TASSARE LE MERCI REALIZZATE NEI PAESI DELL'EST CON MANODOPERA SOTTOPAGATA DAGLI IMPRENDITORI ITALIANI E REALIZZARE UN FONDO PER I DISOCCUPATI DEL SUD!
Nel corso di un incontro con un gruppo di disoccupati napoletani in lotta per ottenere un lavoro nel quartiere di Pianura, il Vice Segretario Nazionale Vicario e Responsabile del Dipartimento per le politiche del Mezzogiorno Raffaele Bruno, il Segretario Provinciale della Federazione di Napoli Vittorio Lamberti e il Responsabile Regionale delle Attività sociali del Partito Giuseppe Alviti hanno congiuntamente dichiarato:
"Proponiamo l'istituzione di un fondo sociale per poter dare a un milione di giovani disoccupati italiani un Salario Minimo di Inserimento Sociale di 800 euro al mese in cambio di un servizio qualificato nel campo della protezione civile, della protezione sociale o del volontariato. I fondi si possono ricavare tassando gli imprenditori italiani che continuano a migliaia ad aprire fabbriche in Romania, in Cina e nei Paesi dell'Est. Vanno lì perché la mano d'opera costa dieci volte meno che da noi. Privatizzano, quindi, gli enormi guadagni e socializzano il costo della crescente disoccupazione e cassa integrazione che loro determinano. I prodotti realizzati nei paesi poveri li vendono poi sui mercati italiani a prezzo occidentale. Bisogna quindi tassare l'esportazione di capitali e le merci che entrano nel nostro Paese fabbricate sottocosto altrove. Con questi soldi si possono pagare giovani che potremmo utilizzare nella salvaguardia delle coste, nella riforestazione, nell'assistenza domiciliare agli anziani, nella sorveglianza al patrimonio artistico, monumentale e culturale del nostro Paese".
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