gestite interamente dal Nord, praticano tassi già di
per sé usurai e addirittura di tre o quattro punti
superiore a quanto (a parità di condizioni) si pratica
nelle regioni del centro nord. Tutto ciò la Banca
d'Italia che doveva vigilare l'ha tollerato. Gli
scandali legati al mondo finanziario e bancario (vedi
Sindona, Calvi, Cirio, Parmalat, Bpi e Antonveneta, Bnl)
dimostrano che si deve voltare pagina. E' ora che si
riformi completamente il sistema creditizio ed il potere
incontrollato delle banche nel nostro Paese, a cominciare
dalla Banca d'Italia che non può continuare ad essere
una lobby di superburocrati privilegiati e superpagati. Per
questi motivi occorre che si proceda all'insediamento di
una Commissione d'indagine parlamentare che possa mettere
fine a queste ingiustizie sociali nei confronti del
Mezzogiorno e smascheri corrotti e corruttori che si
annidano nel mondo bancario".

Napoli, 14 luglio 2009 - L'Addetto Stampa

domenica 12 luglio 2009

BRUNO: VOLANTINAGGIO DI VENTO DEL SUD A NAPOLI!

COMUNICATO STAMPA

CONTRO L'USURA E GLI ABUSI, VOLANTINAGGIO DI VENTO DEL SUD
SOTTO LA SEDE DI EQUITALIA E DI UNA BANCA A NAPOLI!

Mercoledi 15 luglio, avrà luogo un volantinaggio di Vento
del Sud sotto la sede di Equitalia Polis, in via Bracco a
Napoli e sotto la sede della BNL in via Toledo, per
protestare contro l'usura e gli abusi perpretati contro i
cittadini vessati. Sarà anche annunciata la manifestazione
nazionale di sabato 18 luglio a Roma, con raduno a piazza
Montecitorio, alla quale l'Associazione Vento del Sud ha
aderito insieme a molte altre associazioni, movimenti
popolari ed innumerevoli organizzazioni spontanee di
cittadini per chiedere una moratoria sul sistema
dell'informazione creditizia, bloccare l'usura delle banche
e delle finanziarie, mettere fine agli abusi di Equitalia.

sabato 11 luglio 2009

BRUNO: GIUSTO SPOSTARE IL PRIMO POLICLINICO DAL CENTRO ANTICO!

ANSA - CAMPANIA


SANITA':NAPOLI;BRUNO (MIS) GIUSTO SPOSTARE PRIMO
POLICLINICO
(ANSA) - NAPOLI, 11 LUGLIO - ''Sono d'accordo con
l'assessore Santangelo sullo spostamento del Primo
Policlinico dal centro antico di Napoli, struttura che da
sempre ha aggravato con la sua presenza l'intollerabile
congestionamento dell'area antica della citta'''. Lo ha
detto il vice segretario nazionale vicario del dipartimento
per le Politiche del Mezzogiorno del 'Movimento Idea Sociale
con Rauti' Raffaele Bruno a proposito dello spostamento
delle strutture mediche del vecchio policlinico in altri
ospedali napoletani. ''Il primo policlinico e' diventata una
struttura troppo costosa e da molto tempo sottoutilizzata -
ha aggiunto Bruno - Al suo posto si realizzi una grande area
archeologica a cielo aperto, visto che la zona sottostante
e' ricca di reperti archeologici a causa delle numerosi
stratificazioni archeologiche esistenti, che rappresentano
la memoria vivente della storia trimillenaria della civilta'
occidentale''. (ANSA). I55-GUE

giovedì 9 luglio 2009

BRUNO: TROPPE AZIENDE STROZZATE DALL'USURA PER COLPA DELLE BANCHE CHE NEGANO IL CREDITO!

COMUNICATO STAMPA

BRUNO:TROPPE AZIENDE STROZZATE DALL'USURA PER COLPA DELLE
BNCHE CHE NEGANO IL CREDITO!

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile della politica per il Mezzogiorno del Movimento
Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno, ha dichiarato: " La
stretta creditizia fa delle piccole imprese la preda degli
usurai. L'allarme lanciato dalla confesercenti conferma
che nel 2008 sono state ben 15mila la aziende che hanno
chiuso i battenti perché sovra indebitate e spesso
usurate. E il 2009 sarebbe ancora peggio poiché questa
tendenza negativa tende ad allargarsi. Il Governo deve
intervenire subito poiché al Sud e in Campania sono
migliaia le aziende strette nella morsa della criminalità
comune e di quella organizzata e i piccoli imprenditori
hanno sempre più paura. Fallimenti e protesti segnalano
l'urgenza di contrastare la fragilità finanziaria di
negozi e piccole imprese. Il governo intervenga subito,
prima che sia troppo tardi".
Napoli 9 luglio 2009

lunedì 6 luglio 2009

BRUNO: INTERVENGA LA MAGISTRATURA SUL BLOCCO DEL DEPURATORE DI CUMA!

COMUNICATO STAMPA
BRUNO: INTERVENGA LA MAGISTRATURA SUL BLOCCO DEL DEPURATORE
DI CUMA!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le Politiche del
Mezzogiorno del MIS con Rauti Raffaele Bruno ha dichiarato:
""Il mare di Capomiseno, Varcaturo, Litorale Domizio,
Lucrino, tutta l'Area Flegrea e Licola è pieno di schiuma
e di liquami e le spiagge sono ridotte a immondezzai che
bluricano di vermi e insetti a causa del blocco del
depuratore di Cuma e della fuoriuscita di liquami che
sarebbe stato provocato dai dipendenti dell'impianto
esasperati dai continui ritardi nel pagamento degli
stipendi. I bagnanti fuggono dall'enorme macchia marrone e
schiumosa che sta inondando tutta l'area e le spiagge sono
deserte in piena stagione balneare. Un vero disastro
ambientale sul quale chiedo che la Magistratura intervenga
al più presto per accertare le pesanti responsabilità
del caso".
Napoli, 6 luglio 2009
L'Addetto Stampa

domenica 5 luglio 2009

BRUNO: BASTA RIFIUTI TOSSICI DAL NORD!

COMUNICATO STAMPA

BRUNO:IL NORD CI RISARCISCA PER IL DISASTRO AMBIENTALE CHE
HA PROCURATO ALLA CAMPANIA SCARICANDO PER ANNI RIFIUTI
TOSSICI E NOCIVI NELLE NOSTRE TERRE!

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario e
Responsabile del Dipartimento per le Politiche del
Mezzogiorno del Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele
Bruno ha dichiarato:
"E' giunta l'ora che il Nord ricco e industrializzato
risarcisca la Campania per il disastro ambientale che ci ha
procurato, sversando per anni, d' accordo con la malavita
organizzata, tonnellate di rifiuti tossici e nocivi in
quella che una volta era denominata "Campania Felix",
proprio per la fertilità della sua terra. I nordisti di
questo governo rappresentano sempre di più un esempio di
egoismo sociale e di mentalità liberal-capitalista,
inconciliabile con la nostra concezione della politica
social popolare e solidaristica".

giovedì 2 luglio 2009

LE EDICOLE VOTIVE DI NAPOLI (di Umberto Franzese)

COMUNICATO STAMPA

Le Madonnelle effigiate nelle cappellucce napoletane,
assieme ai santini, una più una meno, sono circa
milleottocento. A questo proposito molto efficace risulta
essere il paziente lavoro di ricerca effettuato recentemente
e che vede la luce per i tipi dell'Editore Cuzzolin.
"Facimmoce 'a croce" è una guida alle edicole votive
e ne è autore Umberto Francese, già attivo nel campo
della religiosità popolare. Il libro sarà presentato
venerdì 3 luglio, alle ore 18 al Museo del Mare a
Pozzuoli. Relatori, presenti l'autore e l'editore,
saranno Mario De Cunzo e Franco Lista.


VENTO DEL SUD FA I COMPLIMENTI ALL'AMICO UMBERTO FRANZESE
PER AVER CURATO LA PUBBLICAZIONE DI UN LIBRO IMPORTANTE PER
LA CULTURA E LA RELIGIOSITA' DI NAPOLI

mercoledì 1 luglio 2009

BRUNO AL GOVERNO: CONCEDERE SUBITO UN'AMNISTIA FISCALE PER TUTTI!

COMUNICATO STAMPA
BRUNO CHIEDE AL GOVERNO UN'AMINISTIA FISCALE PER TUTTI!
Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del MIS
con Rauti Raffaele Bruno ha dichiarato:

"E' ora che il governo Berlusconi promuova un'Amnistia
Fiscale per tutti i cittadini vittime delle famigerate
Agenzie provate incaricate di riscuotere soldi dai
cittadini. Il taglieggiamento e la pressione fiscale hanno
assunto dimensioni inaccettabili, in un momento di grave
crisi economica e sociale. Un provvedimento di Amnistia
Fiscale per tutti darebbe un poco di respiro a tante
famiglie ed imprenditori vittime dell'usura e delle angherie
di banche e di Equitalia Polis (ex Gestline). Presto
scenderemo in piazza a protestare".
Napoli, 1 luglio 2009 L'Addetto Stampa MIS